Vigili Roma assenteisti: linea dura del governo. L'Inps eseguirà i controlli medici nel pubblico impiego
Il caso dei vigili urbani romani assenti durante la notte di San Silvestro sta scatenando un vero e proprio terremoto politico con il governo che ha annunciato l'intenzione di varare provvedimenti pesanti non solo nei confronti della polizia municipale della Capitale ma nei confronti di tutti i dipendenti pubblici che notoriamente non brillano per efficienza e impegno nel lavoro. Il presidente del Consiglio Renzi ha annunciato per il 2015 il "cambio di regole nel pubblico impiego" per far sì che non si ripetano mai più casi come quello della Capitale. Dura anche la posizione del ministro Marianna Madia che ha ventilato "azioni disciplinari" per "colpire gli irresponsabili", mentre il Garante per gli Scioperi ha acceso un faro su un sospetto sciopero selvaggio della notte di Capodanno con possibili sanzioni "fino a 50 mila euro".
Controlli su assenze affidati a Inps - Nel frattempo incominciano a circolare le prime ipotesi su quali saranno i contenuti della "linea dura" che il governo si appresta a seguire sul fronte della Pa. La prima ipotesi è che i controlli sulle assenze per malattia saranno affidate all'Inps. Questo scenario è stato già anticipato in un’audizione dell’aprile scorso, presso la commissione Affari sociali della Camera, dal sottosegretario Angelo Rughetti. "Se ci deve essere un intervento normativo, esso dovrebbe attribuire la titolarità della funzione in modo esclusivo all'Inps e prevedere un’organizzazione stabile in questa materia" ha affermato a suo tempo Rughetti. A conferma della necessità di un giro di vite su questo fronte il dato statistico che evidenzia, tra il 2012 e il 2013, au aumento complessivo dei certificati di malattia nel settore pubblico del 27%.
Licenziamenti più facili - Ma secondo quanto riportato da Repubblica, il governo potrebbe anche intervenire sul fronte dei licenziamenti per scarso rendimento rendendoli più facili. In teoria la normativa esiste già oggi ma risulta difficilmente applicabile. L'esecutivo starebbe pensando ad un emendamento da presentare alla legge Madia che potenzi le norme già previste dalla legge Brunetta e consenta la giusta espulsione dei "fannulloni" che penalizzano la Pa e i cittadini. Un annuncio in questa direzione è stato già fatto dallo stesso premier Renzi nel corso della conferenza stampa in cui ha spiegato i motivi per cui il Jobs Act non si applica al pubblico impiego. Lo scandalo dei vigili urbani di Roma potrebbe avere come risultato una accelerazione del processo di riforma.
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