Corruzione, Orlando in Senato: "Chi lo fa tradisce il Paese". M5S: "Bocciato Daspo ai corrotti"
Il Governo tiene bene sui primi articoli. L'esame in Aula riprenderà martedì
EMENDAMENTO CASSON - Tra i molti emendamenti opresentatio, approvato con il sì di relatore e Governo solo l'emendamento Casson che allunga termini minimi e massimi di sospensione da una professione o un'arte.
SCONTO A CHI COLLABORA - L'Aula ha poi approvato due emendamenti uguali all'articolo 1 a prima firma Stefani (Lega) e Caliendo (Fi) che ampliano il possibile sconto di pena per chi 'collabora' in caso di reati di corruzione: la pena potrà essere diminuita 'da un terzo a due terzi' e non più 'da un terzo alla metà'.
M5S PROTESTA - Accantonati alcuni emendamenti aggiuntivi all'articolo 1, tra cui quello di M5S sull'agente provocatore. Approvato anche, sempre a voto segreto e con 157 si', 49 no e un astenuto, l'articolo 2 che aumenta le pene in materia di concussione. Bocciata la proposta di modifica 1.1, a prima firma Caliendo (Fi), che chiedeva la soppressione dell'articolo 1 del provvedimento, che prevede l'inasprimento delle pene per i reati di corruzione, peculato e concussione. Bocciato anche il cosiddetto ''Daspo' ai corrotti, presentato da M5S.
PROTESTA GRILLINA - "In Aula la maggioranza sta dando il 'meglio' di sè. È arrivata addirittura a bocciare i suoi stessi emendamenti (in particolare il n. 1.308), fatto proprio dal M5S, che prevedeva il licenziamento degli amministratori pubblici corrotti", denuncia Enrico Cappelletti, capogruppo in commissione Giustizia del Movimento 5 Stelle Senato. "È evidente come non vi sia un reale intento di porre fine al dilagante fenomeno della corruzione nella Pubblica Amministrazione - aggiunge -. La solita farsa della maggioranza. Ai lavoratori toglie l'articolo 18, mentre agli amministratori pubblici corrotti, mantiene intatte le tutele".
ORLANDO DIXIT - "Noi con l'approvazione di questa legge stiamo dicendo che chi si fa corrompere tradisce il Paese. Cosa c'è di più grave in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo di chi tradisce le funzioni pubbliche per ottenere un guadagno improprio? - ha osservato in Aula il ministro della Giustizia, Andrea Orlando prima che scattasse il voto -. Sono convinto che aumentare le pene non basta e talvolta sia inutile e del fatto che spesso la via più semplice è quella dell'insprimanto delle pene o dell'estensione dell'area del diritto penale. E' un rischio che si corre sempre e che diventa ancora piu grave nei periodi di crisi sociali come quella che stiamo attraversando, ma io credo che questo rischio che abbiamo corso lo abbiamo scongiurato perché non ci siamo limitati ad inasprire le pene". "Certo - conviene il Guardasigilli - ci sarà sempre "chi dirà che non si è fatto abbastanza o che il problema è un altro". "Non mi illudo - prosegue - che questo dato sarà risolto dall'approvazione di questo provvedimento. Ma il mio invito che mi auguro venga accolto, è che su questo fronte se davvero lo si considera un'emergenza nazionale, lo sforzo per la ricerca dell'unità sia il presupposto di tutte le forze politiche. Con il falso in bilancio non tuteliamo soltanto la società, tuteliamo il mercato, l'economia nazionale e introduciamo un elemento di trasparenza anche per gli investimenti esteri". "Inoltre con il reato di autoriciclaggio - spiega il Guardasigilli Andrea Orlando - introduciamo uno strumento che consente di evitare le infiltrazioni nell'economia legale dell'economia criminale; che consente di evitare anche le conseguenze di una legislazione pregressa, che faceva sì che alcuni illeciti sostanzialmente provocassero un arricchimento contro il quale era impossibile esercitare la facoltà punitiva dello Stato".
CANTONE APPROVA - E a proposito di corruzione, da Parigi, dov'era relatore nel corso dei lavori Ocse, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha aggiunto: "Non credo sia scandaloso per le grandi opere pubbliche, soprattutto se strategiche per il Paese, prevedere meccanismi di controllo eccezionale" sugli appalti e contro la corruzione: lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso di un intervento all'Ocse di Parigi.
PROSSIMA PUNTATA - L'esame in Aula del provvedimento riprenderà martedì 31 marzo.
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