Inflazione, l'Istat aggiorna il paniere: entrano anche cibo senza glutine e car sharing
L'aggiornamento tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie. I prodotti scendono da 1.447 a 1.441
L'aggiornamento tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie e arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati. Tra le novità anche la rilevazione del prezzo del "caffè al ginseng al bar" che andrà a integrare quella dei prezzi della caffetteria al bar. Nel 2015 restano 80 come l'anno precedente i comuni capoluogo di provincia che concorrono alla stima dell'inflazione con riferimento al paniere completo; la copertura dell'indagine, in termini di popolazione provinciale, è pari all'83,5% (83,3% nel 2014). Altri 12 comuni capoluogo di provincia "uno in più rispetto al 2014" contribuiscono alla stima dell'inflazione per tariffe locali e a alcuni servizi. Il loro peso sul paniere dell'indice Nic è del 6,8%. Per questi prodotti la copertura dell'indagine, in termini di popolazione provinciale, e' del 91,9%. Nei comuni capoluogo sono più di 41.300 le unità di rilevazione (tra punti vendita, imprese e istituzioni) e quasi 8.000 le abitazioni soggette alla rilevazione dei canoni di affitto. Nel complesso, le quotazioni di prezzo rilevate ogni mese ammontano a 597.500, di cui 501.900 raccolte sul territorio e 95.600 rilevate centralmente dall'Istat. Tra queste ultime, circa 13.000 sono rilevate mediante tecniche di web scraping per la raccolta dati su Internet, il cui utilizzo è stato avviato nel 2014.
Rispetto al 2014 e con riferimento all'indice Nic, tra le principali tipologie di prodotto, aumenta il peso dei servizi a scapito dei beni; all'interno dei beni cresce il peso della componente energetica, dovuta ai prodotti regolamentati. Considerando le divisioni di spesa, aumenta il peso sui consumi di servizi sanitari e spese per la salute, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Comunicazioni, e, in misura più contenuta, di alimentari e bevande analcoliche, bevande alcoliche e tabacchi, istruzione e altri beni e servizi. Per contro, i cali di peso più rilevanti riguardano abbigliamento e calzature, trasporti, mobili, articoli e servizi per la casa, servizi ricettivi e di ristorazione e ricreazione, spettacoli e cultura. Sono stati utilizzati i dati di contabilità nazionale classificati secondo il nuovo Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec 2010). Il paniere per l'indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) comprende 1.457 prodotti (1.463 nel 2014), aggregati in 623 posizioni rappresentative (619 nel 2014).
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