ALIMENTI
RICCHI DI MAGNESIO
di
Francesca Antonucci
Il
magnesio è un oligoelemento essenziale per il mantenimento della salute e del
benessere dell’organismo: si trova principalmente all’interno delle cellule,
mentre solo una minima parte è libera nel sangue. In una persona adulta sana la
quantità totale di magnesio nel corpo è di circa 25-28 g, così suddiviso in
tessuti e organi:
le
ossa sono il tessuto in cui il magnesio è più abbondate, più della metà della
quantità totale presente in tutto il corpo;
il
resto, poco più del 2% del totale, è distribuito nei muscoli e nel sistema
nervoso, nel fegato, nel cuore e anche nei reni.
Magnesio:
le funzioni
La
funzione più nota del magnesio è il ruolo attivo nella trasmissione dell’impulso
tra le cellule nervose e muscolari. Questa attività è soprattutto di natura
regolatrice, proprio come quella esercitata sul cuore dove interviene nel
controllo dei battiti cardiaci e della pressione.
In
tutto l’organismo il magnesio è essenziale per il buon funzionamento di almeno
250-300 enzimi attivi nella produzione dell’energia cellulare, delle proteine e
dell’assorbimento di alcuni sali minerali come calcio,
fosforo, sodio e potassio.
A
livello metabolico, questo oligoelemento serve per fissare calcio e fosforo nel
tessuto osseo e nei denti, ma anche per equilibrare l’attività dell’insulina. Il
mantenimento della giusta quantità di magnesio serve, non ultimo, per
normalizzare il tono dell’umore.
Fabbisogno
L’alimentazione
dovrebbe fornire almeno 350-400 mg di magnesio al giorno. Si tratta ovviamente
di un’indicazione media, poiché l’uomo adulto necessita di almeno 400 mg
quotidiani e la donna in gravidanza di 360-380 mg. Inoltre, il fabbisogno di
magnesio cresce anche durante il periodo dello sviluppo, in allattamento, nei
giorni che precedono il ciclo
mestruale e nelle donne in menopausa.
Trattandosi
di un micro-elemento presente in molti alimenti, non è complicato soddisfare le
necessità, ma è indispensabile considerare che circa il 70% del magnesio viene
perso in fase di cottura, soprattutto se si tratta della bollitura. In più,
alcuni processi di lavorazione, come ad esempio la raffinazione dei cereali,
riducono la quantità di magnesio disponibile anche del 35%.
Fonti
alimentari e carenze
Il
magnesio è davvero ben distribuito in molti cibi di uso piuttosto comune.
Facendo attenzione alle tecniche di cottura, evitando il più possibile di
bollire e magari consumando per lo più alimenti integrali, sarà piuttosto
semplice mantenere regolari i livelli di magnesio. Ecco la lista dei cibi da
preferire:
verdura
a foglia verde, come spinaci, bietole, biete coste ed erbette;
semi
di zucca al naturale;
germogli
di soia;
frutta
a guscio come mandorle, nocciole e noci;
cacao
amaro e cioccolato extra fondente;
legumi
come piselli e fagioli;
cereali
e farine integrali: quindi in generale pane, pasta, dolci e cereali da colazione
andrebbero preferiti integrali.
I
sintomi della carenza di magnesio sono abbastanza vaghi e pochi specifici, i più
comuni sono:
stanchezza,
debolezza muscolare, irritabilità, alterazioni dell’umore, agitazione, crampi
muscolari. Nei casi più gravi anche crampi addominali e alterazioni del battito
cardiaco.
Nessuna
di queste manifestazioni è correlata solo all’apporto di magnesio, per cui sarà
necessario, soprattutto se l’intensità è rilevante, rivolgersi al medico.
La
dieta non corretta è la prima causa della mancanza dell’elemento, tuttavia non è
l’unica: l’attività fisica intensa, lo stress
fisico e mentale, possono infatti causare un deficit di questo minerale.
Inoltre, i lassativi e alcuni farmaci diuretici ne aumentano le perdite.
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