martedì 10 luglio 2012

Terracina: comunicato stampa cons. Marzullo


                                                             COMUNICATO STAMPA



            Ho appena letto  la lettera delle dimissioni da Presidente della commissione consiliare ai servizi sociali e sanità del Consigliere Roberto Palmacci, ed ho provato contemporaneamente un senso di frustrazione e di sollievo.

            Il senso di frustrazione è dovuto al fatto che le sue pur striminzite motivazioni sul perché si è dimesso, confermano le obiezioni che da quando sono Consigliere Comunale ho rivolto alla gestione dell’assessorato di riferimento, quindi al Dott. Rossano Alla, di una gestione dell’assessorato fatta ad uso e consumo personale. Tanto è vero che le uniche volte che la commissione si è riunita è stato per approvare il modo di gestire l’Azienda Speciale, Settembre 2011, (chissà quando se ne sta pentendo ora) per approvare un atto di distretto socio sanitario, giustificato dal suo capo gruppo in Consiglio Comunale come atto di fiducia nei confronti dell’Assessore, visto che seduta stante in commissione si è provveduto ad approvare un documento di una settantina di pagine circa senza leggerle ed il pastrocchio degli Istituti Scolastici Comprensivi, vedi Borgo Hermada.

            L’arroganza di tale modo di gestire, che ha responsabilità in chi sia in Giunta che in Consiglio l’ho ha coperto ed avallato, che gli ha consentito di mettere a far svolgere illegalmente la segretaria di commissione ad una precaria dell’azienda speciale, quando per svolgere tale ruolo occorre un’apposita deliberazione, di non rispondere alle richieste di convocazione della commissione con argomenti specifici da me fatte, ha creato prima in me, ma vedo ora anche in altri pezzi sani del Consiglio Comunale, un senso di frustrazione ma anche di ribellione e di volontà forte di reagire.

            Ho provato anche un senso di sollievo, perché ho sempre pensato che la voglia di rendere la commissione VI trasparente, funzionale ed operativa, come lo sono altre commissioni, non è solo mia, per cui c’è da avere fiducia e sperare che altre forze presenti in Consiglio Comunale reagiscano a tale stato di cose e presentino anche loro il conto a chi ha fatto della gestione della cosa pubblica un fatto privato e riservato rispetto ai quali tutti devono svolgere il ruolo di comparsa acritica.

            Per dare un senso alle cose dette, bisogna richiamare alla mente quali sono i problemi di pertinenza della commissione, quale la presenza sul territorio di tali problemi e l’immobilismo dimostrato dall’Assessore Alla rispetto al precipitare delle situazioni.









            Stiamo parlando di Azienda Speciale, possibile che si decide in Giunta di asfissiare l’AST e nella commissione di riferimento non se ne parla? Possibile si riducono i trasferimenti all’AST e la commissione non ne viene coinvolta? E questo neanche dopo le osservazioni del Ministero? E neanche dopo i rilievi dei revisori dei conti? E neanche dopo che nel bilancio riequilibrato i conti tra il Comune e l’AST non combaciavano? E dell’Ospedale ne vogliamo parlare? E dei ritardi nel pagamento delle rette dei libri nella scuola dell’obbligo ne vogliamo parlare? E delle famiglie che devono ancora prendere i rimborsi dei libri dell’anno scolastico 2010 / 2011? E  dei bambini meritevoli che si sono meritati la borsa di studio nello stesso anno scolastico, che hanno risposto al bando e che non sanno che fine ha fatto la propria domanda ne parliamo? E dell’assistenza domiciliare alle persone sole? E dell’assistenza scolastica ai diversamente abili? E che dire della vergognosa vicenda dell’appalto degli arenili? E delle pari opportunità? E dell’integrazione degli immigrati? E dell’appalto del Tempio di Giove?

            Si potrebbe continuare per molto ancora, ma gli esempi riportati sono sufficienti da soli a far capire che non si possono affrontare tali problemi riunendo la commissione tre o quattro volte l’anno, si sono fatte più riunioni (DUE) per presentarci il Consiglio d’amministrazione dell’AST che per riunire la stessa sui problemi sociali della città.

            Per cui non posso far altro che solidarizzare con il Consigliere Palmacci, al quale va dato atto che con le sue dimissioni ha messo tutto il Consiglio Comunale di fronte alle proprie responsabilità e di fronte al fatto che dopo un anno di malgoverno della città, si vada anche ad una rivisitazione e riflessione su come stanno o non stanno funzionando le commissioni consiliari.

            Mi auguro infine che il Presidente del Consiglio Comunale la smetta di prendere ordini da un Sindaco inadeguato e non all’altezza del compito, e rivendichi la sua autonomia ponendo all’ordine del giorno del primo e più celere possibile Consiglio Comunale le dimissioni del Consigliere Palmacci e quelle del Consigliere Coccia, entrambi da Presidenti di commissione, tutti e due, comunque, motivate da un modo di fare arrogante che riguardano le due figure più chiacchierate della compagine amministrativa, l’assessore Alla ed il Sindaco, guarda caso i due principali imputati dalla stessa compagine consiliare del PDL.

                                                      Il consigliere Comunale (Alias Robin Hood)
                                                      Vittorio Marzullo

Nessun commento:

Posta un commento