martedì 9 dicembre 2014

Terracina, Servizi Industriali

                   Alla Personale attenzione
dell’Ing. Armando Percoco




Oggetto: Servizi Industriali


            Dalla lettura dei verbali di assegnazione della gara d’appalto per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di San Felice Circeo, apprendo che tale appalto è stato assegnato con riserva alla Soc. Servizi Industriali,  in attesa dei seguenti pareri: del Legale del Comune, del parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, del parere di una struttura/società di servizi esperta in materia di gara per l’affidamento di servizi pubblici ed ad eventuali altre strutture o enti ritenuti utili e qualificati in materia di gara per l’affidamento di servizi pubblici.

Quanto sopra poichè la Soc. Servizi Industriali, in applicazione dell’art. 38 lettera c del d. lgs.n° 163/2006 e s.m.i., ha fatto presente in fase di gara, che dal casellario giudiziario n° 11275/2014/R del 16/09/2014  non risulta riportato il decreto penale di condanna del Tribunale di Latina n° 2052/11 del 21/09/2011, relativo al reato di cui all’art. 483 del Codice Penale.

            Preso atto che la Soc. Servizi Industriali ha preso in carico l’appalto, prima provvisorio, più volte prorogato, dal 13 Gennaio 2011 al 11 Luglio 2013, e poi definitivo dal 12 Luglio 2013, di raccogliere i rifiuti solidi urbani nella città di Terracina, e che tale condanna è intervenuta nel bel mezzo della gestione provvisoria dell’appalto del nostro Comune.

                                                          
PREMESSO QUANTO SOPRA


Con la presente sono a chiederle:

La Soc. Servizi Industriali, ha fatto, presente al nostro Comune, ed in particolar modo a lei sia in qualità di Dirigente Responsabile del Settore, che in qualità di Presidente della Commissione Aggiudicatrice della gara d’appalto definitiva, della condanna penale subita e sopraggiunta in corso di gestione provvisoria, ma comunque prima della gara per l’assegnazione definitiva?

Se si, quali precauzioni sono state assunte, oppure quali accertamenti sono stati effettuati da lei o dalla struttura comunale nel suo complesso, per far si di avere la certezza che sia le assegnazioni provvisorie che l’assegnazione definitiva fossero avvenute nel pieno rispetto della legge sopra citata e per cui il Comune di San Felice Circeo invece ha assegnato l’appalto solo provvisoriamente?

            Da parte del nostro Comune quali sono stati gli accorgimenti preventivi / precauzionali assunti in tali circostanze?

            Le riporto di seguito il testo dl l’art. 483 del Codice Penale: IL QUALE RECITA TESTUALMENTE: 483. Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale [357], in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni (1).
Se si tratta di false attestazioni in atti dello stato civile [c.c. 449], la reclusione non può essere inferiore a tre mesi (1).
            Pertanto,  alla luce di quanto sopra, sono a chiederle tutta la documentazione in vostro possesso atta e  necessaria a chiarire al sottoscritto Consigliere Comunale quanto avvenuto in occasione delle assegnazioni provvisorie e definitiva, dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel nostro Comune.
            Le rappresento che tale richiesta viene effettuata sia nel rispetto della legge 267/2000 art.43 comma 2 che in base e soprattutto in riferimento alla legge 241/90, meglio nota come legge sulla trasparenza negli atti pubblici.
            Non occorre, ma le rappresento inoltre, che tale richiesta viene effettuata per motivi istituzionali.
            Vista la delicatezza del problema le raccomando la massima celerità nel dare riscontro formale alla presente, sia nella parte in cui si chiedono chiarimenti, sia nella parte in cui si chiede probante documentazione.

            Colgo l’occasione per porgerle distinti saluti.

                                               Il Consigliere Comunale
                                               Vittorio Marzullo      

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