venerdì 2 gennaio 2015

Rapite in Siria, Greta e Vanessa: "Aiutateci". Al Nusra: "Sono in nostra mano"

Rapite in Siria, Greta e Vanessa: "Aiutateci". Al Nusra: "Sono in nostra mano"

"Siamo in pericolo, potremmo essere uccise, supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa entro Natale". Dopo cinque mesi di silenzio, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono riapparse in un drammatico video pubblicato su Youtube. "Siamo in una fase delicatissima, che richiede il massimo riserbo", dice una fonte d'intelligence. Il video è ritenuto autentico dagli 007 italiani, anche se qualche dubbio riguarda la data, indicata in un foglio tenuto in mano da una delle ragazze nel 17 dicembre 2014.
Nelle mani dei qaedisti - Stando ad alcune fonti locali le cooperanti sarebbero in mano a un nucleo di al Nusra, movimento di ispirazione qaediste che ha a sua volta confermato di tenere prigioniere le due ragazze. "Abbiamo le due donne italiane perché il loro paese sostiene tutti gli attacchi contro di noi in Siria" ha detto un portavoce del gruppo attivo in Siria e Libano. Vanessa, 21 anni, e Greta, 20 anni, erano in Siria per una missione umanitaria in favore della popolazione di Aleppo. In quello scenario si sarebbe consumato l'agguato che ha portato al loro rapimento.
 
 
Il padre di Vanessa: "Siamo ottimisti" - "Abbiamo visto quelle immagini, le prime immagini di Vanessa e Greta da mesi, sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile". Così Salvatore Marzullo, padre di Vanessa la giovane volontaria rapita in Siria il 31 luglio scorso assieme a Greta Ramelli, parla del video pubblicato alla vigilia di Capodanno su YouTube che mostra le due ragazze che dicono di essere "in estremo pericolo" e supplicano il "governo" di "riportarci a casa". Il padre di Vanessa spiega: "Siamo contenti di averle viste, siamo ottimisti".
La data da verificare - Il video sarebbe stato girato il 17 dicembre. "Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo", dice in inglese con un forte accento italiano e tenendo gli occhi bassi, la prima delle ragazze. "Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise", prosegue con tono provato.
Dimagrite, occhi bassi - "Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite", conclude nel filmato senza mai guardare la telecamera mentre l'altra giovane italiana la fissa per pochi secondi. Rispetto alle fotografie circolate sul web prima del rapimento, le ragazze appaiono molto dimagrite e dai tratti particolarmente tirati. Il link al video pubblicato oggi su YouTube e' stato postato da un giornalista arabo, Zaid Benjamin, su twitter (@ziadbenjamin) con l'hashtag #Syria A Video shows 2 Italian hostages believed they were aid workers held by Jabhat Al-Nusra http://youtu.be/ma6RoszaMPE ('un video mostra due ostaggi italiane, probabilmente volontarie, tenute da Jabhat al-Nusra/).

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