Femminicidio, sacerdote su un volantino: "Donne si meritano il peggio". Insorge Telefono Rosa
"Donne e il femminicidio facciano sana autocritica. Quante volte provocano?". Un volantino affisso sulla chiesa di San Terenzo, a Lerici (Spezia) scatena la polemica. Sostanzialmente, il volantino “accusa” le donne di meritarsi il peggio per essersi allontanate dalla virtù e dalla famiglia. Don Piero Corsi, che ha curato l'affissione del manifestino, era già noto alle cronache per la sua passione al 'tatsebao', avendo già dedicato fogliettoni satirici contro l'Islam e contro gli immigrati appesi alla porta della chiesa.
Telefono Rosa: “Rimuovetelo” - "Chiediamo alle massime autorità civili e religiose che si attivino perché venga immediatamente rimosso il manifesto affisso dal parroco e che riteniamo una gravissima offesa alla dignità delle donne". E' questa la reazione della presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli al volantino affisso alla bacheca della chiesa di san Terenzo (La Spezia) che 'reinterpreta' la lettera pastorale 'Mulieres dignitatem' e solleva dubbi sul 'femminicidio', accusando in sostanza le donne di essersi allontanate dalla virtù e dalla famiglia.
"Istigazione a un comportamento violento" - "Non è solo un problema di forma o di dignità lesa - scrive Moscatelli -. Noi di Telefono Rosa riteniamo che questo messaggio sia una vera e propria istigazione a un comportamento violento nei confronti delle donne perché si offre una inaudita motivazione ad atti criminali contro di esse. Chiediamo che sia lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti, che proprio ieri nel suo discorso ha parlato della necessità di una nuova rappresentazione delle donne intervenga attraverso i ministri competenti. Ma la richiesta è diretta anche a Papa Benedetto XVI e al vescovo della Spezia. In Italia, che è il Paese con il maggior numero di femminicidi d'Europa e ha un altissimo numero di violenze consumate all'interno delle mura domestiche, un episodio come questo non è più tollerabile".
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