Mare sporco, Arpa: colpa di caldo e alghe
14/07/2012, di Redazione (online) (modificato il 14/07/2012 alle 11:25 am).
“Tale programma – scrive l’Arpa – prevede il controllo della qualità delle acque con particolare attenzione alle aree balneabili (quindi con l’esclusione di porti, foci dei fiumi, aree interdette) dove è significativa la presenza di bagnanti; i controlli, effettuati sulla base dei
parametri microbiologici previsti dalla UE, si articolano su più di 200 punti nei 360 km di coste del Lazio e vengono ripetuti lungo tutto l’arco della stagione balneare (da aprile a settembre), con immediata segnalazione alle autorità competenti qualora si verifichino
eventi critici dal punto di vista della tutela della salute dei cittadini. Va evidenziato che durante gli ultimi giorni una situazione meteo-climatica eccezionale con il conseguente surriscaldamento dell’acqua marina, unitamente allo scarso ricambio dovuto alle condizioni di mare calmo, ha contribuito ad una proliferazione algale che favorisce la produzione di mucillagini, schiume ed eventi di intorbidamento delle acque. In questo quadro le segnalazioni che possono giungere e i risultati delle campagne autonome di monitoraggio, come Goletta Verde, se pure non possono e non debbono sostituirsi a quanto ARPA per legge fa, possono fornire ulteriori elementi di informazione e suggerire controlli mirati.
parametri microbiologici previsti dalla UE, si articolano su più di 200 punti nei 360 km di coste del Lazio e vengono ripetuti lungo tutto l’arco della stagione balneare (da aprile a settembre), con immediata segnalazione alle autorità competenti qualora si verifichino
eventi critici dal punto di vista della tutela della salute dei cittadini. Va evidenziato che durante gli ultimi giorni una situazione meteo-climatica eccezionale con il conseguente surriscaldamento dell’acqua marina, unitamente allo scarso ricambio dovuto alle condizioni di mare calmo, ha contribuito ad una proliferazione algale che favorisce la produzione di mucillagini, schiume ed eventi di intorbidamento delle acque. In questo quadro le segnalazioni che possono giungere e i risultati delle campagne autonome di monitoraggio, come Goletta Verde, se pure non possono e non debbono sostituirsi a quanto ARPA per legge fa, possono fornire ulteriori elementi di informazione e suggerire controlli mirati.
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