IN
CITTÀ A 30 KM ORARI, CONTINUA LA GUERRA DEI CICLISTI CONTRO L’ALTA
VELOCITÀ
di
Vincenzo Nizza
Noi
di Ecoseven.net ne avevamo già parlato. E continueremo a
riportare il fermento che c’è attorno alla richiesta sempre più forte e
pressante dei cittadini che vogliono la limitazione a 30 km/h della velocità in
città.
Mentre
infatti la scienza e la tecnica approfondiscono studi e ricerche sui veicoli a
impatto zero per limitare l’inquinamento e mitigare il traffico, la velocità
sulle strade ad opera delle auto il proprio impatto lo fa sentire e come! Per
chi va in bicicletta siamo ad una media di un morto al giorno e 40 feriti più o
meno gravi. L’INAIL parla di 730 pedoni investiti ed uccisi sulle strisce
pedonali. Nel 2010 in Italia, secondo l’ISTAT, il numero complessivo degli
incidenti stradali ha superato i 210.000, con 4.090 decessi e oltre 302.000
feriti.
Un
articolo uscito sul noto blog bicisnob.wordpress.com ha recentemente voluto lanciare una
provocazione, per far capire a tutti - dall’automobilista al ciclista - quali
siano le dinamiche mortali legate alla mobilità urbana e quanto invece siano
poco utili gli accorgimenti presi dai singoli cittadini. Il titolo dell’articolo
- duro quanto basta per farci riflettere sul serio - è “Se domani tocca a te
morire in un incidente stradale”. Il pezzo mette al centro ed analizza i nostri
tentativi di rendere sicura la circolazione del ciclista, oltre che quella del
pedone. Ci accorgiamo così che il casco, le luci e i giubbetti catarifrangenti,
la promozione di un cambiamento culturale, le piste ciclabili, la messa in
sicurezza delle strade, la fiducia nell’amministrazione pubblica, la lotta a chi
guida ubriaco o drogato incidono in modo davvero relativo sulle statistiche: non
servono a limitare le morti in città se non sotto l’1%, perché la prima vera
causa verso la quale non abbiamo difese è la velocità. Nel 100% dei casi, gli
incidenti stradali mortali dipendono solo ed esclusivamente dalla velocità.
Ecco
allora che a gran voce, e da nord a sud, l’Italia che si muove a piedi ed in
bici, chiede ancora una volta con manifestazioni, petizioni e tam tam sul web la
diminuzione della velocità consentita nei centri abitati, da 50 a 30 km orari
per legge. Questo perché, dati alla mano, nessun altro provvedimento appare
essere efficace.
Noi
di Ecoseven.net che guardiamo quotidianamente al saper vivere,
non solo seguiamo e sosteniamo la proposta, ma rilanciamo da subito un
comportamento civico adeguato. Perché non è necessariamente la legge a guidarci
sotto i 30 all’ora, quando ci è sufficiente un po’ di buon senso.
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