Francia, cade Airbus: 150 morti. Trovata la scatola nera. Lufthansa: lunedì c'era stato un problema tecnico
Aveva avuto un problema tecnico a Dussedorlf, dove lunedì era rimasto fermo per diverse ore, l'Airbus 320 della compagnia low cost Germanwings del gruppo Lufhthansa e precipitato nelle Alpi francesi con a bordo 150 persone (144 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio). Lo ha detto un portavoce della Lufthansa a Spiegel on line.
Problema al portello anteriore del carrello - "Un problema completamente superato però - ha sostenuto il portavoce della Lufthansa - al punto che l'aereo ha potuto, dalle 10 del mattino, riprendere di nuovo il suo servizio regolare". Il "nose landing door" è uno sportello ribaltabile della fusoliera, che viene aperto e chiuso quando il carrello viene estratto o ritirato. L'areo sarebbe rimasto diverse ore fermo nel cosiddetto Aog Modus, "Aircraft on ground".
Nessun sopravvissuto - A più riprese, nella giornata, si è parlato di impossibilità di escludere la sopravvivenza di qualcuna fra le 150 persone a bordo. In serata, dopo il sorvolo della zona e l'avvistamento dei rottami - il più grosso non supera la misura di una piccola utilitaria - la speranza si è spenta. L'aereo si è schiantato sulla montagna a una velocità fra i 600 e i 700 km/h. I testimoni - rari nella zona disabitata - hanno detto di aver visto l'aereo volare incredibilmente basso. In ritardo di oltre 20 minuti, l'aereo era decollato alle 10 precise dall'aeroporto internazionale di Barcellona El Prat, dove era arrivato un'ora prima proveniente da Dusseldorf.
La rotta - Dopo il decollo, l'aereo ha sorvolato il mare prendendo quota e arrivando ai regolari 30.000 piedi di quota (9 km) alle 10.17, poi 38.000 alle 10.27, al largo di Tolone, nel sud della Francia. Velocità anch'essa regolare, 470 nodi (870 km l'ora). L'allerta viene data qualche minuto dopo dal funzionario di permanenza all'aviazione civile francese perché l'aereo non dà più segnali radio. Diverse volte viene chiamato, ma non c'è alcuna risposta.
Il velivolo cambia rotta - L'aviazione si accorge poi di una deviazione dalla rotta corretta e di una perdita di quota, il controllo aereo fa scattare la procedura d'emergenza e parte subito un caccia dell'aeronautica militare in funzione antiterrorismo, affiancato da un elicottero dei gendarmi. L'aereo è introvabile. Dai dati di Flightradar, sito che traccia le rotte di tutti gli aerei in volo, si constata che fra le 10.31 e le 10.32 l'A320 comincia a scendere bruscamente. Non cade, ma la discesa è veloce, 1 km al minuto fino alle 10.41, quando dell'Airbus si perde ogni traccia. La caduta, secondo Germanwings, è durata otto minuti.
Lo schianto avviene alle 10.53 - In serata viene trovata una delle scatole nere, mercoledì pomeriggio si conosceranno i primi risultati in una conferenza stampa convocata dall'Ufficio inchieste incidenti. I dati di volo sono incomprensibili agli esperti francesi che li hanno analizzati: la discesa è costante ma controllata, come se l'aereo procedesse con pilota automatico. L'unica spiegazione di un'azione del genere, molto grave, è la perdita di pressurizzazione. Ma non ci sarebbe stato motivo per non comunicare l'inconveniente a terra.
Il mistero degli 8 minuti di silenzio - Invece, silenzio per otto, interminabili minuti, fin quando l'aereo si infrange contro la parete della montagna. Gli esperti francesi, ex piloti o esperti di aviazione civile e militare, che escludono un attentato con esplosione, non sono altrettanto categorici nell'escludere una "presenza illecita" a bordo. Che spiegherebbe non soltanto l'assenza di contatti volontaria da parte dei piloti ma anche il mancato ricorso al codice d'emergenza (7077) che in casi disperati si invia a terra tramite trasponder.
Cinque mesi fa volo Lufthansa sfiorò tragedia - La dinamica è simile: una perdita di quota improvvisa. Ma nel caso del volo da Barcellona a Dusseldorf schiantatosi stamani sulle Alpi francesi l'esito è stato tragico. Mentre lo scorso 5 novembre, fortunatamente, il velivolo Lufthansa (holding di Germanwings) riuscì ad evitare lo schianto grazie alla freddezza e alla preparazione dei piloti. Anche in quel caso si trattava di un Airbus, un A321 per la precisione, in volo da Bilbao a Monaco di Baviera. L'incidente dello scorso anno, come ha scritto il settimanale tedesco Der Spiegel - trovando conferma da parte della compagnia di bandiera tedesca - è avvenuto in fase di decollo, circa 15 minuti dopo la partenza e sarebbe stato provocato dal ghiaccio accumulatosi sui sensori che hanno passato informazioni errate al sistema dell'aereo. Da un'altezza di 9mila metri l'A321 ha così perso quota, circa mille metri al minuto, senza che i piloti potessero invertire la rotta manualmente. Solo dopo aver spento il computer di bordo, il comandante ha potuto riprendere il controllo del velivolo.
Nel 1953 un incidente nello stesso posto - Non è la prima volta: il primo settembre 1953, a pochi chilometri dalla montagna su cui è precipitato oggi l'A320 della Germanwings, un Lockheed Constellation della Air France si era schiantato contro la cima del Mont Cimet, a un'altezza di 3.200 metri uccidendo 33 passeggeri (tra cui il famoso violinista Jacques Thibaud e il compositore René Herbin) e 9 membri dell'equipaggio. Lo ricorda il quotidiano locale La Provence. Il Constellation, partito dall'aeroporto parigino di Orly, doveva far tappa a Nizza prima di decollare alla volta di Saigon in Vietnam. Si è schiantato alle 23:30. Il mont Cimet fa parte del massiccio del Pelat, a pochi chilometri ad est dal massiccio dei Trois-Evêchés, dove è precipitato oggi l'Airbus con 150 persone a bordo.
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