Terracina, Sestante e Realtà Cittadina sul servizio idrico: “I cittadini non possono pagare l’evasione di altri utenti”. Una proposta a Procaccini
Sono i cittadini dei comuni più virtuosi a pagare il conto per chi non paga il servizio idrico nelle città con evasione e morosità più alta.Questo è il nodo che le associazioni Sestante e Realtà Cittadina intendono sciogliere dopo gli incrementi tariffari decisi dalla Conferenza dei Sindaci di Acqualatina, con il seguito di polemiche e costitizione di comitati anti-aumenti.
“Dai dati a disposizione, verificati anche dalla Segreteria tecnica organizzativa dell’ATO 4 scrivono le due associazioni-, risulta un forte squilibrio territoriale quanto al pagamento delle bollette nei vari comuni. La mancata riscossione dei crediti scaduti di soli 4 comuni (Aprilia, Latina, Anzio e Cisterna di Latina) incide in maniera significativa sul tasso globale di morosità, pari al 10,7% a fronte di una media nazionale pari al 4,49%. Se non si considerasse la morosità dei comuni citati, il tasso scenderebbe di circa 3 punti percentuali”.
Che fare? Le Associazioni Realtà Cittadina e Sestante “ritengono che la conferenza dei Sindaci debba affrontare con maggiore incisività il tema della qualità dei servizi erogati e dell’equità nei pagamenti degli stessi”. In particolare, “il sindaco della città di Terracina, piuttosto che delegare un componente della propria giunta alla partecipazione alle riunioni della Conferenza dei Sindaci per avallare l’aumento tariffario, deve farsi promotore di una battaglia di equità ricercando il sostegno della Presidente della Provincia in carica, che ha fatto del cambiamento delle politiche idriche uno dei punti prioritari del suo programma”.
Procaccini e Della Penna, insomma, “dovrebbero farsi interpreti di una deliberazione che imponga un cronoprogramma di iniziative di contrasto ai mancati pagamenti e la previsione di un supporto pratico e concreto degli enti comunali interessati ai controlli delle utenze. I Comuni dell’ATO 4 dovrebbero coordinare le loro azioni in materia di lotta alla morosità, dando prova che politiche di sviluppo integrato sono possibili su questo territorio. Se necessario anche emendando gli atti amministrativi pertinenti”.
Secondo Sestante e Realtà Cittadina, “si deve evitare che il gestore idrico e i rappresentanti di Acqualatina possano invocare l’alibi della morosità per lamentare squilibri finanziari e per giustificare, conseguentemente, aumenti tariffari e la mancata realizzazione di opere (reti idriche e fognarie) che ancora mancano in molte aree della città di Terracina e dell’ATO 4 stesso. Mancando, in tal modo, di tener peraltro fede a quanto deliberato in sede di Conferenza dei Sindaci”. “I cittadini -termina la nota- non possono pagare l’evasione di altri utenti se non si fa del tutto perché ciò non avvenga”.
Nessun commento:
Posta un commento