Per il New York Times l'Oscar delle 'bufale' lo vince il grillino Di Battista
"And
the winner is...". L'Oscar per le migliori (o peggiori) 'bufale' dette dai
politici in giro per il mondo, secondo l'autorevole New York Times, lo ha vinto
un italiano, il grillino Alessandro Di Battista, che forse non manifesterà tutta
la sua felicità per l'originale riconoscimento. Di Battista è finito in prima
pagina per una 'perla' pronunciata a Montecitorio sulla Nigeria, Boko Haram e il
virus Ebola. Un'affermazione definita "ridicola" dai giornalisti americani che
hanno stilato la speciale classifica sottolineando come Di Battista non sia un
cittadino qualunque ma un parlamentare, deputato della Repubblica e
vice-presidente della Commissione Esteri della Camera. La perla? Questa:
"Nigeria, vai su Wikipedia: 60% del territorio è in mano ai fondamentalisti
islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola" ha detto recentemente il
pentastellato. Nelle motivazioni per il 'premio' a Di Battista il NYT spiega
che Boko Haram, gruppo terrorista, è diffuso ma non controlla nessuno stato
nigeriano, men che meno il 60 per cento dell’intera Nazione. E il numero di casi
di Ebola è ridotto, 20. Tanto che la Nigeria è stata dichiarata dall'Oms paese
'free Ebola'. Lo stesso Di Battista lo scorso 12 ottobre, quando i Cinque Stelle
organizzarono una manifestazione al Circo Massimo a Roma, disse che in "Grecia
cittadini disperati si iniettano il virus dell’Aids per prendere il sussidio".
Era un’informazione proveniente da uno studio realizzato dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità, che però si era già scusata nel 2013 evidenziando di aver
commesso un errore e sottolineando la mancanza di prove certe.
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