Marò, la replica dall'India: «I governi dialogano, ma la magistratura è libera»
La questione Marò «non è solo una
discussione fra due esecutivi, ma è un tema all'esame della magistratura
indiana» che «deve esprimersi prima che si possa andare avanti». Queste le
parole del portavoce del governo indiano, Syed Akbaruddin, il quale ha
assicurato che «la giustizia indiana è libera, trasparente e imparziale» dopo i
vari riferimenti alla questione marò fatti in questi giorni anche dal presidente
Napolitano. «E' difficile spiegare a che punto siamo per il semplice fatto che
la questione è all'esame della giustizia», ha sottolineato il portavoce,
spiegando che «il governo indiano può avere un punto di vista e considerare
varie opzioni, fondamentalmente questa questione è in mano alla giustizia e
dovrà andare attraverso un percorso legale ed arrivare ad una decisione della
magistratura affinchè si possa andare avanti».
Per esempio, ha sottolineato, il governo
indiano on era contrario a prolungare la permanenza in Italia di uno dei
fucilieri, ma la Corte Suprema si, «per cui i legali hanno ritirato
l'istanza».
Tutto questo, ha concluso, per dire che
«si deve capire che questa non è una discussione solo fra due governi, ma
coinvolge la giustizia indiana che è libera, trasparente e imparziale e che si
formerà una opinione indipendente su quanto è avvenuto».
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