SU
TSIPRAS L’OMBRA DI SOROS
di
comidad
Pochi
giorni prima delle elezioni greche e della prevista vittoria della formazione di
sinistra Syriza, il quotidiano britannico The Guardian ha dedicato un ampio e
circostanziato articolo alle attività
"filantropiche" del finanziere George Soros in Grecia. I "centri di
solidarietà" allestiti da Soros si sono occupati persino di fornire gasolio alle
scuole lasciate al gelo dalla politica di austerità dei governi succedutisi dal
2010 in poi. La beneficenza di Soros ha peraltro suscitato l'indignazione e le
proteste di alcune associazioni di genitori, irritati dall'ingerenza di un
personaggio il cui arrivo in vari Paesi si è sempre accompagnato ad operazioni
di manipolazione e destabilizzazione.
La
notizia di queste iniziative di Soros in Grecia circolava in rete da almeno un
anno, ed il fatto che The Guardian abbia scelto la vigilia elettorale per
rilanciarla con risalto, è stato interpretato da alcuni come un qualche tipo di
"messaggio" relativo al contesto in cui la vittoria di Syriza e del suo leader,
Alexis Tsipras, si sono verificate. Ancora prima, nel 2013, ad occuparsi dei
rapporti tra Soros e Tsipras, era stato un organo di stampa tedesco,
specializzato in notizie economiche, Wirtschafts-Woche. Il giornale in questione
è ritenuto uno dei più "autorevoli" del settore a livello internazionale, tanto
che è stato "onorato" dal presidente della BCE, Mario Draghi, che lo ha
prescelto come interlocutore giornalistico privilegiato per rilasciare le sue
interviste. Il lungo articolo, che si snoda per varie pagine, presenta un
ritratto a tutto tondo del finanziere ungherese-statunitense, con toni in parte
celebrativi ed in parte sarcastici, tanto che Soros viene definito come un
aspirante "salvatore dell'Europa", qualcuno che vorrebbe passare alla storia
come grande pensatore politico. Tra le altre cose, Wirtschafts-Woche fa sapere
che Soros avrebbe finanziato un viaggio di esponenti di Syriza negli USA per
promuovere l'immagine della nuova formazione politica.
Tutte
queste notizie, e gli annessi "messaggi" in esse contenute, di per sé non
dimostrano ancora che Tsipras sia un fantoccio di Soros, ma sono
sufficientemente indicative del fatto che la Grecia sia a rischio di entrare
sotto la "tutela" dello stesso Soros. La conferma del fatto che Soros agisca
come un soggetto privato di politica estera è venuta anche di recente dal suo
incontro del novembre scorso con dei parlamentari ucraini per dar vita ad una “autorità
anti-corruzione" (sic!). Il paradosso contenuto nella notizia ha suscitato
il sarcasmo persino da parte dell'agenzia che l'ha riportata, l'ANSA, pur nota
per il pelo sullo stomaco che esibisce ogni volta che si tratti di sostenere la
propaganda occidentalista. Soros è notoriamente considerato una sorta di nume
tutelare dell'attuale Ucraina, dato che si attribuisce a lui l'aver distaccato
definitivamente questo Paese dall'orbita russa con le note "rivoluzioni
colorate".
Soros
sembra agire come un soggetto autonomo di politica estera, ma la sua stessa biografia
ufficiale pone dei seri dubbi a riguardo. Nato a Budapest nel 1930, George
Soros, con la sua famiglia, sarebbe passato del tutto indenne in mezzo alle
furiose persecuzioni antiebraiche operate in Ungheria sino al 1945. Soros si
sarebbe deciso a trasferirsi per gli studi a Londra solo nel 1947, per sfuggire
allo stalinismo. A Londra il giovane Soros sarebbe rimasto folgorato dalle
dottrine sulla "Società Aperta" del filosofo austriaco Karl Popper, ed a queste
dottrine avrebbe poi intitolato la sua agenzia privata di politica estera, la
Open Society Foundations. La "Società Aperta" costituisce infatti
un'elucubrazione abbastanza fumosa da poter servire da copertura ad un
totalitarismo della finanza e delle multinazionali.
Qualcuno
ha avanzato il sospetto che l'adolescente Soros sia stato in realtà adottato
dalla CIA, fondata proprio nel 1947 dal presidente Truman. La stessa CIA avrebbe
provveduto a ripulire la fedina della famiglia di Soros, in vari modi
compromessa nella collaborazione con il nazismo, confezionandole addirittura una
fittizia identità ebraica. Un Soros come soggetto privato di politica estera, ma
si tratterebbe comunque di una privatizzazione di marca CIA. L'intreccio tra
servizi segreti, finanza e multinazionali rappresenta una scontata affinità
elettiva, poiché disinformazione, intossicazione ed infiltrazione consentono di
manipolare e destabilizzare non solo gli Stati, ma anche i mitici "Mercati". Il
finanziere "filantropo" potrebbe quindi un giorno rivelarsi come un agente
segreto con multiple funzioni: provocare, destabilizzare, ma anche far soldi a
beneficio proprio e dei suoi colleghi della CIA.
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