Al Sindaco di Terracina
Dott. Nicola Procaccini
Al Presidente del Consiglio Comunale
Rog. Giovanni Zappone
Oggetto: Mozione
Nei giorni scorsi, presso gli Istituti Comprensivi
di B.go Hermada, M. Montessori e Don Milani, è apparso un Comunicato su carta
intestata del Comune di Terracina, senza paternità, in quanto lo stesso
documento non risulta sottoscritto e privo di data e di numero di protocollo, in
cui in poche parole si dice alle famiglie degli alunni che non sono residenti a
Terracina che il costo della mensa per i loro bambini anziché essere di 45 Euro
mensili è di Euro 102. Cioè le famiglie che non sono di Terracina devono pagare
per intero il costo del pasto.
A sentire i rumors, pare che ciò sia dovuto al
fatto che non tutti i Comuni abbiano provveduto a fare con il Comune di
Terracina un accordo sull’integrazione della differenza.
Ritengo in assoluto il fatto che si tengono
famiglie e bambini in ostaggio per contrattare con altri Comuni pochissime
migliaia di Euro, una cosa indecorosa che non fa onore alla nostra
città.
Dopodiché vado a leggere la Delibera di
Giunta n. 230 del 19 Settembre 2014, che riguarda il corrispettivo da pagare al
Comune, a carico di tutti i cittadini, senza differenze di sorta, che
usufruiscono dei servizi a domanda individuale, in cui vi sono stabilite le
quote a carico di ogni servizio, e questa non stabilisce alcuna differenza tra
residenti e non residenti. Per cui ritengo tale atto oltre che ignoto anche
illegittimo.
In attuazione delle norme sul dissesto, le quote
minime a carico dei cittadini per i servizi a domanda individuale sono pari al
36% del costo del servizio, tale somma per gli asili si riduce del 50% , per cui
i cittadini dovrebbero pagare il 16%.
Leggendo sempre tale delibera, e quella dello
scorso anno si nota che il costo degli asili a carico dei cittadini è del 120%
nel 2013 e del 113% per l’anno in corso, questo significa che i cittadini tutti,
residenti e non, stanno pagando una somma sproporzionata, cioè oltre a pagare
per intero il costo del servizio il Comune ci guadagna anche sopra.
Infatti mentre si prevede un costo di 366.750 Euro
per la gestione degli asili, le entrate per lo stesso servizio ammontano ad Euro
417.000.
Ma questo non è tutto, poiché, sempre nella stessa
delibera si può leggere che i servizi per fiere e mercati costano 48.359,94 Euro
e ( gli ambulanti?) ne pagano solo 1.000, pari esattamente al 2,07%, mentre per
gli impianti sportivi si spendono 170.017 Euro e se ne incassano 15.000, pari al
8,82%. Quanto sopra solo a titolo di esempio.
Allora, alla luce di quanto previsto in
Delibera, e non opinione del sottoscritto, con i sodi eccessivamente pagati
dalle famiglie per le rette degli asili, che sono servizi sociali essenziali, si
finanziano sconti addirittura per attività a scopo di lucro.
Tanto è vero che la medesima delibera afferma
alla fine la percentuale di copertura media, mettendo insieme tutte le
disuguaglianze, pagano il 101% del 36 % previsto a carico dei cittadini.
Siamo esattamente alla media dei polli che fece
Trilussa.
Alla luce dei dati su esposti, questo comunicato
figlio di nessuno, e si capisce perché, è un atto anacronistico e contro ogni
principio di giustizia sociale e di buon senso soprattutto. Ragioni per le quali
chiedo al Consiglio Comunale di approvare la presente mozione in cui si chiede
alla Giunta Comunale il ritiro immediato del manifesto figlio di ignoti ma
comunque residenti nel palazzo comunale.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
Nessun commento:
Posta un commento