Presidente Mattarella, venga pure a Terracina. Ma a dialogare apertamenteby supermarco |
Abbiamo
letto su organi di stampa locali (http://www.h24notizie.com/2015/02/presidente-repubblica-terracina-ordine-giorno-mercoledi-prossimo-in-consiglio-comunale/)
che mercoledì prossimo in Consiglio comunale, tra i punti all’ordine del giorno,
c’è l’invito al neo presidente della Repubblica di venire in visita ufficiale
presso la nostra città.
Il
Terracina Social Forum, ovviamente, è favorevole ad una simile proposta.
Ci
auspichiamo, peraltro, che con il nuovo capo dello Stato, durante la sua
eventuale presenza nella nostra città, si possa instaurare un clima colloquiale,
come se venisse un primum inter pares che interloquisse con i concittadini più
come un nonno che come un’alta autorità; in pratica, come un rispettabilissimo e
stimatissimo componente della famiglia che si reca in visita dai parenti.
Se
si creasse un clima del genere, a Sergio Mattarella vorremmo prima di tutto
chiedere se, rispetto al precedente inquilino del Quirinale, si registrerà una
vera ed effettiva discontinuità.
Noi
del Terracina Social Forum, infatti, non abbiamo assolutamente dimenticato
l’ostruzionismo che l’ex capo dello Stato, in veste di presidente del CSM, ha
posto alle indagini dell’ex PM Luigi de Magistris che coinvolgevano la Compagnia
delle Opere, la “Confindustria” di Comunione e Liberazione.
Non
abbiamo neanche dimenticato la guerra tra le Procure di Catanzaro e di Salerno,
quest’ultima attivata dalle notizie di reato inviate da de Magistris, ed il
conseguente azzeramento degli organici di entrambe, fatta eccezione per il
procuratore capo di Catanzaro, sul quale maggiormente si appuntavano le
segnalazioni dell’ex PM ora sindaco di Napoli.
Inoltre,
date le sue origini siciliane, al presidente Mattarella vorremmo chiedere perché
nella sua regione sono di più gli imprenditori iscritti alla Compagnia delle
Opere che quelli iscritti a Confindustria.
Alla
luce della sua antica frequentazione palermitana con influenti Padri gesuiti
(Bartolomeo Sorge ed Ennio Pintacuda), vorremmo poi sapere se è effettivamente
stata stipulata un’alleanza tra Gesuiti e Comunione e Liberazione, alleanza che
ha portato all’elezione di Papa Bergoglio ed alla messa all’angolo dell’Opus
Dei, non solo in ambienti vaticani, ma anche nella vita politica italiana.
Colei
che ha veramente sconfitto Silvio Berlusconi (e la sua alleanza con gli ambienti
vicini ai seguaci di Escrivà de Balaguer), infatti, non è né la politica, né la
magistratura, ma Comunione e Liberazione, che si è fatta partito (sotto forma di
Nuovo Centro Destra) quando il Cavaliere ha deciso di “staccare la spina” al
governo Letta. Oltre ad avere vari esponenti politici nei partiti che sostengono
l’attuale maggioranza (Renzi, Bersani, Enrico Letta, Zanonato, Mauro, ecc.).
Ecco,
da un primum inter pares che si propone come “arbitro” della vita politica
italiana, vorremmo che ci fosse un vero e proprio cambio di passo rispetto al
passato, con la spiegazione, ai cittadini suoi pari grado, dei veri meccanismi
che decidono gli scenari economico-politici del nostro Paese, magari stimolando,
su questo punto, i media a fare altrettanto nello svolgimento della loro
attività di informazione.
Se
poi tutto ciò, nei termini da noi espressi, fosse anche argomento di discussione
durante la seduta del Consiglio comunale di Terracina, meglio ancora.
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