Al Collegio dei Sindaci Revisori del Comune di
Terracina
E p c Al Presidente del Consiglio Comunale Rag.
Giovanni Zappone
A Tutti i Consiglieri Comunali del Comune di
Terracina
Leggendo la nota integrativa al bilancio
consuntivo 2013 dell’Azienda Speciale Terracina, a firma della Direttrice della
medesima azienda Dott.ssa Carla Amici, a pagina 15 Capitolo: Cause legali e
rivendicazioni. La stessa fa riferimento a soltanto a 17 Cause pendenti per
i l’utilizzo dei Voucher, preciso che sono 18, ma non fa riferimento ad
ulteriori cause che sono anch’esse già oggetto di udienze presso il Tribunale di
Latina sezione lavoro, che risultano a me almeno altre quattro ed all’interno di
queste su una già il Giudice si è espresso, sciogliendo una riserva su una
questione di principio posta dal legale di parte aziendale, dandogli torto.
Inoltre, riconosce la Direttrice che vi sono
rivendicazioni in essere o possibili, preciso che esse riguardano la mancata
erogazione dei buoni pasto ai dipendenti, di eventuali differenze retributive e
di non corretta applicazione delle declaratorie professionali.
Scrive sempre la Direttrice, che vi è stato un
verbale unico di accertamento dell’INPS del 03.09.2012 e che questo è stato
impugnato e che l’esito di tale impugnazione è ragionevolmente possibile ma non
probabile. Faccio presente che tale verbale emette un’ingiunzione di pagamento a
carico dell’Azienda di Euro 71.268 a titolo di contributi ed Euro 22.964 a
titolo di somme aggiuntive, per un totale di Euro 94.232,00.
Omette di dire la Direttrice, che esiste un altro
verbale sanzionatorio da parte della DPL di Latina, antecedente a quello
dell’INPS, esattamente del 18 Aprile 2012, la quale ha disconosciuto circa 40
rapporti di lavoro a Voucher e sanzionato l’azienda per Euro 67.498.
Sostiene la Direttrice che pende ricorso davanti
alla direzione regionale del lavoro del Lazio, credo che la stessa si stia
arrampicando sugli specchi, nella migliore delle ipotesi, poiché il verbale
della Direzione Provinciale del Lavoro all’ultima riga recita testualmente:
IN ASSENZA DI DECISIONE ENTRO I SUCCESSIVI 90 GIORNI, IL RICORSO SI INTENDE
RESPINTO. ANALOGA AFFERMAZIONE LA SI RISCONTRA ALL’INTERNO DEL VERBALE
DELL’INPS.
Dalla data del ricorso ad oggi di novanta giorni
ne sono passati parecchi e questo non ha fatto altro che far maturare su quelle
somme ulteriori interessi, almeno, se non anche altre sanzioni e spese.
Quindi quelli su menzionati sono debiti certi da
parte dell’azienda, non messi in bilancio e che vanno quanto prima recuperati
all’interno dello stesso.
Nel merito delle cause per i Voucher, c’è da
rilevare che le sanzioni di cui ho parlato, si riferiscono proprio a questa
tipologia di lavoro utilizzato dall’Azienda. Infatti l’Ispettorato nel
sanzionare l’AZIENDA, MOTIVA IL PROVVEDIMENTO, CON IL FATTO CHE NON è STATA
FATTA COMUNICAZIONE AL COLLOCAMENTO DELLE ASSUNZIONI, NON è STATA CONSEGNATA AI
DIPENDENTI LA LETTERA DI ASSUNZIONE E SEMPRE AGLI STESSI NON è STATA EROGATA LA
BUSTA PAGA.
In proposito la Direttrice afferma che non basta
fare la causa per avere ragione, è vero dico anche io, ma qui ci troviamo di
fronte a dei rapporti di lavoro disconosciuti dalle autorità statali preposte
alla vigilanza, che con il silenzio assenso hanno gia dato per spacciata
l’Azienda, come è possibile, ragionevolmente, che il Giudice possa emettere una
sentenza diversa dai provvedimenti assunti dalla DPL?
Perché afferma che mettere le somme in bilancio
non è possibile in quanto ci vorrebbero i pareri dei legali e non chiede i
pareri dei legali per sostenere le sue posizioni?
Quanto la Direttrice scrive che l’esito
dell’impugnazione è ragionevolmente possibile ma non probabile, non ammette già
essa stessa che le cause sono perse?
La cosa grave di tutto questo è che si afferma che
l’ammontare della perdita non può essere ragionevolmente determinata. Tale
affermazione è inaudita in generale, ma lo è di più nella circostanza perchè la
fa il Direttore dell’Azienda, che è nello stesso tempo un commercialista libero
professionista e che per lo più ha anche l’incarico di consulenza del lavoro e
fiscale della stessa Azienda Speciale Terracina.
Il conto è semplice dai risultati enormi e
preoccupanti per le casse Comunali, in quanto se viene accolta la tesi
dell’Ispettorato del Lavoro, i dipendenti hanno diritto ad avere le retribuzioni
dalla fine del rapporto di lavoro alla riassunzione. Quindi se si vuole fare un
calcolo basta fare lo stipendio per le mensilità maturate ad oggi, moltiplicate
per il numero di cause e viene fuori il totale del potenziale e probabile
debito. Faccio presente che i rapporti di lavoro in oggetto sono stati
interrotti alla fine della stagione balneare del 2011.
Ritengo che quanto su esposto, se continuato ad
essere portato avanti nel modo in cui la Direttrice dell’Azienda Speciale
Terracina la sta portando avanti, sta innescando una bomba ad orologeria che
prima o poi scoppierà e ci travolgerà tutti, con conseguenze pesanti ed
irreversibili sui quei pochi servizi sociali ancora erogati e sul bilancio
comunale.
Per questo, alla luce di tutto quanto su esposto,
chiedo che da parte del Collegio dei Sindaci Revisori del Comune, si proceda ad
una verifica, al fine di poter riscontrare se dalle stesse scaturiscono delle
passività latenti che si potrebbero riflettere sui bilanci comunali e da qui, la
necessità di prevedere un’apposita posta nel bilancio di previsione 2014 in
corso di discussione.
In considerazione di quanto sopra riferito ai
sensi dell’art. 239 del TUEL, legge 267/2000, si chiede la formulazione di
espresso parere che dia riscontro a quanto sopra evidenziato da trasmettere ai
Consiglieri Comunali in tempo utile per l’approvazione dell’ipotesi di bilancio
2014 e da allegare conseguentemente allo stesso.
Tale parere si ritiene altresì necessario visto
che in occasione dell’approvazione del rendiconto 2013, in discordanza da quanto
previsto dalla norma, non è stata allegata l’attestazione dei rapporti creditori
/ debitori tra l’Ente e l’Azienda Speciale Terracina, sottoscritta dai revisori
dei conti dell’Azienda Speciale e dell’Ente.
Certo di vostra cortese e sollecito riscontro,
invio distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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