Sydney, 14 marzo 2015 - Sono
decine i morti a Vanuatu per il passaggio del
super ciclone Pam che ha flagellato le 65 isole dell'arcipelago nel Pacifico con venti fino a
270 chilometri orari che hanno spazzato via interi villaggi. Lo ha reso noto la Croce Rossa australiana che ha parlato di
"incredibile distruzione".
Il ciclone Pam, che aveva già investito Kribati e le isole Salomone,
è stato catalogato come tempesta tropicale di categoria cinque ed
è considerato uno dei più violenti mai registrati nell'emisfero sud.
Interi villaggi sono sono stati inondati dalle piogge torrenziali e
dalle furiose mareggiate, in quello che potrebbe essere uno dei
più gravi disastri mai registrati nel Pacifico. Notizia non confermate
riferiscono di 44 morti soltanto nella provincia nord-orientale di
Penama. La popolazione è ancora chiusa nei rifugi.
La capitale Port Vila, sull'isola di Efete, dove vivono 47.000 dei 267.000 abitanti dell'arcipelago, ha vissuto
"15-30 minuti di terrore assoluto", ha raccontato la portavoce dell'Unicef, Alicia Clements. In città sono stati allestiti
23 rifugi. Nell'arcipelago, che si trova 1.750 chilometri ad est dell'Australia,
le comunicazioni sono isolate e
manca la corrente praticamente in tutte le case. L'Australia ha
annunciato l'invio di tecnici ed esperti per ripristinare l'energia
elettrica e valutare le prime necessità per l'emergenza umanitaria.
La Nuova Zelanda, verso cui si stata dirigendo il ciclone, ha
stanziato aiuti immediati per un milione di dollari locali (700.000
euro). Vanuatu era risultato il Paese "più felice al mondo" da una
ricerca del 2006 focalizzata su rispetto dell'ambiente e sulla
longevità e il benessere degli abitanti.
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