NOVANTA
MORTI PER AMIANTO IN PROVINCIA DI LATINA, DI CUI 5 A TERRACINA
di
Andrea Di Lello
Cinque
morti per amianto a Terracina in tre anni; 85 nel resto della provincia. Il dato
è stato fornito dal dottor Fulvio Cavariani, direttore del Centro Regionale
Amianto (CRA) nel corso dell’incontro del Tavolo tecnico sul cemento-amianto,
tenutosi nella mattinata di venerdì 21 novembre. Alla riunione, presieduta dal
delegato del sindaco Valerio Golfieri, hanno partecipato anche l’ingegnere
Sperlonga dell’Ufficio Tecnico, i dottori Ruta e Corpolongo dell’ASL, i
rappresentanti del WWF Litorale Pontino e dell’associazione Per vivere, il
presidente e il segretario dell’Agenda 21 locale.
L’intervento
del direttore del CRA è servito a conoscere, oltre ai casi di morti per
mesotelioma iscritti nel Registro Tumori dal 2001 al 2014, anche i dati
regionali e della provincia di Latina in merito alle tonnellate di Rca (rifiuti
contenenti amianto) smaltite nel 2013 (2.000 in provincia).
“La
presenza di Cavariani – si legge in una nota del WWF – ha anche dato una spinta
ad operare pur in assenza di una legge regionale ad hoc per attivare un
monitoraggio della quantità di materiale contenente amianto presente nel
territorio comunale e ad avviare un progetto di microraccolta come già
realizzato in altre parti d’Italia”.
“Cavariani
tra l’altro – continua la nota – ha fatto sapere che in Regione sono disponibili
ortofoto di tutto il territorio nazionale prodotte nel progetto Gea di controllo
delle colture agricole, utili per un censimento delle coperture in
cemento-amianto. Inoltre ha parlato di un algoritmo predisposto per l’analisi
dei materiali contenenti la fibra pericolosa. Si chiama ‘Amleto’”.
Il
direttore del CRA, infine, ha sollecitato la collaborazione dei presenti per una
pressione nei confronti della Regione Lazio finalizzata all’approvazione della
legge regionale il cui testo è pronto da tempo.
“Ora
– termina la nota – occorre attivarsi per incontrare l’assessore regionale
all’Ambiente, Fabio Refrigeri, per recuperare le ortofoto del nostro territorio
e per documentarsi sui progetti di microraccolta. Ovviamente, diventa necessaria
una delibera di indirizzo da parte dell’Amministrazione comunale”.
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