I NOSTRI SOLDI / Il nuovo Isee stana i finti poveri. "Ridotti del 20% i beneficiari" / PDF
Non basta più l'autocertificazione per ottebnere le agevolazioni.
Non è stata ancora firmata la convenzione tra Caf e Inps. Unimpresa:
"Servizi a rischio"
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Nel 2014 le persone che hanno usufruito di servizi e prestazioni legati all’Isee sono state circa 6 milioni: con le nuove regole nel 2015 potrebbero essere oltre 1,2 milioni in meno.
Unimpresa, cui aderiscono circa 900 Caf in tutta Italia, sostiene che alcuni servizi – iscrizione agli asili, agevolazioni per gli affitti, sconti sulle bollette, definizione delle rette universitarie – potrebbero essere a rischio. Le nuove norme prevedono che tutte le pubbliche amministrazioni usino l’Isee come criterio comune per stabilire chi ha diritto alle agevolazioni ma non basta più la sola autocertificazione per ottenerle. Le dichiarazioni del contribuente contenute nella Dichiarazione unica sostitutiva (il riferimento sarà al nucleo familiare) saranno verificate non solo a campione ma interrogando l’anagrafe tributaria.
SI DÀ maggiore peso al valore patrimoniale della casa e si devono dichiarare anche somme fiscalmente esenti ma c’è una maggiore attenzione sulla situazione occupazionale e sulle spese per il mantenimento di coniuge e figli in caso di divorzio o separazione. «Abbiamo il sospetto - afferma Canepari - che la platea possa diminuire di oltre il 20%. Ci sono stati diversi casi di contribuenti che hanno rinunciato a presentare richiesta all’Inps pensando di non avere diritto alle agevolazioni".
SULLA richiesta del nuovo Isee peraltro potrebbero esserci disservizi. Non è stata ancora firmata infatti la convenzione tra Inps e Caf: la Consulta dei centri di assistenza fiscale ha lanciato l’allarme sulla difficoltà di assicurare il servizio in mancanza della convenzione. Domani è prevista una riunione dei Caf, che intanto hanno posto un problema economico chiedendo per le nuove pratiche un aumento di circa il 50% rispetto a quelle dell’anno scorso (circa 15 euro a pratica a fronte dei 10/11 del 2014). Se la platea fosse la stessa del 2014 (circa sei milioni di persone), la spesa nel 2015 per la convenzione con l’Inps sarebbe di circa 100 milioni di euro rispetto ai 70 milioni del 2014.
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