Oggetto: Servizi Industriali
Dalla lettura dei verbali di
assegnazione della gara d’appalto per la gestione del servizio di raccolta dei
rifiuti solidi urbani del Comune di San Felice Circeo, apprendo che tale appalto
è stato assegnato con riserva alla Soc. Servizi Industriali, in
attesa dei seguenti pareri: del Legale del Comune, del parere dell’Autorità
Nazionale Anticorruzione, del parere di una struttura/società di servizi esperta
in materia di gara per l’affidamento di servizi pubblici ed ad eventuali altre
strutture o enti ritenuti utili e qualificati in materia di gara per
l’affidamento di servizi pubblici.
Quanto sopra poichè la Soc. Servizi Industriali, in
applicazione dell’art. 38 lettera c del d. lgs.n° 163/2006 e s.m.i., ha fatto
presente in fase di gara, che dal casellario giudiziario n° 11275/2014/R del
16/09/2014 non risulta riportato il decreto penale di condanna del
Tribunale di Latina n° 2052/11 del 21/09/2011, relativo al reato di cui all’art.
483 del Codice Penale.
Preso atto che la Soc. Servizi
Industriali ha preso in carico l’appalto, prima provvisorio, più volte
prorogato, dal 13 Gennaio 2011 al 11 Luglio 2013, e poi definitivo dal 12 Luglio
2013, di raccogliere i rifiuti solidi urbani nella città di Terracina, e che
tale condanna è intervenuta nel bel mezzo della gestione provvisoria
dell’appalto del nostro Comune.
PREMESSO QUANTO SOPRA
Con la presente sono a chiederle:
La Soc. Servizi Industriali, ha
fatto, presente al nostro Comune, ed in particolar modo a lei sia in qualità di
Dirigente Responsabile del Settore, che in qualità di Presidente della
Commissione Aggiudicatrice della gara d’appalto definitiva, della condanna
penale subita e sopraggiunta in corso di gestione provvisoria, ma comunque prima
della gara per l’assegnazione definitiva?
Se si, quali precauzioni sono
state assunte, oppure quali accertamenti sono stati effettuati da lei o dalla
struttura comunale nel suo complesso, per far si di avere la certezza che sia le
assegnazioni provvisorie che l’assegnazione definitiva fossero avvenute nel
pieno rispetto della legge sopra citata e per cui il Comune di San Felice Circeo
invece ha assegnato l’appalto solo provvisoriamente?
Da parte del nostro Comune quali
sono stati gli accorgimenti preventivi / precauzionali assunti in tali
circostanze?
Le riporto di seguito il testo
dl l’art. 483 del Codice Penale: IL QUALE RECITA
TESTUALMENTE: 483. Falsità ideologica
commessa dal privato in atto pubblico. Chiunque attesta
falsamente al pubblico ufficiale [357], in un atto pubblico,
fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la
reclusione fino a due anni (1).
Se si tratta di false attestazioni in atti dello
stato civile [c.c. 449], la reclusione non può essere
inferiore a tre mesi (1).
Pertanto, alla luce di quanto sopra, sono a chiederle tutta
la documentazione in vostro possesso atta e necessaria a chiarire
al sottoscritto Consigliere Comunale quanto avvenuto in occasione delle
assegnazioni provvisorie e definitiva, dell’appalto per la raccolta dei rifiuti
solidi urbani nel nostro Comune.
Le rappresento che tale richiesta viene effettuata sia nel rispetto della
legge 267/2000 art.43 comma 2 che in base e soprattutto in riferimento alla
legge 241/90, meglio nota come legge sulla trasparenza negli atti pubblici.
Non occorre, ma le rappresento inoltre, che tale richiesta viene
effettuata per motivi istituzionali.
Vista la delicatezza del problema le raccomando la massima celerità nel
dare riscontro formale alla presente, sia nella parte in cui si chiedono
chiarimenti, sia nella parte in cui si chiede probante
documentazione.
Colgo l’occasione per porgerle distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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