L’ALLEATO
CONTRO IL CANCRO? ARRIVA DALLA NATURA
di
G. C.
Aloe
contro il cancro. Gli effetti dell’Aloe Arborescens sui malati di cancro
sembrano essere positivi: lo sostengono studi e test effettuati sulle vittime di
cancro. Dei ricercatori hanno affiancato una cura a base di aloe alla
chemioterapia. Chi l’assumeva aveva una percentuale di sopravvivenza più alta
rispetto agli alti.
A
raccontare questa esperienza è stato, come si legge su Leggo.it, il dottor Piero
Mozzi, sul proprio sito: “Il Dott. Adelio Alberto Mora in collaborazione con il
Dott. Paolo Lissoni, noto oncologo dell’ospedale San Gerardo di
Monza, hanno realizzato nel 2009 uno dei più recenti e dettagliati studi
sull’Aloe Arborescens e sui suoi presunti effetti anti-tumorali. Lo studio
riguarda i benefici dell’Aloe Arborescens, somministrata secondo la ricetta di
Padre Romano Zago, abbinato alla chemioterapia in alcuni pazienti con carcinoma
metastatico in fase iniziale, suggerendo la possibilità di manipolare
biologicamente l’efficacia e la tossicità della chemioterapia attraverso
sostanze immunomodulanti endogene o esogene”. La somministrazione, continua il
racconto, ha coinvolto “240 pazienti con tumori metastatici solidi (cancro al
polmone, cancro del colon-retto, cancro gastrico e cancro del pancreas), che
sono stati trattati con chemioterapia con o senza trattamento dell’Aloe
Arborescens”. “L’Aloe è stato somministrato su una parte dei pazienti per via
orale, sia durante che dopo la chemioterapia, a 10 ml tre volte al giorno senza
interruzione fino alla progressione della malattia, a partire da 6 giorni prima
dell’inizio della chemioterapia, in una miscela costituita da 300 g di foglie
fresche di Aloe, 500 g di miele più 40 ml di alcol 40% (ricetta di Padre Romano
Zago). La chemioterapia, invece, è stata somministrata settimanalmente. Le
risposte cliniche sono state radiologicamente valutate dopo almeno tre cicli di
chemioterapia. I pazienti sono stati controllati settimanalmente da test di
laboratorio di routine”.
I
risultati? “Le percentuali complessive di risposte complete (CR) e le risposte
parziali (PR) raggiunte nei pazienti trattati contemporaneamente con Aloe
Arborescens, erano significativamente più alte rispetto a quelle dei
pazienti che hanno ricevuto la chemioterapia da sola (34% vs 19%). Le risposte
complete si sono verificate nel 10% dei pazienti trattati contemporaneamente con
Aloe Arborescens e solo nel 3% dei pazienti trattati con chemioterapia da sola.
Questa differenza era statisticamente significativa”. “La malattia stabile (SD)
è stata raggiunta nel 31% dei pazienti trattati solo con chemioterapia e nel 34%
dei pazienti che hanno ricevuto una concomitante somministrazione di Aloe -
conclude -. Il controllo della malattia ottenuta nei pazienti trattati
contemporaneamente con Aloe Arborescens ha dimostrato una percentuale
significativamente maggiore di quella riscontrata nei pazienti che hanno
ricevuto la chemioterapia da sola (67% vs 50%). Anche la percentuale di
sopravvivenza a 3 anni ottenuta nei pazienti trattati contemporaneamente con
Aloe era significativamente superiore rispetto a quella riscontrata nel gruppo
di chemioterapia da sola”.
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