lunedì 12 novembre 2012

SABAUDIA - UN MARE DI PLASTICA, LA PASSEGGIATA ALTERNATIVA A SABAUDIA


UN MARE DI PLASTICA, LA PASSEGGIATA ALTERNATIVA A SABAUDIA
di Maria Sole Galeazzi
La spiaggia di Sabaudia è piena zeppa di plastica. Non c’è altro modo per descrivere quello che decine di persone si sono trovate davanti in questi giorni, quando, approfittando del sole e del caldo innaturale, hanno deciso di farsi una passeggiata. Sostenere che i rifiuti sulla sabbia siano la normale conseguenza delle mareggiate decisamente è una spiegazione che non regge. Perchè non stiamo parlando di grossi rami o al massimo di galleggianti o bastoncini di cotton fioc. No, sulla spiaggia di Sabaudia ci sono cisterne in plastica, barili di ogni genere compresi quelli per carburante ed anche frigoriferi. Qualcosa non va, troppe cose dopo i mesi estivi sono state probabilmente «lasciate» a pochi metri dalla riva del mare e non stiamo parlando di una performance artistica. Tutt’altro, si tratta semplicemente di rifiuti ingombranti, gli stessi che vengono abbandonati sulle Migliare. Difficile stabile se l’ipotesi peggiore sia quella che vengano trascinati in acqua con la prossima mareggiata o se rimangano esattamente dove sono. E per non sminuire nemmeno la presenza dei cotton fioc, che oltre ad inquinare finiscono spesso nello stomaco dei pesci fa bene ricordare che una scrupolosa signora proprietaria di un’attività storica alla Bufalara da sola, lo scorso anno ne ha raccolte diverse migliaia.
Le dune di oggi sono diverse da quelle descritte da Moravia e Pasolini, la storia che si racconta in questi giorni è infatti decisamente «sporca».

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