lunedì 9 luglio 2012

Nigeria: nuovo massacro di cristiani


Nigeria: nuovo massacro di cristiani a Jos, 90 i morti

Una nuova strage insanguina il Plateau, lo stato nel centro della Nigeria teatro da anni di scontri interetnici e interreligiosi: nelle ultime 24 ore, centinaia di uomini armati hanno attaccato numerosi villaggi cristiani nei pressi di Jos, la capitale dello Stato. Decine le vittime, secondo Nuova Cina sono almeno 90. Le autorità puntano l'indice contro i Fulani, l'etnia musulmana che vive nello Stato. Domenica sono stati attaccati i villaggi cristiani di Kakuruk, Kuzen, Ngyo, Kogoduk, Ruk, Dogo, Kufang, Kpapkpiduk, Kai. Questa mattina, alle prime luci dell'alba, scrive Nuova Cina citando fonti della sicurezza nigeriana, sono stati poi scoperti 50 cadaveri bruciati in una chiesa nel villaggio di Matsai.
Uccisi anche due politici - Nel corso del pomeriggio a Jos si sono svolti i funerali di massa delle vittime, a cui avevano preso parte anche il senatore del nord Plateau, Gyang Dantong, e il leader della maggioranza parlamentare dello Stato, Gyang Fulani, entrambi appartenenti all'etnia Birom, di religione cristiana. I due hanno poi preso parte a un ricevimento a nel distretto di Gashis, a crica 90 km da Jos. "I Fulani hanno attaccato l'abitazione, uccidendo i due politici e altre persone", ha detto il portavoce del governatore dello Stato di Plateau, Pam Ayuba. Secondo l'agenzia Nuova Cina, i morti in questo secondo attacco sono almeno 20. I rappresentanti della comunità Fulani, citati dalla stampa locale tuttavia negano ogni responsabilità, e accusano i militari nigeriani di aver lanciato attacchi contro i membri della propria tribù. Almeno 10 membri della comunità sono stati uccisi, 25 secondo altre fonti.
La politica dietro la religione - Lo Stato di Plateau è caratterizzato dalla forte presenza a nord delle etnie di fede musulmane, mentre il sud è a maggioranza cristiana. Da decenni l'area è teatro di tensioni e sanguinosi scontri, di natura interetnica e interreligiosa. Secondo il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, in tre anni i morti sono almeno 1.000. Nell'area è poi attiva la setta estremista islamica Boko Haram (che significa "l'educazione occidentale è proibita"), che ha rivendicato numerosi attacchi a colpi di bombe e kamikaze contro le chiese cristiane a Jos, provocando sanguinose rappresaglie. E sarebbe proprio questo l'obiettivo principale della setta, quello di scatenare una guerra interreligiosa tra le varie etnie del Paese.
Terzi: la comunità internazionale si impegni di più - "Quello che sta avvenendo in Nigeria, ma che riguarda, in misura per fortuna meno sistematica, anche altre parti del mondo, è assolutamente inaccettabile per le coscienze civili del mondo nel quale viviamo", lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi ai microfoni del Gr1. "C'è una strategia vera di questa setta terroristica, Boko Haram, di colpire con una sistematicità impressionante le minoranze cristiane", ha aggiunto. "Credo che la comunità internazionale debba impegnarsi molto più a fondo di quanto sia riuscita a fare fino ad ora . Mi riferisco soprattutto ai Paesi europei, all'Unione europea in quanto tale..., per sensibilizzare le autorità locali a tutti i livelli, per mantenere contatti con quelle parti delle popolazioni cristiane che sono più colpite da questo fenomeno", ha concluso.

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