Mattarella al Colle? Sarebbe il trionfo politico dello "spietato" Renzi. Un voto che consacrerebbe la sua leadership
E'
la partita della vita per Matteo Renzi. Che sia "spietato" in politica con amici
e nemici si sapeva. Ma questo sarebbe il suo capolavoro. Prima si fa approvare
le riforme con i voti di Berlusconi per emarginare le riluttanze della sua
minoranza poi "scarica" il Cav e lo lascia in mezzo a molti guai, con un partito
che rischia di sbriciolarsi. Il giovane che si e' preso gioco, sempre
politicamente parlando, del vecchio marpione. Se Mattarralla sarà, sarà anche la
fine del patto del Nazareno, che ha ballato una sola estate, con le riforme.
Tirare fuori dal cilindro Mattarella e ricompattare tutto il Pd a sinistra
sarebbe per Matteo un successo. L'altra faccia della medaglia e' che il voto sul
Quirinale sarà anche un voto sullo stesso Renzi. Se e' vero che l'obiettivo
della sinistra di affossare il patto del Nazareno e' a portata di mano e' anche
vero che contemporaneamente vuol dire incoronare definitivamente Renzi. Certo e'
che il premier ora sulla carta può contare alla quarta votazione su 580 voti, 75
più dei 505 necessari per eleggere il capo dello Stato, e se ne potrebbero
aggiungere un'altra trentina dei forzisti ribelli, che magari vogliono punire
Berlusconi per le sue scelte. Certo che una figura più antiberlusconiana di
Mattarella era difficile da individuare. Uomo della sinistra Dc, da sempre
ostile al Cavaliere, cerco' di bloccare (anche un po' anacronisticamente) la
legge Mammi' che diede via libera alle televisioni private, dimettendosi da
ministro. Del resto quello della televisione e' stato sempre un nervo scoperto
della sinistra. Ci fu una famoso dibattito in Parlamento negli anni cinquanta
con i comunisti ed i repubblicani di La Malfa, che volevano bloccare l'inizio
delle trasmissioni Tv in Italia. Poi Mattarella si oppose all'entrata di FI nel
Ppe definendolo "un incubo irrazionale". E se e' vero che Berlusconi ha parlato
di lui come del "nuovo Scalfaro", e' vero che lo stesso Mattarella fu l'unico
che all'epoca di spese per la rielezione di Scalfaro. A Berlusconi sarebbe certo
andato meglio un ex comunista, da Veltroni a D'Alema, a Fassino e alla
Finocchiaro.
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