Continuano a fare discutere le 50 ore in cui Parigi e'
stata tenuta sotto scacco da tre terroristi. E L'Occidente si trova debole,
impreparato nell'affrontare il fenomeno. Non capisce. Del resto da noi, semplici
rapinatori, mai si trasformerebbero in devoti religiosi tanto da sacrificare la
loro vita.I fratelli franco algerini, da piccoli delinquenti comuni sono
arrivati a diventare dei "martiri" per il loro mondo. L'Occidente continua a
pensare con il suo metro di giudizio, mentre l'Islam e' un altro mondo, un'atra
cultura. E per capire bisognerebbe entrare in quella cultura ed anche nella sua
area grigia, anche quella che terrorista non e', ma che nel cuor suo, non riesce
a non vedere i "parigini" terroristi, come uomini dediti alla causa. I fratelli
Kouachi e l'altro killer Amedy Coulibaly erano bravi ad usare le armi in modo
professionale, ma totalmente inetti nel pianificare un'azione di tipo militare.
Non avevanosoldi in tasca, nemmeno duecento euro per fare benzina e comprarsi da
mangiare. Non avevano preparato nulla, ne' macchine rubate prima, per poi
dileguarsi, ne' tantomeno una base, un appartamento, dove andare, magari vicino
al luogo dell'attentato. Quindi non c'era nemmeno una rete protettiva. Solo i
due kalashhniikov con cui hanno fatto la mattanza a Charlie Hebdo.
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