COMUNICATO
Con la cautela richiesta
dalla complessità e delicatezza delle questioni abbiamo elaborato una serie di
considerazioni sul nuovo atto aziendale licenziato giorni fa dal direttore
generale della ASL di Latina.
Il
documento contenente le linee di sviluppo di quella che sarà la nuova
organizzazione dell’offerta sanitaria della nostra provincia presenta secondo
noi molti aspetti che incoraggiano ad affermare che decisamente il vento è
cambiato.
Per la
prima volta, dopo i troppi anni caratterizzati da gestioni fallimentari che si
sono distinte solo per i tagli indiscriminati ai servizi e le chiusure di vitali
strutture sanitarie in posizioni strategiche sul territorio, ci troviamo col
nuovo atto aziendale un disegno che offre una visione prospettica decisamente
innovativa su quello che dovrà essere il sistema sanitario che si prenderà cura
della salute delle persone nel futuro della nostra provincia.
Partiamo
dallo scongiurato pericolo di chiusura del Presidio Centro che solo fino a
qualche mese fa la precedente amministrazione sanitaria ne aveva posto le
condizioni attraverso il drastico ridimensionamento delle due strutture, con
accorpamento di gran parte dei reparti del nostro ospedale con unità operative
dell’ICOT e con il passaggio della struttura di Fondi sotto l’amministrazione
dell’ospedale di Formia. Tutte intenzioni che avrebbero sancito una lenta ed
inesorabile agonia del Presidio Centro.
Il nuovo
piano parte invece dalla cancellazione delle macro aree per ridisegnare la rete
sanitaria mirando ad una più capillare sinergia orizzontale tra la prevenzione
la diagnostica e la terapeutica.
Andando
sul concreto, per quanto riguarda l’Ospedale di Terracina, il piano strategico
prevede aspetti migliorativi sostanziali accanto al Pronto Soccorso con
l’istituzione del reparto di Osservazione Breve Intensiva e un team di pronto
intervento su casistiche neuro vascolari (ICTUS). Sebbene per questo reparto non
sia stato indicato ancora il numero di posti letto è vero anche che
l‘investimento finanziario programmato sulla nostra struttura ammonta
complessivamente a € 1.200.000 nei prossimi tre anni. E’ assolutamente opportuno
che parte del finanziamento dia una risposta alla esigenza concreta per l’unità
OBI di avere almeno 4 posti letto.
E’
altresì necessario che maggiori sforzi siano rivolti al potenziamento della rete
naturalmente più prossima alle esigenze del pronto intervento, specialmente
nell’ambito della radiologia e del laboratorio analisi che deve diventare
pienamente operativo h24. Attualmente le criticità in seno al laboratorio
analisi potrebbero essere superate attraverso la razionalizzazione delle risorse
esistenti nel presidio centro. Si verifica che a Terracina accanto agli analisti
che operano h24 vi è solo un chimico di turno la sola mattina. A Fondi invece,
dove il laboratorio funziona soltanto la mattina i medici in turno sono due. Le
possibilità di razionalizzazione sono evidenti. Per la radiologia diventa
importantissimo il potenziamento del team operativo visto che il reparto vive
gravi carenze di personale già oggi.
Per quanto concerne gli spazi che lo sviluppo della OBI
e altri reparti andranno a richiedere, nonché il possibile ulteriore incremento
della presenza Universitaria, lanciamo una proposta molto concreta.
Premesso che non riusciamo a comprendere come possa
l'Amministrazione della Regione Lazio, in un quadro di forte Spending Review
delle Aziende Sanitarie Locali e di uno scarso uso e manutenzione dei locali in
possesso, continuare nell'impiego di oltre DUE MILIONI di euro annui per
l’affitto della sede della Direzione Generale di Latina, passiamo il seguente
suggerimento progettuale:
Terracina vive il disagio di vedere locali, in possesso
della regione, come ad esempio il Vecchio Ospedale, completamente inutilizzato e
degradante, il quale si inquadra nel prestigio storico e culturale del Centro
Storico alto della città di Terracina. La riqualificazione del Centro Storico
alto può partire, paradossalmente, da un provvedimento di revisione delle spesa
che veda il trasferimento dai superflui uffici di latina verso Terracina, della
Direzione Generale e degli amministrativi dell'O. Fiorini.
La ristrutturazione del
Vecchio Nosocomio e la creazione di nuovi parcheggi verrebbe inquadrata in un
mutuo coperto interamente dagli oneri risparmiati nella recessione dagli onerosi
e dubbi affitti latinensi. Verrebbe, inoltre, incrementata la presenza di una
popolazione lavorativa e di fruizione dei servizi nel Centro Storico che
inevitabilmente produrrebbe una riqualificazione dell'intera
zona.
Purtroppo nel piano
strategico e nell’atto non si fa menzione alcuna di tutta la questione legata
alla convenzione con l’Università.
E’ opportuno che al più
presto si faccia chiarezza su questo aspetto che noi riteniamo di notevole
importanza anche per gli aspetti economici che la presenza degli studenti
sviluppa nell’ambito delle dinamiche legate alla ospitalità delle persone che
arrivano da fuori città.
Ricordiamo che la Convenzione che circa dieci anni fa
la Regione Lazio stipulò con l’Università e il Policlinico Umberto I prevedeva
l’istituzione di 200 posti letto proprio nella ASL Pontina e quindi anche a
Terracina in quanto nuova sede universitaria. Nella realtà i posti letto
effettivamente assegnati sono stati soltanto 80. La massima valorizzazione della
presenza universitaria in tutti i suoi aspetti a Terracina, e che tutti noi
auspichiamo, si avrà quando i 120 posti letto ancora mancanti trovino definitiva
allocazione anche presso i reparti del Fiorini.
Siamo
pienamente consapevoli che il nuovo atto aziendale non risponde pienamente
all’idea di organizzazione ospedaliera che in questi mesi abbiamo maturato e
richiesto.
Va tuttavia dato atto
all’attuale Direzione Generale una presa di coscienza seria sulla problematica
situazione della sanità pontina. Sicuramente stiamo assistendo ad un’inversione
di tendenza rispetto alla pochezza organizzativa e di idee della precedente
gestione.
Noi di Sinistra Ecologia e Libertà, insieme ai Giovani
Democratici e al Terracina Social Forum riteniamo che dalle linee progettuali
del nuovo atto aziendale si possano trarre motivi di speranza per una ripartenza
verso un percorso evolutivo che conduca l’ospedale Fiorini e la sanità pontina a
livelli di modernità che un paese civile merita. Non nascondiamo gli aspetti
critici del piano ai quali vogliamo continuare a porvi un approccio costruttivo.
Eviteremo come sempre facili strumentalizzazioni pseudo
politiche o di facile convenienza propagandistica come purtroppo sta accadendo
invece in Consiglio Comunale. Nell’ordine del giorno n. 62313/I del 27 novembre
2014 firmato dai capigruppo dei partiti di maggioranza e di opposizione,
all'infuori di SEL, si rivela un documento vago sulla questione, che punta il
dito più sull'aspetto negativo dell'atto piuttosto che un riconoscimento del
fattuale cambio di passo della direzione Asl. Sarebbe interessante capire il
motivo della contrarietà rispetto all'atto ma sarebbe ancor più repellente
pensare la possibilità di un voto come una corsia doppia, un obolo versato in
prestito e da riscuotere nel momento più opportuno. Inoltre è interessante anche
come davanti alla proposta di atto aziendale dell’allora Direttore Generale
Sponzilli, che ricordiamo conteneva la evidente e mal celata intenzione di far
morire con lenta agonia l’ospedale di Terracina e quello di Fondi, in piena
coerenza con la devastante gestione Polverini della sanità, la maggioranza in
Consiglio Comunale nonché il Sindaco Procaccini non spesero una parola per
denunciare quello che si stava perpetrando e lasciando la minoranza sola nel
difendere il servizio sanitario di Terracina in balia dei festini e del taglio
indiscriminato.
L’organizzazione della struttura che vigila sulla
salute delle persone è tra gli aspetti più delicati e complessi di una
società.
Fino a
ieri era sotto la supervisione di persone che preferivano dedicare più tempo ad
organizzare festini con matrone romane e gladiatori.
Oggi il
vento sembra essere cambiato. Noi continueremo a vigilare.
Sinistra Ecologia e Libertà di TerracinaGiovani Democratici di TerracinaTerracina Social Forum
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