UTAH:
TORNA LA FUCILAZIONE
di
Marina Zenobio
Il
Senato dello Utah (USA) è stato oggi testimone di un macabro dibattito: che
metodo utilizzare per l’esecuzione dei condannati a morte.
I
problemi per il reperimento di farmaci del composto per l’iniezione letale, in
particolare il Pentobarbital, utilizzato dal 2004, è stato superato dai
legislatori dello Stato nordamericano con l’approvazione del plotone di
esecuzione, il firing squad, che fa tanto vecchio e selvaggio West.
18
voti a favore e 10 contrari hanno così riportato in auge la fucilazione, e
l’Utah diventa il primo Stato ad adottare tale pratica, ma solo nel caso non sia
disponibile il farmaco letale, considerato un metodo “più umano”.
In
realtà il firing squad, il plotone di esecuzione, ha continuato a essere sempre
legale in Utah, unico Stato insieme all’Oklahoma. Fino al 2004 i condannati
potevano sceglierlo, come fece Ronnie Lee Gardner, l’ultimo mandato a morire
nello Stato, nel 2010 perché la sua condanna a morte era precedente all’entrata
in vigore della legge che rese l’iniezione letale metodo principale per le
esecuzioni. Se verrà firmata dal governatore Gary Herbert, la legge appena
approvata dal Senato dello Utah, permetterà alle autorità carcerarie di
ricorrere alla fucilazione – con o senza l’assenso del condannato – di fronte
all’impossibilità di recuperare i farmaci necessari per il cocktail letale
finora usato.
I
sostenitori della legge hanno perfino tentato di spiegare l’aspetto “umano”
della loro posizione ricordando che in Oklahoma, Ohio e Arizona recentemente
sono stati utilizzati per le esecuzioni, tramite iniezione letale, farmaci
alternativi che hanno provocato orribili agonie dei condannati a morte. Secondo
il senatore repubblicano Paul Ray, promotore della legge, “i plotoni di
esecuzione sono un’alternativa umana e veloce alle iniezioni letali”.
Di
abolizione della pena di morte negli Stati Uniti, civili e democratici, non si
parla più, il problema è come commettere questi omicidi di Stato utilizzato,
come dicono loro “metodi più umani”. Nel Paese sono oltre 3.000 i detenuti nei
bracci della morte che aspettano l’esecuzione che a seconda dello Stato, può
essere: iniezione (la più usata finché c’è disponibilità di Pentobarbital),
sedia elettrica, camera a gas, impiccagione e fucilazione, quest’ultima ritenuta
la più impopolare.
Come
alternativa al cocktail letale, il Tennessee l’anno scorso è tornato alla sedia
elettrica, ma i prigionieri condannati hanno presentato un appello perché non si
utilizzi tale metodo.
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