"Coca e autoerotismo", Lapo ricattato. Al pm: "Non ero cosciente, non ricordo"
Lo scoop dei nostri giornali sull'estorsione ai danni di Lapo
Elkann ha immediatamente provocato la reazione dell'avvocato del
rampollo di casa Fiat, oltre a una selva di commenti di varia umanità
sulla pagina Facebook di Elkann
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L'AVVOCATO - Sono "circostanze manifestamente false e non vere, quale il fantasioso accostamento a 'stati di droga e autoerotismo' quelle attribuite dall'arrestato a Lapo Elkann nell'evidente tentativo di oscurare le sue accertate responsabilità", afferma all'Ansa l'avvocato Giovannandrea Anfora, legale di Lapo Elkann. L'avvocato spiega quindi che per questo motivo "nel rispetto delle impegnative indagini condotte dall'autorità giudiziaria e dall'Arma dei carabinieri, proporremo comunque ogni ulteriore azione legale a tutela della persona di Lapo Elkann".
LAPO: NON ERO COSCIENTE - Lapo Elkann, quando si recò a casa dell'uomo arrestato per averlo ricattato con un presunto video compromettente, non era "completamente cosciente", perché aveva "bevuto molti bicchieri di superalcolici". Lo ha raccontato lo stesso Elkann in un verbale di un mese fa circa agli atti della Procura di Milano, spiegando di non ricordare "assolutamente" se "provai tale sostanza bianca o meno". E ha aggiunto, riferendosi al pagamento di 30mila euro a lui estorti, che "ero stanco" di una "gogna mediatica continua" e temeva per l'immagine "della mia famiglia".
I PRECEDENTI RICATTI - Lapo Elkann è già stato coinvolto in altri due episodi con al centro presunti tentativi di ricatto. Il primo risale al 2005 quando, dopo l'ormai famosa notte dell'overdose del rampollo di casa Agnelli, il 're dei paparazzi' Fabrizio Corona, secondo la ricostruzione fatta all'epoca dalla Procura di Milano, avrebbe cercato di estorcere 200mila euro ai vertici Fiat per non divulgare un'intervista con il transessuale che era in compagnia di Lapo quella notte. Per questa accusa, però, Corona, condannato per altri episodi a un anno e 5 mesi nell'inchiesta milanese sui presunti foto-ricatti, è stato assolto "perché il fatto non sussiste".
Inoltre, in un'altra indagine della Procura di Milano era emerso nel 2010 che Lapo sarebbe stato vittima di un altro presunto foto-ricatto da 300mila euro relativo ad alcuni presunti 'scatti' compromettenti.
BOOM SU FACEBOOK - Alcuni insulti come "fallito", ma anche messaggi di incoraggiamento come "Lapo non ti curar di loro ma guarda e passa", sono comparsi stamani sulla pagina Facebook di Lapo Elkann, dopo la notizia dell'arresto del presunto ricattatore. Nel profilo Facebook del nipote di Gianni Agnelli e fondatore del marchio Italia Independent, alcuni utenti hanno postato articoli presi dal web e relativi alla notizia dell'arresto e alla presunta estorsione, accompagnandoli con insulti, battute ironiche o risate come "ahahahahah". Altri, invece, hanno preso le difese di Lapo scrivendo, "con il cuore ti dico non ti rovinare la vita... ti voglio bene" e "Lapo liberati dei tuoi fantasmi. Smetti di rovinarti la salute, non ci sono altre ricchezze". E a tale Federico che ha postato alcuni insulti, ha risposto Cristina dicendo"ma chi sei tu per giudicare?".
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