martedì 23 dicembre 2014

New York, uccisi due poliziotti: "Vendetta per la morte di Brown".

New York, uccisi due poliziotti: "Vendetta per la morte di Brown". La condanna di Obama

 Due agenti di polizia sono stati uccisi a New York da uno sconosciuto. L'uomo ha sparato attraverso i finestrini mirando alla testa dei due poliziotti che in quel momento si trovavano all'interno della loro auto di pattuglia nel quartiere di Brooklyn, secondo quanto riferisce il 'New York Times' sulla base di fonti di polizia.
L'assassino - L'assassino, Ishmael Brinsley di 28 anni, si è poi rifugiato in una stazione della metropolitana, dove si è suicidato poco dopo. In un post sul suo profilo Instagram si legge: "Hanno preso uno dei nostri, prenderò due dei loro. Questo potrebbe essere il mio ultimo post". I due agenti, che sono morti in ospedale, sarebbero quindi stati assassinati per vendicare la morte del 18enne nero Michael Brown, ucciso da un poliziotto nel Missouri.
 
 
Barack Obama - Immediata la condanna del presidente Usa Barack Obama: "Due uomini coraggiosi non torneranno questa sera a casa dai loro cari - si legge in un comunicato della Casa Bianca - gli agenti che servono e proteggono le nostre comunità mettono a rischio la propria sicurezza ogni giorno e per questo meritano rispetto e gratitudine". "Chiedo alle persone di condannare la violenza e le parole che fanno male", ha aggiunto.
George Pataki - George Pataki, repubblicano, ex governatore dello stato di New York che di recente ha annunciato di essere interessato alla prossima corsa per la Casa Bianca, ha puntato il dito contro il sindaco Bill De Blasio e contro l'Attorney generale uscente, Eric Holder: "Disgustato da questi atti barbarici, che purtroppo sono un esito prevedibile della retorica divisiva anti-polizia di Eric Holder e del sindaco De Blasio", ha scritto in un tweet con riferimento all'appoggio espresso da De Blasio e Holder a favore delle manifestazioni pacifiche seguite all'uccisione dei due afroamericani Eric Garner e Michael Brown.
Le proteste - Nelle ultime settimane diverse città degli Stati Uniti sono state teatro di proteste contro la violenza della polizia, in seguito alla morte negli ultimi mesi di afroamericani per mano di poliziotti. Una delle vittime era appunto l'adolescente Michael Brown, che è stato ucciso da un agente bianco a Ferguson, in Missouri. Molte le manifestazioni dopo la morte del giovane, soprattutto dopo la decisione di una giuria di non imputare il poliziotto che lo ha ucciso.
La famiglia del 18enne - La famiglia del 18enne ha dal canto suo condannato gli omicidi dei due agenti newyorkesi. "Respingiamo ogni violenza contro la polizia - ha detto nella notte l'avvocato dei Brown - non possono essere tollerate. Dobbiamo lavorare insieme per rendere la nostra comunità pacifica".
Il killer - Il killer è stato identificato: si chiamava Ishmael Brinsley, 28 anni, originario di Baltimora. Poco prima di arrivare a Brooklyn, ha sparato e ferito la sua ex fidanzata. Poi un messaggio su Instagram dove esprime l'intenzione di andare a New York proprio "con l'intento di uccidere poliziotti locali". "Oggi metterò le ali ai porci. Loro fanno fuori uno di noi e io ne faccio fuori due di loro", avrebbe scritto Brinsley. "Quando la polizia di Baltimora ci ha informato, ormai era troppo tardi", ha detto Bratton. I messaggi "avevano contenuti contro le forze dell'ordine", ha aggiunto, precisando che non ci sono legami", tra l'assassinio dei due poliziotti e gruppi terroristici o altre organizzazioni".
Il sindaco di New York: atto spregevole - "E' stato un atto particolarmente spregevole, quando un poliziotto viene ucciso, si strappano le basi della nostra società", ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, visibilmente provato dopo aver incontrato i familiari delle vittime. Il ministro della Giustizia, Eric Holder, ha condannato "nel modo più forte possibile", l'uccisione dei due poliziotti. "Si è trattato di un indicibile atto di barbarie". Obama: non c'è alcuna giustificazione Anche il presidente Usa, Barack Obama, in vacanza alle Hawaii con la famiglia, informato del fatto ha duramente condannato l'uccisione dei due poliziotti. "Condanno in maniera incondizionata l'uccisione odierna di due agenti di polizia a New York City. Due uomini coraggiosi non torneranno a casa dai loro cari, stanotte, e per questo fatto non c'è alcuna giustificazione", ha detto Obama in una dichiarazione diffusa da media americani. "Chiedo alla gente di rifiutare la violenza", ha dichiarato fra l'altro, il presidente.
Tensione altissima - L'eccidio arriva in un momento di altissima tensione razziale nel Paese. E, secondo alcuni investigatori, i due poliziotti sarebbero stati presi a bersaglio per vendicare la morte del 18enne nero Michael Brown, ucciso da un agente a Ferguson (Missouri), e in particolare quella di Eric Garner, morto nella stessa New York dopo essere stato soffocato da un poliziotto. In entrambi i casi, il Gran giurì ha deciso di non incriminare gli agenti coinvolti: gatto questo che ha suscitato fortissime proteste nel Paese, con manifestazioni continuate ancora ieri pomeriggio. "Siamo indignati", ha detto tuttavia a caldo un noto attivista per i diritti civili, il reverendo Al Sharpton. "Qualsiasi uso del nome di Brown e Garner in relazione all'uccisione di agenti è riprovevole", ha aggiunto, invocando "giustizia" e non vendette sommarie.
La condanna - Anche la famiglia di Michael Brown ha condannato con forza l'omicidio di due poliziotti a New York per mano di un uomo che aveva annunciato di voler vendicare la morte degli afroamericani uccisi dalla polizia. Nella nota la famiglia dice di respingere "ogni forma di violenza diretta verso i membri delle forze di sicurezza", sottolineando che essa "non può venir tollerata". Quindi, chiede ai cittadini americani di "lavorare insieme per portare la pace" nelle comunità. Il breve comunicato si conclude con queste parole: "I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie degli agenti, in questo momento incredibilmente difficile".

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