RIFIUTI
ALLA CENTRALE DEL GARIGLIANO, LA PROCURA: “RISCHIO PER LA FALDA”
di
Redazione
“Rischio
per i rifiuti vicino alla falda”. È quanto emerge dall’ultima seduta della Commissione
parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
del 14 gennaio, in parte secretata, che ha visto al centro della discussione
la centrale nucleare di Sessa Aurunca. A essere ascoltati Raffaella Capasso,
procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere, Giuliana Giuliano, sostituto procuratore della Repubblica presso
il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, sostituto
procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e
Massimiliano Lega, dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope.
A
far preoccupare i rifiuti radioattivi, a bassa intensità ovvero prevalentemente
tute da lavoro degli operai che lavoravano nella centrale, seppelliti nel
cosiddetto terreno chiamato trincea
già oggetto di sequestro da parte della Procura, sostituto procuratore
Giuliano. Questi rifiuti, infatti, secondo una prassi precedente l’arrivo
della SOGIN incaricata della bonifica, sono stati seppelliti nel terreno senza
alcuna protezione, di fatto creando un pericolo sostanziale per le possibili
oscillazioni della falda. Inoltre si é discusso anche delle analisi sulle
matrici ambientali effettuate all’esterno del sito dall’ARPAC secondo cui non vi
sarebbero rischi anche se i consulenti della Procura avrebbero evidenziato molte
lacune tra i dati forniti.
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