lunedì 8 dicembre 2014

Regionali, Renzi: Pd vince, altri no.

Regionali, Renzi: "Astensione problema secondario. La Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%"

"In Italia negli ultimi otto mesi ci sono state cinque elezioni regionali che il mio partito ha vinto 5 a zero. Oggi una qualsiasi persona normale dovrebbe essere felice per questo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa da Vienna dove ha incontrato il cancelliere austriaco Faymann. Il premier ha detto anche che l'astensionismo alle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna "è un elemento che deve preoccupare e fare riflettere ma è un elemento secondario rispetto al fatto che non tutti hanno perso e che ci sono due nuovi presidenti regionali che hanno vinto e le forze politiche che hanno contestato le riforme possono vedere i risultati che hanno ottenuto". "Il mio interesse comunque - ha concluso - non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi".
Quattro regioni su 4 strappate alla destra in 9 mesi - Insomma la sintesi del premier, espressa questa mattina in un tweet, è "male affluenza, bene risultati: 2 a 0 netto. Quattro regioni su quattro strappate alla destra in nove mesi. Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%". "Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L'agenda del governo non muta ma stiamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l'Italia ha un ruolo", ha aggiunto Renzi al Tg1. E in risposta alla dichiarazione del segretario della Lega, Salvini ("Stiamo arrivando"), ha dichiarato: "Se loro stanno arrivando, noi aspetteremo. Mentre il centrodestra discute della propria situazione noi cambiamo l'Italia. Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, Noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte".
Riflettere tutti sui dati dell'astensione - "Il dato dell'astensione è molto alto e deve far riflettere tutti i partiti. Ma i risultati vanno molto bene al Pd, ci siamo ripresi quattro regioni del centrodestra. Il risultato è netto e auguro buon lavoro a Bonaccini ed Oliverio", così al Gr1 Renzi ha valutato l'alta astensione dal voto, complessivamente calata del 25% fermandosi al 39,94% (nella precedente tornata elettorale era stata del 64,93%). Ma è soprattutto la percentuale dell'Emilia Romagna a segnare il passo: è andato a votare solo il 37,6% a fronte del 68,07% di cinque anni fa. Diminuisce il numero dei votanti anche in Calabria, ma in misura minore: ha votato il 44,1% mentre nel 2010 si era recato alle urne il 59,26% degli elettori.
I risultati - Stefano Bonaccini vince in Emilia Romagna con il 49,05% dei voti (definitivi liste), seguito dal leghista candidato del centrodestra Alan Fabbri che ha avuto il 29,85%. Maroni e Salvini esultano. In Calabria scrutinio a rilento: Mario Gerardo Oliverio è al 61,53%, contro il 23,61% di Wanda Ferro. In Calabria c'è anche il flop del Movimento 5 Stelle. I pentastellati ottengono il 4,88%, con un calo di quasi 17 punti sulle Europee di maggio, quando arrivarono al 21,50, ed una flessione ancora più pesante sulle Politiche 2013 (erano al 24,86%). Pur superando il quorum del 4% M5s, secondo gli stessi aderenti, non otterrebbe neanche un seggio.
Forza Italia al 12,3% - Nel fronte avversario Forza Italia ottiene il 12,3%, la lista Casa delle Libertà l'8,7% e Fratelli d'Italia il 2,4%. La lista del Ncd di Angelino Alfano raggiunge il 6,2% e l'Udc il 2,4%. Si chiude quindi con l'elezione del candidato del centrosinistra una fase travagliata della politica calabrese caratterizzata dal tracollo del centrodestra che nelle elezioni del 2010 aveva conquistato la Regione con il 57% eleggendo l'ex Governatore Giuseppe Scopelliti. Il nuovo consiglio regionale sarà composto da 30 consiglieri regionali con una forte presenza di consiglieri regionali eletti nelle liste riconducibili al Pd, il partito che ha costruito la vittoria.
Salvini: Renzi si sta sgonfiando - "Il pallone Renzi si sta sgonfiando. La Lega vola, la nostra comunità cresce ovunque. Pochi amici fra i potenti, tanti Amici fra la gente". Così il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ha commentato i risultati aggiungendo che "il dato sull'astensione è devastante: al contrario di Renzi io dico che non è secondario, perché anche io devo fare di meglio per coinvolgere i cittadini".
M5s in forte calo si ferma al 13% - "L'unica grillina che non urla". Così è stata definita durante la campagna elettorale Giulia Gibertoni, candidata per il M5s alla successione di Vasco Erranni alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Questa sua "diversità" da altri esponenti Cinque Stelle e l'assenza totale di Beppe Grillo in campagna elettorale, hanno imposto al movimento un calo considerevole. Quattro anni fa, alle elezioni regionali, il movimento con Giovanni Favia aveva totalizzato il 7% delle preferenze, mentre alle scorse europee il 19%. Tra i motivi dell'arresto del movimento di Grillo, la "cacciata" di tutti e due i consiglieri: Favia e Andrea Defranceschi. Il primo allontanato per il suo "disallineamento con il capo", il secondo perché coinvolto nell'inchiesta "spese pazze" che ha riguardato 41 consiglieri di tutti i partiti.
Calabria: incongruenza dati, slitta esito - Slitta a martedì il dato definitivo delle regionali in Calabria. In 2 sezioni sono state riscontrate incongruenze sui dati. Il Viminale, secondo quanto si è appreso da fonti della Prefettura e del Comune, ha quindi disposto una verifica che sarà fatta n Tribunale a Cosenza. Il rinvio non influisce sulla vittoria di Oliverio. I problemi si sono verificati nelle sezioni 7 e 10 di Castrolibero, piccolo comune alle porte di Cosenza. Gli errori, secondo quanto si è appreso, riguarderebbero la compilazione di un registro dei dati e l'attribuzione di alcune preferenze. I plichi con le schede sono stati trasferiti nella sede della delegazione comunale di Castrolibero, dove saranno controllati dai vigili urbani sino a quando saranno trasferiti al Tribunale di Cosenza per la verifica. Solo dopo il controllo sarà redatto il verbale di chiusura con la trasmissione dei dati al Viminale che potrà così aggiornare i dati e ufficializzare il risultato.

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