Sono trascorsi esattamente tre anni. Il tredici
gennaio del 2012 il Comune di Terracina affida alla Servizi Industriali la
gestione del Servizio di nettezza urbana del nostro territorio. Quella data
sancisce il vero inizio dell'amministrazione Procaccini, il primo atto di
notevole rilevanza ascrivibile all'attuale Sindaco.
È stato anche l'inizio di un sodalizio che in questi
ultimi tre anni, dall’ affidamento con carattere di urgenza andato avanti a suon
di proroghe fino all’appalto definitivo, ha offerto alle cronache spunti per
denunciare caos gestionale e amministrativo senza sosta. Ancora oggi non si
riesce a determinare quanto esattamente costa il servizio ai cittadini, poiché
approvato il PEF vi sono continui lavori aggiuntivi che vanno pagati a parte
(vedi le festività infrasettimanali) che fanno continuamente aumentare il costo
del servizio.
Da Ultimo, la sentenza da parte del Consiglio di Stato
che ha in pratica smantellato tutto il progetto dell'amministrazione comunale
annullando il contratto stipulato con la Servizi Industriali e disponendo il
subentro ad essa da parte della De Vizia Transfer. Purtroppo non siamo neanche
all'epilogo di tutta questa storia perché la irresponsabile gestione
dell'appalto sulla raccolta dei rifiuti continuerà a portare conseguenze
negative per i cittadini soprattutto dal punto di vista economico, e noi
dobbiamo evitare che questo accada.
Non deve succedere che ancora una volta la
irresponsabilità di chi ci governa ricada sulle tasche dei cittadini.
Infatti la sentenza del Consiglio di Stato ha
confermato quanto aveva stabilito il TAR del Lazio con la sentenza n.464/2014
del 23 giugno 2014 circa il risarcimento del danno subito dalla De Vizia, ossia
il pagamento a favore della De Vizia di un risarcimento pari al due per cento
del costo dell’appalto per questi ultimi 18 mesi, a titolo di mancato guadagno.
L’importo della somma varia tra i 250.000 ed i 300.000 euro.
Questi soldi non devono assolutamente gravare sulle
bollette dei cittadini ma su coloro che hanno determinato tutto questo
pasticcio.
Scorrendo il contenuto della sentenza del Tar si
giunge ad una frase inquietante: “il procedimento di verifica si sarebbe svolto
con inusitata celerità, come per altro confermato dalla lettura del
verbale del 17.7.2013 ecc”. Qui si fa riferimento al verbale di quella
commissione di valutazione che, in parole povere, doveva verificare se la ditta
aggiudicataria dell'appalto aveva i soldi e le attrezzature per espletare il
servizio o meno. Ebbene, quella commissione, secondo il TAR, valutò in modo del
tutto sbrigativo l'idoneità della Servizi Industriali a svolgere il servizio,
nonostante si avvalesse anche del supporto (avvalimento) che la stessa avrebbe
ricevuto dalla Teramo Ambiente.
Le due sentenze hanno stabilito che proprio il
contratto di avvalimento, l'aiuto della Teramo Ambiente, era generico e
inconsistente. Quindi la commissione ha sbagliato di
grosso.
Di fatto non serviva una battaglia a suon di carte
bollate, con ricorsi e contro ricorsi, per stabilire che la Servizi Industriali
non aveva i mezzi per offrire un servizio di qualità. Chi non ricorda la
spazzatrice arancione risalente agli inizi del secolo scorso che, invece di
pulire le strade, intossicava i quartieri dove passava?
Tant'é!
Per quanto ci riguarda dobbiamo per forza assumere la
posizione antipatica di chi afferma: ve l'avevamo detto!
Si, l'abbiamo detto in tutte le salse: l'opacità della
gestione dell'appalto sui rifiuti e i disservizi offerti dalla Servizi
Industriali li abbiamo denunciati sin dall'inizio.
Li ricordiamo:
·
l'anomalia legata alla ordinanza
sindacale che ha costretto alla messa in mobilità dei dipendenti con conseguente
perdita degli scatti di anzianità; (cosa poi respinta dall’INPS dopo le denunce di SEL e
dei Sindacati)
·
i conferimenti anomali del 2012 con
aumento spropositato del peso dei rifiuti conferiti in discarica;
·
l'abolizione dei formulari, ossia degli
unici documenti che potevano permettere il controllo sull'effettivo peso dei
rifiuti conferiti in discarica;
·
la responsabilità di chi impropriamente
ha assegnato l'appalto mentre era pendente un giudizio amministrativo sullo
stesso;
· la carente gestione dell'intero servizio in termini di
qualità e tempi di attuazione della raccolta
differenziata.
Per non parlare dei diritti dei dipendenti calpestati,
degli ingiusti licenziamenti, retribuzioni pagate con ingiustificato ritardo, a
chi non pagate affatto, il Direttore licenziatosi per colpa dell’azienda in
quanto non veniva retribuito, la mancata dotazione degli indumenti di sicurezza,
la impraticabilità igienico sanitaria di Morelle, i delegati sindacali spostati
a lavorare in trasferta, così come pure i rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza. E ancora, la questione del percolato disperso nella zona di Morelle,
dell'assenza dei servizi igienici e della mensa per i dipendenti, nonché della
corrente elettrica. Per ultimo, il vergognoso spettacolo a cui abbiamo dovuto
assistere durante le feste natalizie con rifiuti sparsi
ovunque.
Quando abbiamo fatto richiesta di un Consiglio Comunale
Straordinario sulla gestione della Servizi Industriali, che discutesse delle
molteplici problematiche su citate, tutta la maggioranza ci ha risposto con una
risata.
Da tutto questo ragionamento si evince che ci sono
pesanti responsabilità amministrative, molto pesanti da parte della commissione
di valutazione che ha creato tutto questo pasticcio, e pesantissime
responsabilità politiche in capo all'amministrazione comunale per aver sbagliato
sin dall'inizio tutte le valutazioni sulla Servizi Industriali e per non aver
mosso un dito di fronte alle molteplici e reiterate
anomalie su tutta la gestione del servizio.
Ora non è più tempo di ridere.
Il Comune deve assolutamente attivare il proprio
ufficio legale per chiedere i soldi che devono essere risarciti alla De Vizia,
direttamente ai componenti la commissione di valutazione che ha determinato
tutto il pasticcio.
A quanto sopra, va aggiunta l’incognita, oggi non
prevedibile, di quanto ci costerà una eventuale causa per risarcimento danni da
parte della Servizi Industriali, che prima si è vista assegnare con un contratto
definitivo l’appalto per un periodo di sei anni prorogabili a nove ed oggi dopo
aver effettuato investimenti si trova senza l’appalto.
E’ ora che il Comune spieghi ai cittadini cosa intende
fare rispetto alla miriade di problemi che la sentenza ha posto all’ordine del
giorno dell’amministrazione comunale. A partire da una dettagliata informazione
su come sarà organizzato il servizio di raccolta dei rifiuti in città visto che
la proposta tecnica della De Vizia è diversa da quella della Servizi
Industriali.
È giunto il tempo che il Sindaco dimostri finalmente
di essere dalla parte dei cittadini. Se non lo farà, la risata, sua e di tutta
la maggioranza, lo seppellirà sotto il peso di tutte le loro stesse
responsabilità.
Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina
Giuseppe De Santis
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