Ventisei anni e tre mesi per l'ex comandante, Francesco
Schettino, che non era presente in aula ed arresto immediato, perché c'e'
pericolo di fuga. Niente attenuanti ed anzi molte aggravanti. E' questa la
richiesta della procura di Grosseto per il naufragio della Costa Concordia e le
sue 32 vittime. La richiesta e' corposa, omicidio e ferite colpose 14 anni,
naufragio 9 anni, false comunicazioni 3 mesi e altri 3 anni per l'abbandono
della nave. "Dio abbia pieta' di lui, noi no", così' il pm Stefano Pizza ha
concluso la sua requisitoria. Ed ancora: "Un incauto idiota, cioè colui che si
sente bravo ed invece provoca una situazione di pericolo e un danno e che somma
all'ottimismo la sopravvalutazione delle proprie capacita convivono benissimo in
Schettini, quasi fosse bicefalo, tanto che per lui possiamo coniare appunto il
profilo di utile idiota". Per l'accusa l'ex comandante e' anche un "bugiardo",
"menzogne paradossali, il rapporto tra Schettino e la verità non appartiene a
geometrie euclidee". Alcuni esempi, nonostante abbia sostenuto il contrario
"navigava a vista", "dopo avere abbandonato la nave ha nascosto la verità alla
capitaneria di porto", dopo l'impatto con le Scole "non ha dato subito l'allarme
come previsto dalla legge", "nessuna delle vittime ha perso la vita
nell'impatto, ma nel caos, nei ritardi accumulati e nella mancata gestione dei
soccorsi di schettino".
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