VITAMINA
E: COLESTEROLO ALTO NE RIDUCE L’ASSIMILAZIONE
di
Francesca Fiore
La
vitamina E è un componente fondamentale per la salute, in particolare per il suo
effetto antiossidante. Protegge le pareti cellulari delle arterie e del
cervello, mantiene sani occhi e pelle, previene i radicali liberi che possono
causare problemi neurologici.
Da
alcuni anni è in corso un dibattito sulle giuste quantità di vitamina
E: il livello ufficiale raccomandato è di 15 milligrammi al giorno. Una
ricerca appena pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition suggerisce
però che questa quantità potrebbe non essere adeguata poiché non viene assorbita
in toto dai nostri tessuti.
Lo
studio condotto alla Oregon State University dimostra che livelli elevati di colesterolo
e trigliceridi
contribuiscono a bloccare questo micronutriente nel flusso sanguigno, evitando
così che la vitamina E raggiunga i tessuti che ne hanno bisogno e creando una
carenza nel nostro corpo. Maret Traber, professore della OSU e principale autore
dello studio, ha spiegato: “Le persone obese, o con un livello elevato di lipidi
in generale, sono particolarmente colpite da questa disfunzione: avrebbero
bisogno di più antiossidanti, ma ne assorbono minori quantità, proprio a causa
dei lipidi. La vitamina E rimane bloccata nel sangue”.
I
ricercatori hanno analizzato i livelli di vitamina E su un gruppo di 41 persone,
di sesso ed età diversa, non trovando nessuna significativa differenza in base a
queste caratteristiche. La variabile che invece segnava una diversificazione dei
livelli di vitamina E era quella dei lipidi nel sangue: più elevato il livello
dei lipidi, più a lungo la vitamina E viene trattenuta nel sangue.
La
vitamina E è stata tracciata grazie ad un isotopo stabile, anziché grazie alle
radiazioni come si fa nella gran parte dei casi, per arrivare a capire le
quantità di vitamina E che arrivano ai tessuti: i ricercatori hanno spiegato che
tracciarla esclusivamente nel sangue falsa i risultati.
Lo
scopo del team era proprio quello di capire quanta “dispersione” di questo
micronutriente ci sia nelle persone obese
o con problemi metabolici: secondo i ricercatori della OSU, solo il 24% di
vitamina E viene assorbita nel corpo, anziché l’81%, come dimostravano le stime
precedenti. Traber ha spiegato: “Solo un terzo della quantità di vitamina E che
assorbiamo arriva ai tessuti: nel caso di livelli elevati di lipidi questa
quantità si riduce”.
Avere
elevati livelli di vitamina E nel sangue, spiegano i ricercatori, non significa
tuttavia “sprecarla”: aiuta a mantenere sotto controllo i livelli
di LDL e aumenta i processi antiossidanti.
Il
team della Oregon State University avverte che per avere un quadro chiaro è
necessario tenere sotto controllo i livelli di vitamina E nei tessuti, in
particolare per le persone obese e con elevati livelli di grasso nel sangue.
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