COMUNICATO STAMPA
Oggetto Consiglio Comunale del
Comune di Terracina del 11-10-2014
Di seguito riporto quanto
accaduto in occasione dell'approvazione del Bilancio consuntivo 2013 e
preventivo 2014 dell'Azienda Speciale Terracina, del bilancio di previsione 2014
del Comune di Terracina e di tutti gli atti necessari ad esso allegati.
Il regolamento di contabilità
approvato dal Consiglio Comunale, in ottemperanza a delle precise disposizioni
del TUEL, prevede una procedura che dura poco meno di tre mesi prima che si
arrivi alla discussione in Consiglio Comunale del Bilancio Preventivo del Comune
e che i documenti finali attinenti a tale discussione devono venire in possesso
dei Consiglieri Comunali almeno dieci giorni prima del Consiglio Comunale
convocato per la discussione del bilancio stesso.
Nella fattispecie, le proroghe
del Governo hanno stabilito quale termine ultimo per l’approvazione del
consuntivo dal 31-12-2013 al 30-09-2014 (stiamo parlando ovviamente del
preventivo 2014). Il TUEL prevede anche che prima di approvare il bilancio
preventivo del Comune deve essere approvato il bilancio consuntivo, in questo
caso 2013, dell’Azienda Speciale Terracina.
Il TUEL stabilisce inoltre,
che il bilancio consuntivo, per essere approvato, necessita che i
documenti attinenti allo stesso devono essere forniti ai Consiglieri Comunali
almeno 20 giorni prima della data in cui si tiene il Consiglio Comunale.
In questo caso si è fatto
tutto questo con un solo Consiglio Comunale, con singoli punti all’ODG, ed i
tempi con cui sono stati consegnati i documenti sono stati gli stessi, sia per
il consuntivo e preventivo dell'Azienda Speciale, che per i documenti di
bilancio preventivo e dei suoi allegati, del Comune.
La tempistica: In data 30
Settembre, Alle ore 17.00, con avviso di 24 ore per telefono, si tiene una
conferenza dei capi dei gruppi consiliari e viene stabilita, dal Presidente del
Consiglio Comunale, la data dell’11 Ottobre, nella quale si terrà il Consiglio
Comunale sul bilancio e che i documenti sarebbero stati pronti il giorno
successivo presso la segreteria del Consiglio.
Quindi si convoca il
Consiglio Comunale senza che i Consiglieri Comunali siano ancora in possesso di
una riga di ciò che saranno chiamati a votare.
A questo punto, solo i capi
gruppi erano a conoscenza di tutto ciò, per cui la documentazione parziale
disponibile, intanto è divenuta pronta solo in tarda mattinata del giorno dopo,
ma il resto dei Consiglieri erano inconsapevoli di quanto stabilito e quindi
solo nei giorni seguenti, alla rinfusa, sono venuti a conoscenza di tutto questo
e quindi in possesso dei pochi documenti consegnati.
Il regolamento di contabilità
del Comune stabilisce all'art. 11 (si trova sul sito del Comune) che dati tutti
i documenti dovuti ai consiglieri, essi hanno dieci giorni di tempo per
presentare emendamenti al bilancio e che tali emendamenti non possono essere
discussi se non trascorsi prima cinque giorni dalla data di presentazione e nel
frattempo bisognava munirli dei relativi pareri tecnici, contabili e dei
revisori dei conti.
Il sottoscritto avendo preso
parte dei documenti il 1 Settembre, il giorno 10 ha presentato due emendamenti
al piano triennale delle opere pubbliche, che occorre precisare, ci è stato
fornito senza le schede in cui si evidenziavano le fonti di finanziamento per
ogni singola opera. Lo stesso giorno 10 Ottobre, alle ore 17 circa una
telefonata della segreteria del Consiglio Comunale mi comunicava la convocazione
alle ore 9.30 del giorno 11.00, alle ore 11.00 dello stesso giorno era convocato
il Consiglio Comunale, delle commissioni bilancio e lavori pubblici. In tale
riunione il Presidente del Consiglio comunicava che erano stati raccolti i
pareri necessari agli emendamenti e che questi erano tutti negativi. Stessa cosa
dirà poi in Consiglio Comunale rifiutandosi sia nelle commissioni, sia in
Consiglio di rinviare il Consiglio Comunale per rispettare i tempi previsti dal
regolamento di contabilità, in quanto non erano trascorsi i cinque giorni
previsti dall’art. 11 del medesimo regolamento di contabilità
Immediatamente dopo che si è
tenuto il Consiglio Comunale, ho fatto richiesta di accesso agli atti ed è
venuto fuori che i pareri richiesti dal TUEL e dal regolamento di contabilità
non c’erano tutti, infatti mancava il parere dei revisori dei conti, che ancora
oggi non è stato emesso, in quanto non lo hanno neanche richiesto.
Inoltre vi è da dire che
l’art. 172 del TUEL definisce una serie di documenti obbligatori da fornire ai
Consiglieri Comunali ed i revisori dei conti nello stilare il loro parere al
bilancio alla prima pagina fanno l’elenco di detti documenti obbligatori, che a
loro sono stati consegnati, mentre ai Consiglieri Comunali no.
Ad esempio mancavano:
Rendiconto del penultimo
bilancio consuntivo approvato dal Comune.
I rendiconti delle società di
capitale costituite per l’esercizio di servizi pubblici (Acqualatina e farmacia
comunale).
La delibera di approvazione
della programmazione triennale del fabbisogno di personale ( art. 91 D.
Lgs.267/2000 – TUEL- art. 35, comma 4 D.Lgs. 165/2001 2 art. 19, comma 8, legge
448/2001).
La delibera di Giunta della
destinazione della parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del
Codice della Strada.
La delibera dell’aliquota TASI
come consentito dall’art.1 comma 676 della legge 147/2013, le deliberazioni con
le quali sono determinati, per l’esercizio 2014, le tariffe, le aliquote di
imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito
per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda
individuale.
La tabella relativa ai
parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale ( decreto
ministero Interni 18-02-2013).
Piano triennale di
contenimento delle spese di cui all’art. 2 commi 594 e 599 legge 244/2007.
I limiti massimi di spesa
disposti dagli art. 6 e 9 del D.L. 78/2010.
Faccio presente inoltre che il
regolamento di contabilità prevede la consegna ai consiglieri Comunali della
relazione dei revisori dei consti con un anticipo di 10 giorni, così come gli
altri documenti, ma la relazione dei revisori è stata spedita ai Consiglieri
Comunali per posta elettronica il pomeriggio del giorno 09 Ottobre.
Faccio notare ancora che il
deposito di tale documento presso il protocollo comunale è avvenuto il 9
Settembre con n. 51764/U.
Mentre l'unica riunione della
commissione bilancio, tenutasi la sera di due giorni prima del Consiglio
Comunale, ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche senza le schede
che indicassero la fonte dei finanziamenti delle singole opere, impedendo in
questo modo di poter fare proposte di emendamenti in quanto la fonte di
finanziamento è atto indispensabile poichè si possono modificare solo le poste
di bilancio tra loro aventi la stessa provenienza.
Quanto sopra è stato dal
sottoscritto fatto presente nel Consiglio Comunale del 11 Ottobre, Con
accompagnata la richiesta di rinviare il Consiglio Comunale. Mi è stato risposto
di no dal Presidente del Consiglio. Non si sono neanche portate in Consiglio le
proposte di emendamento da me presentate, tanto che a quel punto sono stato
costretto ad abbandonare i lavori del Consiglio stesso, poiché, oltre a quanto
sopra esposto, non ero, come il resto dei consiglieri, in possesso dei documenti
obbligatori previsti dal TUEL e che mi dovevano essere consegnati con almeno 10
giorni di anticipo rispetto alla data ultima per presentare gli emendamenti.
Inoltre il parere dei revisori era appena arrivato, quindi non ero nelle
condizioni di partecipare con proficuità al dibattito per mancanza dei documenti
definiti obbligatori sia dall'art. 172 della legge 267/2000 che dai revisori dei
conti.
Mi è stato riferito , che dopo
che sono andato via, sono stati messi a votazione gli emendamenti da me
presentati.
C’è da rilevare inoltre che il
tutto è avvenuto sotto diffida di sua eccellenza il Prefetto, visto che ci ha
dato tempo sino al 22 Settembre per approvare il bilancio di previsione,
altrimenti si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale.
Faccio presente ancora, che
in data 10 Ottobre, ho scritto al segretario comunale, anche nella sua veste di
responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione del Comune, per chiedergli
se la procedura seguita dalla Giunta per l’approvazione dei documenti di
bilancio era stata corretta, ma in Consiglio Comunale nel sollecitare tale
risposta, in quanto non mi era arrivata, mi sono sentito rispondere dal
Presidente del Consiglio che il segretario non doveva rispondermi perché il
quesito non poteva essere rivolto al segretario ma a lui che a sua volta lo
avrebbe girato al segretario. Ho chiesto in base a quale norma il Presidente
affermava tale principio, mi ha deriso dicendo che me l’avrebbe data
successivamente. Siccome questo non è avvenuto, Il Presidente ha di fatto
azzittito il segretario comunale impedendogli di rispondere. Il che la dice
tutta sulla regolarità della procedura seguita.
Chi legge si chiederà, ma
perchè un comportamento così anomalo da parte del Presidente del Consiglio
Comunale? Apparentemente non appare alcun motivo che giustifica tale modo di
fare e di agire.
Ed invece non è così, i
motivi ci sono e sono anche molto gravi.
Partiamo dal presupposto
che il Prefetto ha diffidato formalmente ogni singolo Consigliere Comunale ad
approvare i bilanci entro il 22 Ottobre, altrimenti si sarebbe sciolto il
Consiglio Comunale.
Ed ecco allora che i tempi
a disposizione dell’amministrazione non erano più sufficienti ad approvare il
bilancio nei tempi stabiliti dalla legge, nonostante la proroga del Prefetto.
Quindi si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali
hanno avuto il giorno 9 Ottobre la relazione dei revisori dei conti, ed il
giorno 10 Ottobre le schede che indicavano le fonti di finanziamento del piano
triennale delle opere pubbliche.
Da quest’ultima data
iniziavano a decorrere i 10 giorni a disposizione dei Consiglieri Comunali per
approfondire lo studio di tale documentazione ed eventualmente presentare,
sempre nei dieci giorni, degli emendamenti al bilancio. Quindi arriviamo al 20
Ottobre.
Se il 19 o 20 Ottobre un
Consigliere Comunale presentava uno o più emendamenti, questi non potendo essere
discussi prima di cinque giorni dalla presentazione, arriviamo al più presto
alla convocazione del Consiglio Comunale per il 25 / 26 Ottobre. Esattamente a
tempo scaduto in quanto si è superata abbondantemente anche la scadenza della
diffida prefettizia che era appunto del 22 Ottobre.
Quindi in conseguenza del
calpestamento delle leggi e del regolamento di contabilità da parte del
Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giovanni Zappone che noi abbiamo ancora
in vita, abusivamente, un Sindaco, una giunta ed un intero Consiglio
Comunale.
Ovviamente sul
comportamento del Presidente del Consiglio Comunale mi riservo degli
approfondimenti giuridici con i miei legali, ragione per cui non escludiamo
nessuna iniziativa a priori.
Al Sindaco abusivo dico,
Prendi esempio dalle affermazioni del Sindaco di Latina, anche tuo compagno di
partito, laddove afferma: Qui non si sta ad amministrare per il bene della
collettività ma per vedersi ognuno…………….. ragion per cui mi dimetto.
La situazione di Terracina
non è affatto diversa, ed alla luce di quanto sopra descritto, è anche più
grave.
Allora domando al
Sindaco: perché non prendi esempio dal tuo collega e camerata di partito ed in
uno scatto di dignita’ non ti dimetti?
Vista la mia atavica
malattia di credere nelle istituzioni, spero sempre in uno scatto di chi siede
al palazzo che si trova in Piazza della Libertà per ripristinare regole,
democrazia e ridare fiducia ai cittadini nelle istituzioni stesse.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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