giovedì 26 luglio 2012

Lavoro, non c'è crisi per cuochi e colf



Lavoro, non c'è crisi per cuochi e colf

Cgia di Mestre: le mansioni più richieste.

In tempi di crisi, è meglio essere cuochi, camerieri o colf.
Sono queste, infatti, le mansioni che possono dare più lavoro attualmente secondo il 'borsino' realizzato dalla la Cgia di Mestre che ha elaborato i dati presentati dall'Unioncamere-Ministero del lavoro, Sistema Informativo Excelsior.
I dati si riferiscono alle previsioni di assunzione degli imprenditori italiani nella periodica indagine campione realizzata dall'Unioncamere.
Il risultato finale è stato ottenuto mettendo a confronto i dati emersi nel terzo trimestre 2012 e quelli relativi allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tra le professioni più richieste, ci sono anche segretarie, addetti alla pulizia e alle persone, operai specializzati nell'edilizia, addetti all'accoglienza, conduttori di impianti industriali e addetti alla sanità e al sociale.
TURISMO, SANITÀ E SOCIALE. «Sono professioni legate, in particolar modo, alle attività che caratterizzano la nostra economia come il turismo, la ristorazione, i settori del Made in Italy, la sanità e il sociale», ha spiegato il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi.
«Mestieri non sempre di altissima specializzazione, ma indispensabili per mantenere in piedi i settori che stanno dando un contributo importante alla tenuta economica e occupazionale del nostro Paese».
20 MILA POSTI IN PIÙ. Complessivamente questi lavori dovrebbero garantire 20 mila posti di lavoro in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Dall'analisi della Cgia sono state elencate anche le professioni che, purtroppo, rischiano di registrare un preoccupante segno negativo.
Specialisti in scienze economiche, operai specializzati nell'industria, operai metalmeccanici, personale non qualificato nell'industria e nella logistica, facchini, commessi nei negozi e altro personale occupato nella grande distribuzione e negli esercizi all'ingrosso sono i più a rischio disoccupazione.
Secondo l'elaborazione della Cgia, questi mestieri potrebbero perdere, sempre in quest'ultimo anno di crisi, quasi 22 mila unità.
Mercoledì, 25 Luglio 2012

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