Papa Francesco lancia un appello ai mafiosi: "Convertitevi, la Chiesa vi accoglierà"
Dopo la scomunica pronunciata il 21 luglio, il Pontefice torna sul tema dei mafiosi: "Non si può dirsi cristiani e violare la dignità delle persone". In mattinata aveva ricevuto la cancelliera Merkel
Secondo Papa Francesco, dunque, "i gesti esteriori di religiosità non accompagnati da vera e pubblica conversione non bastano per considerarsi in comunione con Cristo e con la sua Chiesa". "I gesti esteriori di religiosità non bastano per accreditare come credenti quanti, con la cattiveria e l'arroganza tipica dei malavitosi, fanno dell'illegalità il loro stile di vita", spiega ai fedeli di Cassano all'Ionio, ai quali pure rivolge un forte appello: "Opponetevi alla cultura della morte e siate testimoni del Vangelo della vita! La luce della Parola di Dio e il sostegno dello Spirito Santo vi aiutino a guardare con occhi nuovi e disponibili alle tante nuove forme di povertà che gettano nella disperazione tanti giovani e tante famiglie". "Il nostro tempo - esclama il Papa - ha un grande bisogno di speranza! Ai giovani non può essere impedito di sperare; a quanti vivono l'esperienza del dolore e della sofferenza occorre offrire segni concreti di speranza. Le realtà sociali e associative, come pure i singoli che si adoperano nell'accoglienza e nella condivisione, sono generatori di speranza". "Pertanto - conclude - esorto le vostre comunità cristiane ad essere protagoniste di solidarietà, a non fermarsi di fronte a chi, per mero interesse personale, semina egoismo, violenza e ingiustizia".
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