CROLLANO
LE MURA CICLOPICHE A SAN FELICE CIRCEO. VENGONO GIÙ BUONA PARTE DELLE PIETRE:
DANNI AL SITO ARCHEOLOGICO
di
Federico Domenichelli
Crollano
massi delle mura ciclopiche di San Felice Circeo, un disastro predetto mesi fa.
Innumerevoli le segnalazioni accavallatesi tempo addietro sullo stato disastroso
in cui versa uno dei monumenti storico-archeologici più famosi di tutto il
paese. Non passano inosservati i grossi massi che sono crollati dal lato ovest
delle mura ciclopiche di San Felice Circeo. Un danno di non poco conto, ma che
di sicuro non può essere imputato alla casualità. Le mura ciclopiche,
testimonianza archeologica di incalcolabile valore, databile tra il VI ed il IV
secolo avanti Cristo, da tempo versano in uno stato di degrado notevole,
abbandonate a loro stesse dopo il tanto discusso restauro di quasi venti anni
fa. Quest'estate, era stato segnalato da alcuni cittadini, grazie anche a
materiale fotografico, come l'antica porta fosse stata devastata dai vandali.
Parte delle pietre poligonali di questo tratto delle mura ciclopiche sono
misteriosamente scomparse nel nulla, ma, oltre a ciò, i soliti ignoti hanno ben
pensato di imbrattare qualche masso con vernice spray. Questa volta, però, la
situazione appare più grave. Gran parte della cinta muraria è crollata giù e dal
piazzale delle crocette si può immediatamente intuire la gravità del danno che
qualcuno aveva già ipotizzato che potesse accadere. A causa dell'incuria e dei
lavori fatti – avevano detto tempo fa i volontari che avevano effettuato i
«sopralluoghi» – è venuto meno il sistema portante a cuneo, quello che, in
sostanza, consente alle pietre, lavorate in modo tale da poter essere
giustapposte ad incastro senza l'utilizzo di calce, di non crollare. E quel che
si temeva è accaduto, anche se ancora non è possibile stabilire la causa di
questo scandaloso crollo. Fatto sta che parte di uno dei monumenti storici più
importanti di San Felice Circeo è crollata. Adesso non resta che quantificare i
danni e stabilire se sia possibile o meno intervenire per recuperare e
restaurare, ma quel che è certo è che sarà necessario anche garantire una
maggiore manutenzione.
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