Jobs act, Landini in piazza: "Abbiamo più consenso di Renzi. Lui peggio di Berlusconi"
Il leader Fiom alla testa del corteo contro il Jobs act, "per
i diritti, il lavoro, la democrazia". Vendola: "Renzi porta avanti le
peggiori controriforme del governo Berlusconi"
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IL CORTEO - Landini è in testa al corteo, aperto insieme ai lavoratori di Fincantieri dietro lo striscione 'Fincantieri, giungla d'asfalto'. "La novità vera e importante è che a questa manifestazione c'è tutta la Cgil. Li ringrazio tutti", ha detto il segretario generale della Fiom aprendo la manifestazione. E ancora: "Oggi inizia una nuova primavera - dice - C'e' tanta gente, è una bellissima giornata noi siamo qui per dare rappresentanza a un paese che non si sente rappresentato".
Poi il messaggio al premier: "Pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo. Renzi deve stare tranquillo, non siano qui contro di lui ma abbiamo le nostre proposte per le quali vogliamo batterci". E riferendosi allo slogan 'Unions': "Unire il lavoro: questa è la nostra proposta. Non è un percorso facile ma intendiamo andare avanti, sia per riformare il sindacato sia per ridare voce". "Se uno dice è anche una manifestazione politica, assolutamente sì, fatta dal sindacato - spiega Landini rispondento a Squinzi - in Italia tutti fanno politica, compresa Confindustria", ma anche il sindacato "così è da 100 anni, non esisterebbe la Cgil se non fosse anche soggetto politico. Se Confindustria ci guarda con interesse faccia gli accordi con noi e non vada da Renzi a fare leggi per rendere facili i licenziamenti".
"Non siamo qui per difendere cose che non ci sono più, siamo qui perché abbiamo una idea di futuro, abbiamo l'ambizione di fare proposte per dare un futuro al Paese. Vogliamo batterci per questo nel Paese". Si apre una fase, sottolinea: "Nei prossimi giorni vogliamo mettere in campo azioni concrete nei territori".
E poi sferra l'attacco: il governo Renzi "sta proseguendo come i governi precedenti Monti e Letta e anche con un peggioramento rispetto al governo Berlusconi". "Ci siamo stancati di spot elettorali, di slide e di balle elettorali. Renzi deve mettersi tranquillo noi non siamo qui contro di lui, noi abbiamo l'ambizione di avere delle proposte per dare un futuro all'Italia. Vogliamo batterci per questo nel Paese e pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo".
REPLICA PD - "Da noi speranza e fatti concreti, lui contesta regole su contratti ma non le conosce", replica a distanza Debora Serracchiani, vicesegretaria Pd. "Che lui sia ossessionato dal consenso è un dato di fatto. Noi pensiamo che un sindacato dovrebbe essere ossessionato dai contratti a tempo indeterminato, quelli che stanno aumentando grazie alle nuove regole volute dal Governo e che Landini contesta senza conoscere? Quanto al consenso, vedremo nel 2018 se ne ha più Renzi o più Landini. Basta aspettare tre anni e vedremo. Nel frattempo loro fanno i cortei, noi facciamo Expo. Loro parlano di consenso, noi parliamo di contratti. Loro giocano sulla rabbia, noi sulla speranza. Facciano pure scioperi e manifestazioni, noi andiamo avanti", conclude.
GEOGRAFIA DELLA PIAZZA - In piazza c'era poco Pd, tanta sinistra extraparlamentare e presenza quasi al completo di Sel. Nettamente minore, rispetto alla manifestazione anti Jobs act dell'ottobre scorso, la presenza dei parlamentari dem. Assente la componente di area riformista mentre hanno risposto 'presente' Pippo Civati, Rosy Bindi, Barbara Pollastrini e Stefano Fassina che ha anche partecipato al corteo. Al gran completo invece Sel, con il leader Nichi Vendola, il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni, il capogruppo alla Camera Arturo Scotto.
Tra gli altri hanno partecipato il magistrato ed ex leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia, lo storico parlamentare del Pci Aldo Tortorella, Luca Casarini e Paolo Ferrero. Presenti anche l'ex M5s Francesco Campanella e un altro ex grillino, Zaccagnini, che però già da tempo è passato nelle file di Sel.
APPLAUSO A BINDI - Lungo applauso per la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi da piazza del Popolo:. un applauso tributato quando dal palco il leader del sindacato, Maurizo Landini, ha annunciato la presenza della presidente Rosy Bindi "che ringrazio". "E' qui con noi perché ci dobbiamo dire che la lotta alla corruzione e alla mafia è una scelta politica", ha sottolineato.
VENDOLA - Che il governo Renzi portasse avanti "le peggiori controriforme del governo Berlusconi non lo immaginavo nemmeno io", dice il leader di sel, Nichi Vendola, arrivando al corteo. "Credo che l'impegno dichiarato di Landini sia aggregare forze nella società civile che vogliono disvelare la grande menzogna del governo Renzi", prosegue il leader di Sel. Mentre si parla si parla di dinamica riformista si stanno "smantellando i diritti del mondo del lavoro". E ancora, "con tonnellate di propaganda si cerca di nascondere la crisi".
LA SINISTRA PD - "Landini va rispettato e preso seriamente", dice il deputato Pd Stefano Fassina a margine del corteo. "Non nasce un nuovo soggetto politico, noi siamo qui perché riteniamo che questo popolo ha bisogno di rappresentanza". Poi ai giornalisti che insistono dice ancora: "Il Pd non è fatto solo dai gruppi parlamentari e non è fatto solo da Renzi". Quanto al giudizio espresso dal presidente del Consiglio sulla manifestazione Fassina osserva: "Mi dispiace che lo tratti con disinvoltura, come l'ennesima parata. Qui c'è gente che ha bisogna di risposte. Non c'è solo Marchionne con cui parlare".
"Auguri di buona manifestazione. So che fare sindacato è fare democrazia. Io sono qui per solidarietà con i disagi e le tribolazioni di tanti. E per un saluto innanzitutto ai lavoratori e precari venuti da Milano", afferma l'ex ministro Barbara Pollastrini, deputata Pd. "So anche che costruire ponti e dialogo è una virtù. Le rotture non portano bene a nessuno. Ognuno dalla propria parte, io nel Pd, - ha aggiunto l'esponente dell'associazione cuperliana SinistraDem - costruiamo insieme traguardi di civiltà e di riconoscimento del valore del lavoro".
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