lunedì 12 gennaio 2015

Comunicato SEL

Sono trascorsi esattamente tre anni. Il tredici gennaio del 2012 il Comune di Terracina affida alla Servizi Industriali la gestione del Servizio di nettezza urbana del nostro territorio. Quella data sancisce il vero inizio dell'amministrazione Procaccini, il primo atto di notevole rilevanza ascrivibile all'attuale Sindaco.
È stato anche l'inizio di un sodalizio che in questi ultimi tre anni, dall’ affidamento con carattere di urgenza andato avanti a suon di proroghe fino all’appalto definitivo, ha offerto alle cronache spunti per denunciare caos gestionale e amministrativo senza sosta. Ancora oggi non si riesce a determinare quanto esattamente costa il servizio ai cittadini, poiché approvato il PEF vi sono continui lavori aggiuntivi che vanno pagati a parte (vedi le festività infrasettimanali) che fanno continuamente aumentare il costo del servizio.

Da Ultimo, la sentenza da parte del Consiglio di Stato che ha in pratica smantellato tutto il progetto dell'amministrazione comunale annullando il contratto stipulato con la Servizi Industriali e disponendo il subentro ad essa da parte della De Vizia Transfer. Purtroppo non siamo neanche all'epilogo di tutta questa storia perché la irresponsabile gestione dell'appalto sulla raccolta dei rifiuti continuerà a portare conseguenze negative per i cittadini soprattutto dal punto di vista economico, e noi dobbiamo evitare che questo accada.

Non deve succedere che ancora una volta la irresponsabilità di chi ci governa ricada sulle tasche dei cittadini.

Infatti la sentenza del Consiglio di Stato ha confermato quanto aveva stabilito il TAR del Lazio con la sentenza n.464/2014 del 23 giugno 2014 circa il risarcimento del danno subito dalla De Vizia, ossia il pagamento a favore della De Vizia di un risarcimento pari al due per cento del costo dell’appalto per questi ultimi 18 mesi, a titolo di mancato guadagno. L’importo della somma varia tra i 250.000 ed i 300.000 euro.

Questi soldi non devono assolutamente gravare sulle bollette dei cittadini ma su coloro che hanno determinato tutto questo pasticcio.

Scorrendo il contenuto della sentenza del Tar si giunge ad una frase inquietante: “il procedimento di verifica si sarebbe svolto con inusitata celerità, come per altro confermato dalla lettura del verbale del 17.7.2013 ecc”. Qui si fa riferimento al verbale di quella commissione di valutazione che, in parole povere, doveva verificare se la ditta aggiudicataria dell'appalto aveva i soldi e le attrezzature per espletare il servizio o meno. Ebbene, quella commissione, secondo il TAR, valutò in modo del tutto sbrigativo l'idoneità della Servizi Industriali a svolgere il servizio, nonostante si avvalesse anche del supporto (avvalimento) che la stessa avrebbe ricevuto dalla Teramo Ambiente.
Le due sentenze hanno stabilito che proprio  il contratto di avvalimento, l'aiuto della Teramo Ambiente, era generico e inconsistente. Quindi la commissione ha sbagliato di grosso.

Di fatto non serviva una battaglia a suon di carte bollate, con ricorsi e contro ricorsi, per stabilire che la Servizi Industriali non aveva i mezzi per offrire un servizio di qualità. Chi non ricorda la spazzatrice arancione risalente agli inizi del secolo scorso che, invece di pulire le strade, intossicava i quartieri dove passava? Tant'é!

Per quanto ci riguarda dobbiamo per forza assumere la posizione antipatica di chi afferma: ve l'avevamo detto!

Si, l'abbiamo detto in tutte le salse: l'opacità della gestione dell'appalto sui rifiuti e i disservizi offerti dalla Servizi Industriali li abbiamo denunciati sin dall'inizio.
Li ricordiamo:
·   l'anomalia legata alla ordinanza sindacale che ha costretto alla messa in mobilità dei dipendenti con conseguente perdita degli scatti di anzianità; (cosa poi respinta dall’INPS dopo le denunce di SEL e dei Sindacati)
·    i conferimenti anomali del 2012 con aumento spropositato del peso dei rifiuti conferiti in discarica;
·   l'abolizione dei formulari, ossia degli unici documenti che potevano permettere il controllo sull'effettivo peso dei rifiuti conferiti in discarica;
·  la responsabilità di chi impropriamente ha assegnato l'appalto mentre era pendente un giudizio amministrativo sullo stesso;
·  la carente gestione dell'intero servizio in termini di qualità e tempi di attuazione della raccolta differenziata.
Per non parlare dei diritti dei dipendenti calpestati, degli ingiusti licenziamenti, retribuzioni pagate con ingiustificato ritardo, a chi non pagate affatto, il Direttore licenziatosi per colpa dell’azienda in quanto non veniva retribuito, la mancata dotazione degli indumenti di sicurezza, la impraticabilità igienico sanitaria di Morelle, i delegati sindacali spostati a lavorare in trasferta, così come pure i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. E ancora, la questione del percolato disperso nella zona di Morelle, dell'assenza dei servizi igienici e della mensa per i dipendenti, nonché della corrente elettrica. Per ultimo, il vergognoso spettacolo a cui abbiamo dovuto assistere durante le feste natalizie con rifiuti sparsi ovunque.

Quando abbiamo fatto richiesta di un Consiglio Comunale Straordinario sulla gestione della Servizi Industriali, che discutesse delle molteplici problematiche su citate, tutta la maggioranza ci ha risposto con una risata.

Da tutto questo ragionamento si evince che ci sono pesanti responsabilità amministrative, molto pesanti da parte della commissione di valutazione che ha creato tutto questo pasticcio, e pesantissime responsabilità politiche in capo all'amministrazione comunale per aver sbagliato sin dall'inizio tutte le valutazioni sulla Servizi Industriali e per non aver  mosso un dito di fronte alle molteplici e reiterate anomalie su tutta la gestione del servizio.

Ora non è più tempo di ridere.
Il Comune deve assolutamente attivare il proprio ufficio legale per chiedere i soldi che  devono essere risarciti alla De Vizia, direttamente ai componenti la commissione di valutazione che ha determinato tutto il pasticcio.

A quanto sopra, va aggiunta l’incognita, oggi non prevedibile, di quanto ci costerà una eventuale causa per risarcimento danni da parte della Servizi Industriali, che prima si è vista assegnare con un contratto definitivo l’appalto per un periodo di sei anni prorogabili a nove ed oggi dopo aver effettuato investimenti si trova senza l’appalto.

E’ ora che il Comune spieghi ai cittadini cosa intende fare rispetto alla miriade di problemi che la sentenza ha posto all’ordine del giorno dell’amministrazione comunale. A partire da una dettagliata informazione su come sarà organizzato il servizio di raccolta dei rifiuti in città visto che la proposta tecnica della De Vizia è diversa da quella della Servizi Industriali.

È giunto il tempo che il Sindaco dimostri finalmente di essere dalla parte dei cittadini. Se non lo farà, la risata, sua e di tutta la maggioranza, lo seppellirà sotto il peso di tutte le loro stesse responsabilità.

Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina

Giuseppe De Santis

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