PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LATINA
PROCURA REGIONALE PER IL LAZIO PRESSO LA CORTE DEI CONTI
AUTORITA’ NAZIONALE ANTI CORRUZIONE E PER
LA VALUTAZIONE E
TRASPARENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
A SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DI LATINA
ESPOSTO
Il sottoscritto Vittorio Marzullo, nato a
Terracina il 04-09-1951 ed ivi residente in Via Badino 213/A, Tel 3332074281,
n.q. Consigliere Comunale nel Comune di Terracina (LT), espone quanto segue.
In data 30 Settembre u.s., il Presidente
del Consiglio Comunale di Terracina, Rag Giovanni Zappone, ha tenuto una
Conferenza dei capi dei gruppi consiliari al fine di comunicare la volontà
della maggioranza di tenere, per il giorno 11 Ottobre 2014, un Consiglio
Comunale il cui Ordine del Giorno era relativo ai bilanci dell’Azienda Speciale
Terracina e quelli del Comune di Terracina (Allegato 1).
Sempre nella medesima riunione, poi, lo
stesso si impegnava con tutti i presenti a far pervenire tutta la
documentazione inerente all'oggetto della discussione consiliare entro e non oltre
il mattino successivo allo scopo di permettere ai consiglieri stessi uno studio
delle problematiche inerenti futura discussione.
Ebbene, sul punto, vanno fatte alcune
dovute precisazioni.
In primo luogo, va evidenziato come il
tutto risulti essere in contrasto con il Regolamento di contabilità approvato
dal Consiglio Comunale di Terracina nella seduta del 04.08.2014, in attuazione
del Testo Unico degli Enti Locali, legge 267/2000. ( Allegato 2)
Infatti, il richiamato regolamento,
all'art. 11, afferma che: la
procedura per arrivare all’approvazione del Bilancio preventivo del Comune dura
circa tre mesi; che i documenti ai
Consiglieri Comunali devono essere forniti almeno 10 giorni prima del Consiglio
Comunale; che è facoltà degli stessi consiglieri durante questi dieci giorni
presentare eventuali emendamenti al bilancio; che gli stessi non possono essere
discussi se non sono trascorsi almeno cinque giorni dalla presentazione e, da
ultimo, che gli stessi devono essere corredati dei pareri Tecnici, Contabili e
dei Revisori dei Conti.
Ma vi è di più. Sempre nell'ambito delle
anomalie riscontrabili nella condotta del Presidente Zappone, va altresì
precisato come nei giorni seguenti alla riunione lo stesso forniva ai
consiglieri solo una parte della documentazione obbligatoria, cosi come
stabilito dall'art. 172 del TUEL.
In particolare, non risultavano presenti:
il Rendiconto del penultimo bilancio consuntivo, le schede da dove si evincono
le provenienze dei finanziamenti atti a finanziare il piano triennale delle
opere pubbliche, il parere dei revisori dei conti, ecc.
Alla luce di questa carenza documentale,
in data 6 Ottobre u.s., presentai al protocollo comunale una lettera
indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, inviandola nell’occasione,
per conoscenza, anche al Collegio dei Sindaci Revisori ed a tutti i Consiglieri
Comunali.
In essa, chiedevo che la relazione dei
revisori mi fosse inviata con urgenza e ciò, al fine di svolgere una più
accurata disamina della documentazione in mio possesso. (Allegato 3).
In conseguenza della mia richiesta, solo
in data 9 Ottobre 2014, alle ore 11.52, mi veniva inviata dall’Ufficio di
Presidenza del Consiglio Comunale una mail con allegato il parere dei revisori
contabili (Allegato 4) e ciò, a soli
48 ore dal Consiglio Comunale.
Ottenuta la documentazione,
in data 10 Ottobre, alle ore 12.00, ho provveduto a depositare presso il
protocollo Comunale due miei emendamenti al bilancio, (Allegati 5 e 6) che, come detto inizialmente, in ragione dell’art.
11 del documento di contabilità del Comune di Terracina, non possono essere
portati in Consiglio Comunale prima che siano trascorsi cinque giorni dalla
presentazione, corredati dal parere tecnico, di quello contabile e di quello
dei revisori dei conti.
Ebbene, anziché rispettare
la citata norma, il Presidente del Consiglio Comunale, convoca di suo pugno una
riunione delle commissioni congiunte Opere e Lavori Pubblici unitamente a
Bilancio e Programmazione per il giorno 11 Ottobre alle ore 9.00 (Allegato 7).
Tale scelta non appare
conforme alle disposizioni previste.
In primo luogo, infatti, si
violano i termini previsti dal Regolamento Comunale delle Commissioni
Permanenti la cui convocazione deve essere fatta non prima di 3 gg. dalla
riunione stessa (Allegato 8); in secondo luogo, in base al Regolamento
di contabilità comunale, non si prevede in alcun modo una discussione degli
emendamenti all'interno delle commissioni poiché, gli stessi, possono essere
discussi solo all'interno del Consiglio stesso, corredati, obbligatoriamente,
dei pareri tecnici, contabili e dei Revisori dei Conti.
Quanto ai suddetti pareri, occorre evidenziare
come quelli tecnici, forniti dal dirigente preposto, non risultino avere le
caratteristiche di un parere tecnico bensì, di un parere politico. Infatti, in
uno di questi, e precisamente quello attinente alle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari di proprietà dell'Ente, l'elaborato del Dirigente
Ing. Armando Percoco. recita la testuale dizione: “Non è nelle intenzione
dell’Amministrazione togliere gli immobili previsti ai punti 58, 59, 60, 61 e
62 dall’elenco del patrimonio degli immobili Comunali” (Allegato 12).
Quanto, invece, all'altro
emendamento, ha avuto parere negativo poiché errate le fonti di finanziamento
da me individuate. Un errore, chiaramente a me non imputabile vista
l'impossibilità di avere per tempo le schede, obbligatorie, che indicano le
fonti dei finanziamenti a sostegno del Piano triennale delle Opere Pubbliche.
Infine, va altresì
registrata anche l'assenza totale dei pareri dei Revisori dei Conti in merito
ad entrambi gli emendamenti da me presentati contrariamente a quanto previsto
dal Regolamento di Contabilità in attuazione del Tuel.
A seguito del consiglio
comunale, e precisamente in data 13 Ottobre 2014, ho presentato richiesta di
accesso agli atti, (allegato 9),
chiedendo i pareri tecnici, contabili e dei revisori dei conti e con enorme
sorpresa, prendo conoscenza che lo stesso Presidente del Consiglio Comunale mi
fa presente che secondo lui, sempre a suo insindacabile giudizio, il parere dei Revisori dei conti, risulti non essere piu “necessario”. (Vedere a tal proposito
gli allegati 10, 11, 12, 13, e 14).
A fronte delle
macroscopiche violazioni delle norme di legge e del regolamento di contabilità,
avvenute in epoca precedente allo svolgimento del Consiglio comunale, in data
10 Ottobre 2014, ho presentato al Segretario Comunale, che nel nostro Comune è
anche responsabile della legalità e della trasparenza, la richiesta di un
parere sulla correttezza o meno dell’ITER seguito fino a quel momento per
arrivare a discutere del bilancio preventivo 2014. (Allegato 15).
A tale quesito non ho mai
avuto risposta, ne formale, ne informale ne tanto meno, verbale.
Innanzi a tale immotivato
silenzio, decisi appena svolto l'appello
e dichiarato aperti i lavori del Consiglio Comunale, di chiedere al Segretario il motivo della mancata risposta ma, con
mio profondo stupore e disappunto, mi sono visto rispondere dal Presidente
Zappone, che la risposta non è arrivata in quanto la stessa doveva essere
rivolta a lui. Innanzi a questo diniego, ho chiesto al Presidente in base a
quale norma lui fondava questa tesi visto che al sottoscritto non ne risultava
l’esistenza, e lui per contro mi rispose:: “ringrazio
il Consigliere Marzullo, sarà mia cura sicuramente, se dico queste cose è
perché è così, comunque sarà mia cura informarla da dove partono queste
convinzioni”. Allegato (16).
Trascorso un mese dal su
citato Consiglio Comunale e non avendo avuto risposta dal Presidente del
Consiglio, ho provveduto, in data 12 Novembre 2014, a scrivere allo stesso una
lettera in cui gli ricordavo l’impegno assunto ed il conseguente ritardo nel
darmi la risposta. Allegato (17).
Ad oggi, purtroppo, devo
prendere atto di come, nonostante le sollecitazioni, non arrivi presso il mio
domicilio alcuna risposta da parte del
Presidente del Consiglio Comunale.
Per cui, tale
comportamento, mi induce a pensare che lo stesso abbia abusato del suo ruolo e
dei suoi poteri al solo fine di controllare il lavoro e l’attività politica-amministrativa,
in questo caso del sottoscritto, ma ritengo più in generale di tutti i
Consiglieri Comunali di minoranza nell'esplicitazione del loro mandato.
Da ultimo, occorre fare
ulteriori considerazioni circa il motivo della condotta posta in essere dal
Presidente del Consiglio Comunale.
A bene vedere, la ragione
del suo comportamento è da ricercare nella volontà, lucida e determinata,
di evitare alla maggioranza Amministrativa, a cui lo stesso appartiene, lo
smacco dello scioglimento del Consiglio Comunale.
Infatti, il contesto entro
il quale va a collocarsi tale modo di agire, è quello relativo alla presenza
della diffida del prefetto, Allegato
(18), datata 2 Ottobre 2014, in cui sua Eccellenza notificava a tutti i
Consiglieri Comunali l'obbligo di approvare, entro e non oltre venti giorni
dalla data della notifica, il Bilancio di Previsione 2014 a pena dello
scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
Come si è potuto appurare
dalla descrizione del presente esposto, se si fosse rispettato quanto previsto
dal regolamento di Contabilità Comunale, il bilancio di previsione non sarebbe
stato approvato nei tempi stabiliti da sua eccellenza il Prefetto di Latina e
come di conseguenza si sarebbe giunti alla fine della consiliatura.
Per maggiore comprensione
di ciò che ho asserito sinora, spiego quanto segue.
Facendo riferimento ai soli documenti
fondamentali, quali la relazione dei revisori dei Conti ed il Documento della
provenienza dei finanziamenti del piano triennale delle opere pubbliche, entrambi
consegnati ai Consiglieri Comunali il giorno 9 Ottobre, per non parlare dei
documenti ancora oggi non consegnati, se da questa data facciamo partire i
dieci giorni da dare a disposizione dei Consiglieri Comunali per
l’approfondimento degli stessi, si arriva al 19 Ottobre. Se come nel caso del
sottoscritto, avesse depositato il 19 Ottobre i due emendamenti al bilancio, ed
essendo che questi non potevano essere discussi in consiglio Comunale se non
trascorsi almeno cinque giorni, si arriva al 25 Ottobre, ben tre giorni dopo la
scadenza del termine fissato da sua Eccellenza il Prefetto di Latina. Pertanto,
tale ritardo avrebbe determinato ineludibilmente lo scioglimento del Consiglio
comunale.
Quindi ribadisco ancora una
volta che sono stati piegati all’interesse politico di parte, gli interessi ed
il ruolo dell’organo consiliare. Infatti, il Presidente del Consiglio Comunale,
con Il suo operato, al di fuori di ogni legge e regolamento dell’attività del
Consiglio Comunale ha mortificato la democrazia ed umiliato l’intero Consiglio
Comunale.
Pertanto, alla luce dei
fatti sinora esposti, si
CHIEDE
a codeste On.li Autorità
adite, ognuna per la propria competenza, di verificare lo stato dei fatti, nonché
l’esistenza di eventuali ipotesi delittuose, anche contabili, che si riterranno
perseguibili in termine di legge.
Dichiaro
sin d’ora di voler essere avvisato in caso di richiesta di archiviazione ai
sensi dell’art. 408 c.p.p.
Terracina,
13.01.2015
Consigliere
Comunale di
Sinistra
Ecologia e Libertà
Vittorio
Marzullo
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