lunedì 16 luglio 2012

Intesa su apprendistato e disoccupazione


Intesa tra ministero e Conprofessioni su apprendistato e disoccupazione

L'ACCORDO SOTTOSCRITTO DA ITALIA LAVORO (L'AGENZIA TECNICA DEL DICASTERO) E L’ASSOCIAZIONE PRENDE LE MOSSE DALLA LEGGE BIAGI E DALLA RIFORMA FORNERO

Roma Incentivi all’utilizzo del contratto di apprendistato, interventi a sostegno dei lavoratori disoccupati, 'premi di produzione” e intermediazione tra le università, le aziende e gli studi professionali. Questi sono solo alcuni punti presenti nell'accordo sottoscritto da Italia Lavoro, l'agenzia tecnica del Ministero del Lavoro, e Confprofessioni, l’associazione che rappresenta 1 milione e mezzo di liberi professionisti. L’intesa prende le mosse dalla Legge Biagi e dalla riforma approvata il 28 giugno scorso, e prevede l'impegno dei due firmatari a gestire le misure stabilite coinvolgendo anche le Associazioni territoriali e gli Enti Bilaterali, che fanno capo alla Confederazione. «Questa mossa rappresenta un passaggio fondamentale per lo sviluppo del sistema delle libere professioni – commenta Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni - Professionisti e associazioni territoriali potranno avere sul territorio un interlocutore privilegiato per far conoscere alle istituzioni regionali le specificità di un settore di grande rilevanza economica e sociale. Il Ccnl degli studi professionali ha dato grande importanza agli strumenti contrattuali che favoriscono l’occupazione, per esempio, l’apprendistato, il lavoro a chiamata e il lavoro a termine». «L’accordo che abbiamo firmato – aggiunge Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro – avrà una ricaduta diretta e concreta su diversi ambiti ‘sensibi-li’, perché punta intanto a coinvolgere nelle azioni
di politica attiva la rappresentanza delle professioni, un mondo vivo e fecondo del nostro mercato del lavoro e del panorama produttivo italiano; e perché realizza il dettato delle norme degli ultimi anni che – attraverso l’estensione della possibilità di svolgere intermediazione a soggetti diversi da quelli pubblici – mirano ad ampliare la disponibilità di servizi per il lavoro e quindi di opportunità reali». «Inoltre – prosegue Reboani – i destinatari finali delle azioni che insieme a Confprofessioni realizzeremo, sono i soggetti che la crisi ha messo più in difficoltà dal punto di vista occupazionale, e tra questi i giovani, sui quali misureremo già nei prossimi mesi l’efficacia delle politiche e delle riforme». (c.bar.) Nella foto il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella
(16 luglio 2012)

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