Pino Daniele, indagine per omicidio colposo, l'ira della moglie: "La compagna parli"
Omicidio colposo contro ignoti. E' l'ipotesi di reato
formulata dalla procura di Roma in relazione alla morte di Pino Daniele, il
cantautore napoletano stroncato da un infarto nella notte del 4 gennaio. Tra le
polemiche divampate in famiglia per i soccorsi, Daniele avrà anche un doppio
funerale a Roma alle 12 ed una seconda cerimonia in serata a Napoli. I
famigliari di Pino Daniele sono stato ascoltati, su disposizione della Procura
dai carabinieri, anche per ricostruire l'ultimo drammatici viaggio a Roma,
anziché verso un ospedale più vicino, che poteva essere quello di Grosseto od
Orbetello. Sequestrata la cartella clinica del cantante al sant'Eugenio, dopo i
funerali e' stato disposta l'autopsia. Intanto la polemica divide la famiglia.
L'ex moglie Fabiola Sciarabassi, la seconda moglie di Daniele dal quale aveva
avuto tre dei suoi cinque figli, critica l'attuale compagna del cantautore:
"Amanda che era l'unica in macchina con Pino nell'ultimo viaggio, dica tutto
quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per
gli altri suoi figli". Fabiola e' certa che a guidare la macchina, a differenza
di quanto riportato i giornali (ndr. Si e' parlato dell'autista di famiglia),
quella notte, fosse Amanda Bonini. Ed ancora: "Non ho rapporti con lei a causa
di come e' stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci
parliamo, ma io andrò fino in fondo. Quella sera a casa in maremma c'erano anche
i miei figli, Sofia e Francesco e Cristina, l'altra figlia di Pino. E' stata lei
a riaccompagnare i miei bambini a Roma, mentre la 'signora' portava in ospedale
Pino. Ho anche letto dell'auto bucata sull'Aurelia, ma non so se sia
un'invenzione". E conclude: "In un primo momento avevo rinunciato all'idea
dell'autopsia per evitare un ulteriore oltraggio al corpo del padre dei mesi
figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse era
necessaria per stabilire che cosa e' successo e chiarire meglio la dinamica
della morte".
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