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Abbiamo
letto il comunicato stampa della Sezione locale di Forza Italia, pubblicato
sulla loro pagina Facebook, con il quale il Consiglio Direttivo esprime le
proprie intenzioni in vista delle elezioni amministrative del 2016.
Prima
di tutto, ringraziamo il partito perché ha assunto una posizione chiara, per lo
meno riguardo le alleanze, ed i cittadini di questi tempi hanno un estremo
bisogno di chiarezza e trasparenza.
Meno
chiaro, invece, è CHE COSA intenda fare Forza Italia a Terracina.
Cioè,
i programmi ed i progetti che vuole realizzare.
Nel
comunicato stampa, infatti, leggendo tra le righe delle lamentele formulate nei
confronti dell’attuale amministrazione, si ha l’impressione che il Comune sia
solo ed esclusivamente un ente che si occupi di assegnazione di appalti.
Quindi,
l’attenzione è concentrata solo sul fronte della spesa.
Ma
per quanto riguarda le entrate?
Sappiamo
che nell’intellighenzia di Forza Italia locale sono presenti dei professori
universitari, tra l’altro esperti in materia di finanze pubbliche, per cui
riteniamo di poter essere adeguatamente compresi su questo specifico punto.
Nel
2011, non appena insediato alla guida del Comune di Terracina, il Sindaco
Procaccini ha chiesto alla Ragioneria Generale dello Stato l’invio di un
ispettore affinché valutasse lo stato delle finanze comunali.
La
relazione dell’ispettore parlava molto chiaro, quando esprimeva pesanti rilievi
sulla cronica difficoltà dell’ente ad incassare le entrate correnti.
Entrate
correnti vogliono dire tributi locali.
Non
si può garantire il risanamento delle finanze comunali operando solo ed
esclusivamente sulle entrate straordinarie, ad esempio chiedendo prestiti
statali oppure vendendo cespiti patrimoniali, come sta facendo l’attuale
amministrazione. Così non si fa altro che creare le condizioni per un prossimo,
futuro dissesto finanziario.
Si
devono aumentare le entrate correnti.
Il
che vuol dire, consequenzialmente, contrastare l’evasione fiscale.
Gli
evasori non possono essere considerati come potenziali elettori, né a maggior
ragione possono essere ritenuti i “grandi elettori” da parte delle forze
politiche.
Gli
evasori non sono certo “cittadini di serie B”, ma altrettanto sicuramente sono
dei cittadini che vanno “rieducati”, in quanto usufruiscono di servizi pubblici
senza pagarne i relativi costi. Di conseguenza, sono dei “parassiti”, dato che
vivono sulle spalle della collettività.
Su
questa specifica questione il Terracina Social Forum vorrebbe che tutte le forze
politiche della città assumessero impegni ben precisi, fornendo indicazioni
concrete e dettagliate su come vogliono contrastare il fenomeno dell’evasione
fiscale e su come intendono incrementare le entrate correnti.
Tra
l’altro, anche la cattiva gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti è
legato a questioni di evasione fiscale. Già, perché chi è sfuggito agli archivi
comunali, dove può buttare i rifiuti, se sono stati tolti dalle strade i
cassonetti e per aprire gli Igenio occorre l’apposita chiavetta?
Perché
non viene effettuato un controllo incrociato dei dati comunali con le utenze
dell’energia elettrica? Forza Italia lo farà?
Ecco
un chiaro esempio di come l’evasione fiscale abbia degli effetti deleteri sulle
condizioni igienico-ambientali della città, nonché sulla sua immagine (un Comune
turistico vive anche se non soprattutto di immagine).
I
recenti avvenimenti di cronaca nera, inoltre, hanno evidenziato che la città non
è adeguatamente presidiata dalle forze dell’ordine. Ci riferiamo agli omicidi di
Gaetano Marino e di Vincenzo Del Prete.
Ci
sono delle zone del territorio comunale, in particolare le frazioni, nelle quali
lo Stato è assente.
Ma
non è solo una questione di sicurezza, è principalmente una questione di
legalità.
Dove
lo Stato è assente, infatti, è più facile costruire abusivamente, non rilasciare
scontrini, ricevute o fatture, affiggere locandine e manifesti non regolarmente
timbrati, far lavorare personale in nero, ecc.
Dove
lo Stato è assente, quindi, è più facile commettere illegalità, più o meno
grandi.
Si
intende porvi rimedio?
Riguardo
alle illegalità, sempre nelle frazioni, ve ne sono alcune sulle quali le forze
politiche locali girano continuamente la testa dall’altra parte.
Ci
riferiamo alla presenza degli indiani che lavorano nelle imprese agricole,
sottopagati, sfruttati, pagati in nero, senza assicurazione, spessissimo in
balia di odiosi ricatti.
Manovalanza
agricola che vive in numerose abitazioni, delle quali non si sa se i proprietari
rispettino tutti gli adempimenti fiscali relativi agli affitti.
Nelle
nostre campagne, poi, è da stupidi negarlo, è ritornato il fenomeno del
caporalato, riemerso grazie all’operato di imprenditori senza scrupoli e grazie
ad un’immigrazione clandestina che probabilmente è favorita e gestita dalla
criminalità organizzata.
Le
persone di cittadinanza indiana, tra l’altro, per reggere i ritmi di lavoro nei
campi in alcuni casi sono costrette a drogarsi, facendo uso di
metanfetamine.
Quando
questa notizia è stata divulgata dall’associazione InMigrazione, dopo una
meticolosa indagine durata più di un anno, sono state presentate interrogazioni
parlamentari, sono stati scritti articoli giornalistici sulla stampa nazionale
ed anche internazionale, ma le forze politiche locali sul punto hanno espresso
un silenzio assordante, come se la questione non li riguardasse minimamente.
Come
si può chiudere gli occhi di fronte a simili violazioni della legge e dei
diritti umani?
Nel
comunicato stampa di Forza Italia si parla di “etica e moralità”: bene, vorremmo
una posizione chiara sulle questioni che abbiamo sollevato.
Da
parte di Forza Italia, ma anche da parte di tutti gli altri partiti politici
locali.
Una
posizione chiara, con impegni concreti, programmi, progetti.
Non
chiediamo certo 3.000 proposte, come abbiamo stilato noi del Terracina Social
Forum, ma di certo per il 2016 non ci accontentiamo di 6 misere paginette con 10
punti come quelli predisposti nel 2011 dalla coalizione che sosteneva l’attuale
sindaco.
La
città ha bisogno di risposte e soluzioni.
Puntuali
e concrete.
Nel
comunicato stampa di Forza Italia si parla anche di “trovare soluzioni al forte
disagio economico e sociale che famiglie, giovani, pensionati e imprese vivono
in questa città”.
Perfetto.
Come
intende Forza Italia risolvere la questione Acqualatina, dando attuazione alla
volontà espressa da 27 milioni di italiani nel referendum di giugno 2011?
Inoltre,
un partito così fortemente permeato di cultura aziendalistica come Forza Italia
sa perfettamente che quanto più si allunga la catena distributiva, tanto più
aumentano i costi per il consumatore. La cosiddetta logica della filiera corta,
che si cerca di diffondere nel settore agricolo o sfruttando, in altri campi,
l’e-commerce.
Bene,
allora perché il sistema della filiera corta non deve sussistere anche per
l’erogazione dei servizi pubblici essenziali?
Perché
questi ultimi devono essere gestiti da aziende private?
Non
aumentano, in questo modo, i costi che devono sostenere i cittadini?
Non
si incrementa, così, per usare le parole di Forza Italia, “il forte disagio
economico e sociale di famiglie, giovani, pensionati e imprese”?
Riguardo
alla qualità della vita dei cittadini, specificamente per quanto concerne la
mobilità, il Polo dei Trasporti dovrà continuare ad essere una cattedrale nel
deserto, totalmente sprovvisto di servizi che rendano più agevole l’utilizzo da
parte di pendolari, viaggiatori e turisti?
Si
intendono attivare sistemi di mobilità sostenibile quali car sharing, bike
sharing, scooter sharing?
Si
vuole realizzare effettivamente l’intermodalità dei trasporti pubblici, cercando
di inserire il sistema dei trasporti urbani nel circuito Metrebus, garantendo in
questo modo risparmi economici ai cittadini?
Per
quanto concerne le tematiche ambientali, Terracina diventerà prima o poi una
smart city, oppure deve rimanere solo un sogno? Le nuove tecnologie esistono, le
si vogliono sfruttare o no?
Riguardo
al cambiamento climatico, vogliamo effettivamente promuovere il risparmio
energetico, l’efficienza nel settore edilizio, la bioarchitettura, l’utilizzo di
fonti d’energia rinnovabile?
La
nostra città deve continuare ad essere avulsa dalla realtà, con una classe
dirigente troppo impegnata a guardare il proprio ombelico, senza porsi
minimamente il problema della diminuzione delle emissioni di gas
climalteranti?
Il
nostro Paese deve sostituire il gas russo con il gas qatariota, che però deve
transitare per la Siria per arrivare a noi? Dobbiamo continuare ad alimentare
scenari di guerra sullo scacchiere internazionale, oppure la nostra città vuole
dare il proprio contributo sia per la salvezza del pianeta, sia per il
mantenimento della pace?
Noi
del Terracina Social Forum avremmo anche altre questioni da porre sul tappeto
(non a caso abbiamo formulato 3.000 proposte per la città), ma per il momento ci
fermiamo qui.
Attendiamo
risposte da chi intende amministrare la città, rivendicando con orgoglio il
proprio “ruolo di primo partito, per voti, della città”.
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