Cremona, 19 lug. (LaPresse) - 'Trash food'. E' questo il nome
dell'indagine conclusa dai carabinieri del Nas di Cremona sul contrasto
alle attività illecite per i prodotti agroalimentari made in Italy e per
la tutela della salute del consumatore. L'indagine, coordinata dal
procuratore della Repubblica di Mantova Antonino Condorelli, nasce nella
scorsa primavera, quando nel corso di un'ispezione igienico sanitaria
presso una struttura agricola del mantovano, che si occupa di
allevamento di suini destinati alla produzione di prosciutti tutelati
Dop (Parma, San Daniele, Modena), i militari hanno accertato che
venivano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali di origine
animale e vegetale, costituiti da scarti di lavorazione dell'industria
alimentare (tra cui prodotti da forno, conserve e residui di prosciutti)
venduti da due ditte del settore alimentare (una del mantovano e
l'altra della provincia di Parma, entrambi facenti capo ad un unico
titolare). Gli scarti, invece di essere trasportati ad un impianto di
biogas per la produzione di energia (come previsto dalla normativa e
riportato sui documenti commerciali), venivano stoccati presso
l'allevamento dove venivano somministrati come mangime ai maiali
allevati.
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