In manette a Roma avvocati, un sacerdote e un ex esponente della banda della Magliana
Sequestro dopo le truffe
Sgominata la banda dei risarcimenti falsi, sigilli a immobili anche a Terracina
COSA c’entrano immobili, terreni e box di Terracina con il
torbido giro di denaro manovrato da personaggi senza
scrupoli, finito nei conti
cifrati dello Ior e nelle
mani di uomini legati a
vicende tra le più oscure
e misteriose d’I ta l ia ?
Non è chiaro, ma ci sono
anche immobili e terreni
sequestrati nella zona di
Terracina nell’operazio -
ne di polizia stradale e
guardia di finanza di Roma a seguito dell’indagi -
ne su una truffa attribuita
a un sodalizio criminale
di stanza a Roma. Sequestrati anche l’hotel “Tri -
poli” di Fiuggi, un centro benessere ai Parioli, conti correnti tra
cui uno cifrato dello Ior. Per gli
inquirenti i beni potrebbero essere legati al riciclaggio di denaro ottenuto con truffe ai danni di
enti pubblici e società private, tra
cui compaiono Telecom e il Comune di Roma. Tra gli arresti
disposti dal gip Barbara Callari,
commercialisti, avvocati, faccendieri e persino un sacerdote,
don Salvatore Palumbo, amministratore della Congregazione
dei padri teatini. Il suo ruolo,
secondo le indagini, far transitare denaro in un conto corrente
come donazione per il restauro
del convento. Nome altisonante
dell’inchiesta, Ernesto Diotallevi, processato e assolto come
esponente della banda della Magliana, coinvolto anche nella vicenda giudiziaria della morte di
Roberto Calvi, il banchiere trovato impiccato, nel 1982, sotto il
“Ponte dei frati neri” a Londra ai
tempi della P2. Dalla vicenda
Diotallevi uscì assolto. Oggi è
tra i 10 arrestati, considerato un
prestanome a cui era intestato
l’hotel “Tr i p o l i ” di Fiuggi. Gli
11 sono accusati, a vario titolo,
di truffa, falso, attribuzione fittizia della titolarità di beni, esercizio abusivo della professione e
riciclaggio. Il sodalizio, secondo
le indagini, prendeva di mira le
assicurazioni, tra cui Ina Assitalia, enti pubblici e privati, metteva su richieste di risarcimento
per incidenti
mai avvenuti. Mente del
raggiro, sarebbe l’a vv o c a t o S imo n e F a zz a r i , a l
momento irr e p e r i b i l e ,
r a d i a t o
da l l ’ord ine
ma risultato
i s c r i t t o a l
Foro di Civit a v e c c h i a
con una falsa identità,
da dove, ad
esempio, ott e n n e u n
maxi risarcimento dalla
Ina Assitalia
per il furto di
una Ferrari mai avvenuto, il cui
importo, 151 mila euro, è finito
sul conto intestato allo Ior come
obolo per il restauro di un convento, mai avvenuto. L’indagine
è arrivata fino a Terracina.
Diego Roma
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