Case svaligiate, 700 furti al giorno. Raddoppiati in 10 anni. Triplicate le rapine in casa
E
poi dice che cresce negli italiani il senso di insicurezza...Un rapporto del
Censis rivela che le case degli italiani sono sempre più a rischio: dai 110.887
furti in abitazione denunciati nel 2004, si è passati a 251.422 nel 2013, più
del doppio in dieci anni con una crescita del 126,7%. In dettaglio stiamo
parlando di 689 furti al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti! Solo
nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più
accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel
periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto
all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%). Ma ciò
che preoccupa maggiormente è l'aumento record delle rapine in casa: + 195,4% nel
decennio, quasi triplicate. Per quanto riguarda le case svaligiate, sempre
secondo il Censis, la zona d’Italia più colpita è il Nordovest, dove nell’ultimo
anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio.
Oltre il 20% dei furti denunciati è avvenuto in tre province: Milano (19.214
reati), Torino (16.207) e Roma (15.779). Cresce anche l’attenzione delle forze
dell’ordine nei confronti di questo reato. Nel 2013 sono state denunciate a
piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004),
di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di
cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto
con strappo sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007.
L'analisi del Censis spiega che i ladri scelgono sempre di più le abitazioni
private perché oggi negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono
maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come le telecamere, in grado di
scoraggiare chi vuole commettere il reato o di individuarne il responsabile. E
anche perché si è certi di trovare nelle case un bottino da portare via,
soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza riguardo al futuro,
in cui gli italiani hanno ridotto i consumi e hanno preferito tenere i propri
risparmi "sotto il materasso". Nell’ultimo anno tra i denunciati a piede libero
gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112:
+31,4% solo nell’ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493). Parallelamente
all’aumento dei furti, come detto, c'è la crescita di un altro reato ancora più
allarmante: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel
2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un
incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. A differenza dei furti in abitazione,
le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del
totale). Il Censis annota che l'Italia è al 6° posto in Europa per numero di
furti e rapine in abitazione: 4 ogni mille abitanti rispetto alla media europea
di 2,9 (i dati di comparazione internazionale sono riferiti all’anno 2012). Più
insicuri dell’Italia sono solo Grecia (7,9 reati ogni mille abitanti), Danimarca
(7,8), Belgio (7,2), Paesi Bassi (6,7) e Irlanda (6,1). Ultimi in classifica
(cioè i Paesi più sicuri) sono Romania (0,8) e Slovacchia (0,3).
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