Scambisti, siamo entrati in un club per raccontarvi cosa succede

03 febbraio 2015 - 18:24di Cristina Vellucci

Non avrei mai pensato di sentirmi come Tom Cruise in Eyes Wide Shut, film capolavoro del 1999 diretto da Stanley Kubrick, mentre nei panni del medico Bill Harford assiste al convito orgiastico esclusivo nella sontuosa villa in cui persone ignote scambiano riti sessuali.

Si tratta della pratica dello scambio di coppia, swingers, che consiste nel recarsi in una struttura adibita proprio a questo e nel consumare rapporti o guardare sconosciuti che si concedono per il piacere di due partner. Se ne può aver sentito parlare ma assistervi è un’altra cosa…

L’inchiesta di questa settimana si districa attraverso l’esperienza che segue, precisando che chi ha condotto l’indagine non ha intrattenuto alcun tipo di rapporto sessuale e ha unicamente voluto far chiarezza su una tendenza risultata molto diffusa.

LA RICERCA

Tutto è cominciato dalla scelta del luogo. Un’indagine sul campo non parte mai troppo lontano dal luogo che si prende come riferimento e per questo la cerchia dei posti selezionati si restringe alle nostre vicinanze ovvero alla Provincia di Frosinone. Una semplice ricerca nel web permette di mettermi in contatto con la struttura scelta (di cui non farò il nome): un club privé. Decido di chiamare al numero telefonico scritto sul loro sito internet per avere alcune informazioni. Così apprendo che prima di tutto bisogna essere tesserati. Ma questo non è un limite; ci si può tesserare in coppia al momento stesso in cui ci si presenta per partecipare a una serata organizzata dalla struttura. Inoltre, bisogna per forza prenotare e fornire i nomi di battesimo. A questo punto avrei solo dovuto scegliere il mio accompagnatore, fidato e discreto.

L’ABBIGLIAMENTO

“Signorina, mi raccomando scelga accuratamente l’abbigliamento. E’ molto importante qui da noi”. La voce dell’uomo al telefono mi spiega che è la prima regola da rispettare per prendere parte al club. “Un buon membro si vede da quando sta scegliendo cosa indossare”, aggiunge il tipo dello staff della struttura. E così, comunicato al mio partner per quella sera che é preferibile un completo elegante, arriva il momento di pensare a me. Tacco 12 e tubino nero aderente sarebbero andati più che bene.

L’ARRIVO

Siamo in due, in auto. Una strada buia, deserta e stretta si apre sulla sinistra dove davanti ai nostri occhi compare un grande cancello con il logo del club. Un uomo da una cabina ci chiede i nomi, apre la cancellata automatica e ci lascia entrare nel parcheggio. Sta per cominciare ufficialmente la nostra serata.

GLI ACCORDI

“Questa sera io sarò una studentessa di giurisprudenza e tu un fotografo freelance. Diremo la verità sulla nostra età (anche perché all’ingresso hanno le nostre carte d’identità) e se ci chiederanno da quanto tempo siamo una coppia, risponderemo da 3 anni”, dico al mio accompagnatore la cui identità per motivi di privacy non può essere rivelata. Accordatici sulle ultime informazioni da fornire se ce le avessero chieste e sui modi di agire in situazioni che avrebbero potuto uscire fuori dal nostro controllo, entriamo. Una porta in vetro lascia intravedere l’interno composto da un ambiente di accoglienza con sul fondo varie porte chiuse. Domina il colore rosso.

LE REGOLE

“Buonasera. I signori vogliono favorire la tessera?”, ci accoglie un ragazzo più o meno sui 30 anni. “Non siamo ancora membri del vostro club. E’ la prima volta che veniamo, vorremmo tesserarci ora”, risponde il mio partner. “Perfetto. Sapete già quali sono le regole da rispettare?”. Non le conoscevamo affatto e per questo ci viene consegnato un foglietto con 15 regole:

Vestirsi con eleganza (pantalone lungo, camicia, scarpe non da ginnastica)

Curare la propria persona (barba fatta o curata, essere profumati, stare attenti anche al lato intimo)

Essere sempre educati e rivolgersi sempre alle coppie in modo educato

Non bere molto nel rispetto di te stesso e degli altri

Non palpeggiare la coppia che si vuole corteggiare

Non bussare alla porta perché si potrebbe interrompere una trasgressione in atto

Non avvicinarsi mai ad una coppia senza profilattico

Sia prima che dopo la trasgressione lavarsi accuratamente utilizzando i bagni provvisti di bidet

Rispettare la zona solo coppie a meno che non sia in corso una serata speciale

Non fumare, non bere, non alzare la voce nella zona privè

Non commentare mai o ridere durante una trasgressione

Mantenere sempre un comportamento educato

In caso di mal comportamento avvertire lo staff

Ricordarsi che i single per avere successo devono capire di essere un giocattolo per la coppia

Divertirsi e far divertire ma con rispetto

Dopo averci dato le nostre tessere a pagamento, valide per un intero anno e due drink card, l’uomo all’ingresso ci mostra velocemente i vari ambienti con un piccolo tour nella struttura a due piani che termina in una sala abbastanza grande in cui ci sono altre coppie sedute a dei tavoli. Ci accomodiamo anche noi per poter prendere parte alla cena a lume di candela offerta dal locale. Diamo uno sguardo intorno: dei divani sono posizionati lungo le pareti e davanti un palco da cui un dj mette della musica. L’arredo ricorda molto lo stile disco anni Ottanta con sfumature del grigio e del nero, grandi sfere che riflettono le luci appese al soffitto e alcune pareti hanno degli specchi. Questa prima parte della serata si svolge piuttosto tranquillamente, come in un altro qualsiasi luogo di ritrovo.

LO STREEP – SHOW

Dopo aver dato spazio alla cena, l’ambiente si trasforma. Le luci si affievoliscono e le persone si alzano in piedi o si sistemano sui divani. Anche i camerieri vengono ad assistere allo spettacolo che sta per cominciare. Infatti, durante le serate ci sono ospiti, spesso pornodive, che si esibiscono in streep integrali. E così avviene. La donna sul sottofondo di una musica sensuale si muove tra gli uomini, avvicinandosi a loro, ammiccando, facendosi toccare, mentre a poco a poco si spoglia. E’ uno show – cabaret che è il preludio della conoscenza tra le coppie.

L’APPROCCIO

Si chiama così, il momento che precede il rapporto sessuale con sconosciuti. Finito lo show le coppie cercano di approcciare tra loro. Noi abbiamo conosciuto una coppia membra di diversi club. “E’ la prima volta che venite qui?”, è l’uomo a iniziare un dialogo. “Sì – rispondo – e voi?”. “Noi no. Frequentiamo vari club a Roma”. “Da dove venite?” “Da Napoli. Voi?”. “Noi siamo della zona”, precisa il mio accompagnatore. “Questa sera non ci sono molte coppie. Di solito sabato il locale è pieno di gente”. “Provengono tutti dai dintorni?” chiedo. “No, però tra Roma e Napoli è sicuramente il club più frequentato”. Oltre queste battute la coppia, non vedendoci particolarmente predisposti, non esplicita alcuna voglia di trasgredire, non con noi almeno.

Restiamo seduti ancora per un po’ e un single seduto accanto mi sorride. Sta cercando un approccio. Poco dopo mi dice che è della zona chiedendomi se fosse un problema per me. Senza indugiare troppo, inoltre, mentre prova un approccio anche fisico toccandomi il braccio, ci chiede di trasferirci al piano superiore in una delle stanze messe a disposizione. Con la scusa di utilizzare la toilette ci allontaniamo.

LE STANZE

E’ il momento di andare nelle stanze. Tutti si recano al piano di sopra ed era ora che la serata entra nel vivo. Al piano superiore si accede tramite delle scale. E’ uno spazio stretto e molto buio e, infatti, l’occhio ha bisogno di alcuni secondi per abituarsi. L’odore che penetra dal naso é molto forte e si imprime nella mente: sono candele aromatizzate alla fragola sparse qua e là. Sembra di essere in un’altra dimensione, totalmente differente da quella vissuta fino a poco prima. Il calore invade tutto intorno. Il piano é diviso in settori labirintici: c’é quello con stanze semi o completamente buie per non vedere in volto i partner delle trasgressioni, quello con delle porte recanti dei piccoli buchi da cui intravedere in quale pratiche la coppia si sta producendo all’interno e quello in cui grandi spazi sono composti da lettoni per ospitare 2-3-4-6 coppie. Il percorso termina con una parte composta da ampi luoghi aperti in cui delle gabbie racchiudono letti su cui poter fare sesso ed essere guardati. Infatti, non é obbligatorio avere rapporti: si può anche soltanto guardare o sentirsi osservati perché anche questo rappresenta una trasgressione. In ogni settore c’è una zona con dei bagni sterilizzati provvisti di tutto il necessario per pulirsi dopo il rapporto (carta, sapone neutro per evitare irritazioni, asciugamani sempre puliti). Intorno vi è silenzio anche se in base ai settori, si sentono o meno versi e ansimi delle persone. Indubbiamente, un membro poco abituato a tutto ciò, o chi non ha mai sentito parlare di queste abitudini, può sentirsi turbato.

L’EPILOGO

Uno dei responsabili della struttura si avvicina a noi, vedendoci vagare per quei corridoi la cui direzione giusta non saprei spiegarla. “Siete nuovi vero?”. “Esattamente” rispondiamo. “Qualsiasi cosa vogliate sapere, sono a vostra disposizione”. Anche in questo caso per motivi di privacy non posso rivelare il nome reale del nostro interlocutore. Può bastare sapere che é un uomo di 48 anni e a lui, che crede siamo una semplice coppia trasgressiva, abbiamo fatto tutte le domande che abbiamo ritenuto necessarie.

PROSTITUZIONE LEGALE?

Dall’indagine è emerso che l’età media dei frequentatori del club privè è di 35 anni e che la maggior parte proviene non dalle vicinanze, ma anche da lì (Formia, Minturno, Terracina, Gaeta) ma da grandi città come Roma e Napoli. Regola non scritta del privé, però, le coppie partecipanti possono chiedere agli organizzatori della struttura di non avere single provenienti dalla stessa città di provenienza per evitare spiacevoli incontri successivi. Inoltre, la struttura lavora molto sul territorio dato che ha numerosi membri tesserati (il sabato sera arriva ad avere più di 80 coppie nel locale). Però, la cosa che colpisce più di tutte è il sito internet consultabile e recante la via stessa con tanto di numero telefonico fisso e mobile. Si tratta di una vera e propria struttura riconosciuta distante poco più di un’ora in macchina dal Golfo di Gaeta in cui, assicurando una quota annuale le coppie, una quota d’ingresso a serata i single, si possono dare e ricevere prestazioni sessuali.