Matteo Renzi a Porta a Porta (Ansa)
Renzi a tutto campo: "Pronto a fare i nomi dei ministri. Bersani su Equitalia ha sbagliato"
"Se vinco le primarie le figure chiave del mio governo prometto di dirle prima delle elezioni". Matteo Renzi, ospite di Porta a Porta su Raiuno, a tutto campo sugli argomenti clou della campagana elettorale, in vista del ballottaggio delle primarie del Centrosinistra di domenica prossima. Il sindaco di Firenze - che dopo la registrazione della puntata poi tornerà nella sua città dove lo attende l'emergenza maltempo - si dice convinto di vincere, sottolineando che le sue chance di vittoria arrivano dall'elettorato di Vendola. "Mi voterà chi ha votato Vendola contro gli apparati - ha detto -. Certo non mi voterà invece chi lo ha votato perché é contro Monti. Ma a maggior ragione non voterà Bersani". Il cambiamento e la cosiddetta agenda Monti quindi a fare da spartitraffico. "La partita è difficile da giocare, ma io voglio andare a prendere voti anche di là - aggiunge riferendosi ai voti di Bersani - perché se convinco qualcuno vale doppio".
Bersani e Equitalia - Attestato di stima per l'avversario, ma con riserva: "Ho grande stima di Bersani e lo rispetto molto ma credo che oggi non sia nelle condizioni di fare il cambiamento. E' stato quattro anni ministro, tre anni segretario: se voleva cambiare le cose poteva farlo. Non credo che sia lui l'uomo del cambiamento. Ma se gli italiani la pensano diversamente e lui vince offro lealtà e collaborazione", ha detto, aggiungendo che su Equitalia ha sbagliato: "Io non avrei fatto Equitalia come loro: una società forte con i deboli e debole con i forti. L'ha fatta il governo Tremonti, ma su un decreto Visco-Bersani". E sull'eventualità di un accordo tra lui e il segretario Pd, dice: "Non credo ai ticket reciproci. Chi vince, vince. E chi perde dà una mano. Chi vince si fa la sua squadra".
Burocrati e burocrazia - Sull'esperienza del governo Monti, dice: "Il governo Monti ha ridato prestigio all'Italia, siamo di nuovo orgogliosi di essere italiani, hanno aiutato le aziende. Ma contesto che un governo fatto da burocrati sia stato capace di affrontare il tema della burocrazia".
Patrimoniale - Renzi ribadisce inoltre la sua contrarietà a un'eventuale tassa patrimoniale. "L'unica patrimoniale che serve è far pagare le tasse a chi non le paga", spiega. "Non dico che si deve firmare un contratto con gli italiani, perché qui da Porta a Porta porterebbe una sfiga pazzesca - afferma Renzi - ma chi governerà dovrebbe impegnarsi ad usare tutti i denari recuperati dall'evasione fiscale per ridurre la pressione fiscale".
Legge elettorale - "Ammetto un pregiudizio, ma a uno come Calderoli che ha definito la sua legge elettorale una porcata, direi come nel gioco dell'oca 'stai fermo per tre turni', vai a pesca, fai altro tu che hai fatto una legge porcata", spiega il sindaco di Firenze commentando l'accordo annunciato oggi come "vicino" sulla bozza realizzata da Calderoli.
Ilva: decreto d'urgenza - "Se fossi premier mi assumerei la responsabilità di un provvedimento di legge d'urgenza", ribadisce Matteo Renzi parlando dell'Ilva a Porta a Porta. "Per risanare l'area ci vuole un miliardo e mezzo di euro. A quel privato si è concesso troppo in nome dell'amicizia con politici di vario genere, soprattutto di Forza Italia. La famiglia Riva non è stata costretta a risanare l'area". Lancia spezzata a favore di Bersani: "Non mi permetterei di accomunare una persona seria come Bersani a questa vicenda - aggiunge Renzi - a me me l'hanno fatto e ci ho sofferto troppo".
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