Lo Stato Islamico contro il social network per i profili dei
seguaci islamici cancellati. Intanto si scopre che il padre di John il
boia era scappato dal Kuwait perché era un agente collaborazionista
degli iracheni durante l'occupazione tra il '90 e il '91. Iraq, lanciata
offensiva per riconquistare Tikrit. Londra, nasce unità speciale per
caccia a 'lupi solitari'
Twitter sta collaborando con le autorità per verificare l'attendibilità delle minacce. "Il nostro personale di sicurezza sta verificando l'autenticità di queste minacce con le autorità competenti", si legge in un comunicato di Twitter pubblicato dalla CNBC. La minaccia è apparsa su un sito anonimo con sede in Polonia, usato dai programmatori per raccogliere e condividere frammenti di codici informatici, stando a quanto riportato dal sito americano Buzzfeed.
Il messaggio è accompagnato dall'immagine del volto di Dorsey inquadrata in un mirino. "Tu hai iniziato questa guerra persa - si legge ancora nel messaggio - te lo abbiamo detto dall'inizio che non è la tua guerra, ma non hai voluto capire e hai continuato a chiudere i nostri account su Twitter, ma noi torniamo sempre. Quando i nostri leoni verranno a toglierti il respiro, tu non tornerai più".
LIBIA, EGITTO PREPARA BLITZ DI TERRA - Dopo i raid aerei del 16 febbraio scorso, il presidente egiziano Abdel-Fatteh El-Sisi è pronto a lanciare un assalto di terra a Derna, roccaforte dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Libia. Secondo quanto riportato dal sito Debka, vicino all'intelligence israeliana, al Sisi ha ordinato all'esercito e alla marina di prepararsi a un assalto di terra per conquistare la città e sconfiggere gli islamisti. Secondo Debka, l'attacco di terra a Derna dovrebbe avvenire a giorni, in contemporanea a un'altra operazione antiterrorismo che il presidente egiziano intende lanciare nel Sinai. Fonti militari hanno precisato che l'attacco egiziano dovrebbe avvenire da nord, a seguito di uno sbarco sulla costa, ed essere sostenuto da una simultanea offensiva da sud da parte delle forze libiche guidate dal generale Khalifa Haftar, nominato oggi capo di Stato maggiore dal parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale. Secondo il quotidiano panarabo Alquds Alarabi, citato da Debka, il generale sarebbe stato di recente almeno due volte al Cairo, per ottenere le armi necessarie all'offensiva di Derna.
NUOVE PARTICOLARI SU JIHADI JOHN - Ogni giorno che passa la stampa britannica scopre nuovi elementi sul passato del 27enne Mohammed Emwazi, il tagliagole di Isis, più noto come Jihadi John. L'ultimo particolare è che il padre del decapitatore-star di Isis, Jasem, 51 anni, beduino scappò dal Kuwait perché era stato un agente collaborazionista degli iracheni nei sette mesi di occupazione irachena quando Saddam Hussein invase il Paese il 2 agosto del 1990 dando il via, il 17 gennaio del 1991, alla I Guerra del Golfo. Jasem Emwazi lasciò il Kuwait nel 1993 quando la suo compromissione con le forze dell'ex raiss iracheno stava iniziando ad emergere. E' quanto rivela il Daily Mail secondo il quale Jasem si nasconde ora in Kuwait.
LA MADRE LO RICONOBBE DAL PRIMO VIDEO - La madre del boia dell'Isis, 'Jihadi John', riconobbe la voce del figlio già nel primo video della macabra serie di decapitazioni realizzate dal gruppo jihadista, quello dell'esecuzione di James Foley, il giornalista americano decapitato il 19 agosto scorso. Lo ha rivelato un quotidiano kuwaitiano, Al-Qabas. Da quando i media britannici hanno rivelato l'identità del terrorista, le autorità kuwaitiane stanno interrogando e seguendo i movimenti dei suoi parenti. La madre del 27enne 'Jihadi John", una donna con nazionalita britannnica nata in Kuwait, quando vide il video dell'assassinio, nonostante il boia fosse con il volto coperto, ne riconobbe la voce. L'uomo ha raccontato le fasi scioccanti del riconoscimento. "Questo è mio figlio, Mohammed", urlò la donna, che poi cadde preda di una crisi terrore. A quel punto in casa ci fu il panico. Il padre riconobbe la voce di Mohammed solo riascoltando il video.
IL MIO MIGLIOR DIPENDENTE - "È il miglior dipendente che abbiamo mai avuto". Così il direttore di una società del settore IT del Kuwait ha descritto il boia dello Stato islamico. "Era molto bravo con le persone, tranquillo e discreto", ha riferito il dirigente dell'azienda al quotidiano britannico Guardian. "È arrivato alla nostra porta e ci ha lasciato il suo cv. Come una persona così calma e silenziosa come lui potrebbe diventare l'uomo che abbiamo visto nei notiziari? Semplicemente non è logico che lui potesse essere quell'uomo", ha raccontato l'imprenditore. "Non ho una risposta a questa domanda. Non era socievole, era sempre serio e non sorrideva, ma non era cattivo", ha proseguito l'ex capo del giovane.
FU VITTIMA DI BULLISMO - Mohamed Emwazi fu vittima di bullismo a scuola. A testimoniarlo è Jo Shuter, preside della scuola superiore britannica Quintin Kynaston, frequentata dall'uomo. L'insegnante, definendosi sconvolta dalle decapitazioni di ostaggi occidentali compiute dal suo ex alunno entrato nei ranghi del gruppo militante sunnita, ha detto a Bbc Radio 4 di ricordare Emwazi come un "assiduo lavoratore" che era vittima di bullismo da parte dei compagni. "Era alle prese con questioni adolescenziali: come per molti giovani, particolarmente a quell'età, a nove anni, in particolare per molti ragazzi, è un periodo in cui gli ormoni iniziano a scatenarsi. E lui aveva problemi come vittima di bullismo, questione di cui dovemmo occuparci", ha dichiarato la preside.
IL FRATELLO IN 'MAFIA MUSULMANA' - Il fratello minore di 'Jihadi John', Omar, era un seguace dell'imam radicale Khalid Yasin, al quale diceva di ispirarsi uno degli assassini del soldato britannico Lee Rigby. Secondo il Daily Telegraph, Omar aveva scritto di ammirare il predicatore estremista sul suo profilo Facebook, che lui stesso ha cancellato poche ore dopo l'identificazione del fratello. Omar faceva inoltre parte del gruppo 'Mafia musulmana', una gang di ragazzi che erano tutti nella scuola di Mohamed Emwazi, la Quintin Kynmaston, ora sotto inchiesta.
GB: NASCE TEAM PER CACCIA A I LUPI SOLITARI - Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle falle nei controlli da parte degli 007 britannici su 'Jihadi John', l'intelligence ha deciso di creare un'unità speciale dedicata alla caccia dei "i lupi solitari". Lo rivela il Daily Telegraph. 'Operazione Danubio' questo il nome del progetto, ha l'obiettivo di "monitorare quei terroristi che in passato sono stati sottovalutati", spiegano le fonti. Intanto si allarga l'inchiesta delle autorità britanniche sulle scuole frequentate da futuri jihadisti dell'Isis, tra cui 'Jihadi John'. Ieri il ministero dell'Istruzione ha annunciato di aver aperto un'indagine sulla scuola media Quintin Kynaston Academy, nel nord di Londra, frequentata da Mohamed Emwazi e altri due terroristi, ma sono almeno cinque gli istituti nel mirino delle autorità anti-terrorismo.
IRAQ LANCIA OFFENSIVA PER TIKRIT - Le forze irachene hanno lanciato oggi l'offensiva militare contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) nella città di Tikrit, nel Nord. Stando a quanto riferito dalla tv irachena, citata dalla Bbc, i militari hanno attaccato la città natale dell'ex presidente Saddam Hussein, situata 150 chilometri a nord di Baghdad e conquistata dall'Isis lo scorso giugno, con la copertura dei raid aerei di caccia iracheni. Ieri era stato il premier iracheno Haidar al-Abadi ad annunciare l'avvio dell'offensiva nella provincia di Salaheddin, dove si trovano le città di Tikrit e Samarra, indicando come "priorità delle forze armate e di tutte le forze che partecipano all'operazione" la tutela dei civili. Sui social media ha invitato "alla massima cura nella protezione delle vite dei civili". L'offensiva è stata lanciata dai militari insiene ai volontari delle Unità di mobilitazione popolare e alle milizie sciite.
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