sabato 14 marzo 2015

UTAH: TORNA LA FUCILAZIONE

UTAH: TORNA LA FUCILAZIONE
di Marina Zenobio
Il Senato dello Utah (USA) è stato oggi testimone di un macabro dibattito: che metodo utilizzare per l’esecuzione dei condannati a morte.
I problemi per il reperimento di farmaci del composto per l’iniezione letale, in particolare il Pentobarbital, utilizzato dal 2004, è stato superato dai legislatori dello Stato nordamericano con l’approvazione del plotone di esecuzione, il firing squad, che fa tanto vecchio e selvaggio West.
18 voti a favore e 10 contrari hanno così riportato in auge la fucilazione, e l’Utah diventa il primo Stato ad adottare tale pratica, ma solo nel caso non sia disponibile il farmaco letale, considerato un metodo “più umano”.
In realtà il firing squad, il plotone di esecuzione, ha continuato a essere sempre legale in Utah, unico Stato insieme all’Oklahoma. Fino al 2004 i condannati potevano sceglierlo, come fece Ronnie Lee Gardner, l’ultimo mandato a morire nello Stato, nel 2010 perché la sua condanna a morte era precedente all’entrata in vigore della legge che rese l’iniezione letale metodo principale per le esecuzioni. Se verrà firmata dal governatore Gary Herbert, la legge appena approvata dal Senato dello Utah, permetterà alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione – con o senza l’assenso del condannato – di fronte all’impossibilità di recuperare i farmaci necessari per il cocktail letale finora usato.
I sostenitori della legge hanno perfino tentato di spiegare l’aspetto “umano” della loro posizione ricordando che in Oklahoma, Ohio e Arizona recentemente sono stati utilizzati per le esecuzioni, tramite iniezione letale, farmaci alternativi che hanno provocato orribili agonie dei condannati a morte. Secondo il senatore repubblicano Paul Ray, promotore della legge, “i plotoni di esecuzione sono un’alternativa umana e veloce alle iniezioni letali”.
Di abolizione della pena di morte negli Stati Uniti, civili e democratici, non si parla più, il problema è come commettere questi omicidi di Stato utilizzato, come dicono loro “metodi più umani”. Nel Paese sono oltre 3.000 i detenuti nei bracci della morte che aspettano l’esecuzione che a seconda dello Stato, può essere: iniezione (la più usata finché c’è disponibilità di Pentobarbital), sedia elettrica, camera a gas, impiccagione e fucilazione, quest’ultima ritenuta la più impopolare.

Come alternativa al cocktail letale, il Tennessee l’anno scorso è tornato alla sedia elettrica, ma i prigionieri condannati hanno presentato un appello perché non si utilizzi tale metodo.

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